sabato 18 febbraio 2017

Serie A 25> Juventus vs Palermo 4-1 - Per il Palermo è un venerdì 17

Venerdì 17 2.2017, ma la Juve dimostra di non essere affatto scaramantica. Passa infatti in vantaggio al 13° (numero che dicono porti bene) e pur col pensiero della Champions nei piedi e nella testa asfalta il Palermo. Unica "iattura" il gol subito alla fine, primo in assoluto allo J|Stadium del Palermo. Manco a dirlo, il 17º subito in A da inizio stagione. Ma, francamente, bisognerebbe proprio stare lì a spaccare il capello.
La serata dell'ex era però iniziata con un altro palo, su punizione. Il tredicesimo in stagione della Juventus (altro 13 che annulla il 17) ed ennesimo personale per "u picciriddu". A sbloccarla invece è un altro uomo simbolo: quel Marchisio che l'ultimo Juve-Palermo se lo ricorda bene (suo malgrado) perché è stato il pomeriggio in cui ha subito il brutto infortunio che l'ha tenuto fuori sei mesi e dal quale ancora cerca di "tornare", anche dal punto di vista delle prestazioni in campo. Il suo gol è quindi un altro calcio alla sfortuna.

Dopo il vantaggio qualche rischio lo corriamo, allorché si molla un po' sotto il profilo della tensione. Buffon timbra il suo solito cartellino con una parata decisiva al 17' (ancora lui) e Asa compie un salvataggio su un uomo lanciato a rete che vale tutta la sua stagione. O come quando Bonucci fa una zuppa, abbastanza grave, ma la passiamo ancora liscia.

Poi tocca a Paulo scrollarsi un po' di ruggine di dosso. Gli viene data una seconda opportunità su punizione e lui non la sciupa. Ricalibra il sinistro e la piazza nel sette. Un gol stilisticamente magnifico. Il minuto è il 39' del primo tempo e ancora una volta questo numero è il triplo di 13.

Di nuovo stacchiamo la spina e i gli errori si moltiplicano. In avvio della ripresa (e sul 2-0) in molti erano già a prenotare il biglietto per il Portogallo e l'arbitro aveva dimenticato i cartellini nello spogliatoio. I bianconeri sbagliavano troppi passaggi. Ma su un nuovo lampo di Dybala, dopo aver preso botte a centrocampo, un assist al bacio manda in gol Higuain, con un altro scavino scavalca il portiere. Sempre più grasso... il suo bottino. Il capocannoniere Pipita avrebbe anche voluto tornare a casa con una doppietta, quando scippa quel pallone e si invola verso la porta, ma trattenuto dal difensore pensa bene di ricambiare il favore a Dybala, lasciando a lui il premio della doppietta.

Era anche la serata di Pjaca come titolare, dato che l'unico 17 che stasera non era in campo era proprio Mandzukic, e abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione di come molti nostri tifosi abbiano zero pazienza quest'anno. Fino a qualche settimana fa rompevano le palle ad Allegri perché lo lasciava in panca. Adesso il giovane Croato è stato ufficialmente battezzato come flop. Niente da fare, alcuni proprio non riescono a sfoderare un pizzico di misura. E dire che Allegri l'aveva anticipato che con lui ci vuole pazienza. Che il campionato italiano non è quello croato e che il talentino deve capire che bisogna "pedalere" per emergere. In questa nostra era contemporanea, in cui si vive stabilmente sui social, o si ama o si odia.

Meno male che poi Allegri manda a fanculo Bonny (brutta partita la sua) sennò i giornali domani di che parlavano? Resta il gol del Palermo e il suo scarso impegno (solita tediante scusa) come se si trattasse di uno squadrone che sarebbe dovuto venire a Torino per fare l'impresa... tipo il Bologna a Napoli. Intanto segniamo le ventinovesima vittoria interna consecutiva, senza ancora conoscere il "brivido" del primo pareggio stagionale.

Ma pensiamo più che altro alla Champions, andando lì senza la spocchia di quegli altri. Perché il Porto è pur sempre rognosa. Chi dice che sia un ottavo facile o è ignorante calcisticamente o un "semplice" antijuventino pronto a gufare sul trespolo.

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