Anche se non lo ammetteranno, nemmeno sotto tortura, Milan Juve era per i milanisti la partita più attesa dell’anno. Quella degli equilibri spostati. Quella della svolta. Quella di “siamo tornati merde”… (scritta senza virgola sui social). Quella di “con Bonucci indeboliamo una diretta concorrente, quest’anno è lotta tra noi e il Napoli, l’aria e cambiata”. Quella di: “vediamo, vediamo, quand'è che c’è Milan Juve? Il 28 ottobre faremo una coreografia coi fiocchi”.
La coreografia, appunto, come sintomo della decadenza dell'ex "club più titolato al mondo", che oramai non ti sbatte nemmeno più le sue sette coppe in faccia ma deride le nostre sette finali perse, come se non gli restasse altro da fare. Declassati a guardoni come un Inter o un Napoli qualsiasi. Quelli che in Italia prendono schiaffi in casa da Roma e Juve, nel Derby con l'inter, a Roma con la Lazio e a Genova con la Samp. Cinque sconfitte in undici partite, una “nave Champions” che sembra aver preso il largo, scadenze economiche che fan tremare i polsi… e questi pensano al nostro Halloween. Le loro streghe indossano giacca e cravatta e lavorano in banca.
Bonucci da bravo si accomoda sullo sgabello, anche se ad onor del vero per lui ora ad accoglierlo in tribuna non c’è uno sgabello ma una confortevole poltrona. Davvero per lui qualcosa è cambiato dai tempi di Oporto. Lui, foto del profilo di chi lo accolse come il Messia. Quello che doveva moltiplicare i pani e i pesci per sfamare gli affamati (#HugerThanEver) sembra il protagonista di Into The Wild quando crede di sfidare da solo la natura per procacciarsi il cibo (nelle squadre selvagge).
Noi con Higuain, quello con un piede nella fossa. Il panzone che non segna mai nelle partite decisive e contro le grandi… oddio, qui ci sarebbe un problema concettuale da affrontare: Il Milan è una grande o è al pari di Spal & co.? Perché per sminuirci molti milanisti sarebbero persino disposti ad abbassarsi a quel livello, ma con una acrobazia dialettica, quella fatta con l'istinto dell conservazione, han già detto (lasciando tracce audio e scritte a testimonianza) che “la partita è stata equilibrata” che “l'ha decisa Higuain con due invenzioni” che “noi abbiamo un attaccante come il Pipita e loro sì”, quindi… ops!
In vero così è stato, è stata la partita del Pipita (centesimo e centounesimo gol in A), con buona pace di chi ha firmato il suo certificato di morte. E' lui che la porta a casa non mancando di dedicarla "contro" chi lo considera grande solo quando segna e lo denigra quando non lo fa. Difficile far capire a costoro che siamo una squadra che può permettersi di alternare le Serate-Dybala alle Serate-Higuain, presentarle insieme o addirittura far portare a Khedira un pallone a casa dopo un hat-trick. E mentre il profilo ufficiale del Milan dichiara che "una traversa di Kalinic li ha fermati", la maggioranza di quelli dotati di senso critico e un'onestà intellettuale anche semplice han visto un'altra partita. In realtà, loro stessi in camera caritatis rossonera sanno che 5 indizi fanno oramai una prova. Dybala non segna ma è lui che gli fa l'assist per il primo gol. Asamoah è a tratti disastroso ma è lui che costruisce (da solo) l'azione che conduce al raddoppio. I pali li abbiam presi anche noi (2) contro la Lazio, pur uscendo sconfitti senza merito.
Per il resto Cuadrado se li beve tutti come birilli, la difesa regge e Rugani giganteggia. Opaca la prova di Licht che esce anche acciaccato. Ci dicano lor signori cosa intendono per equilibrio... Ah, ho capito, dite che hanno come taratura gli equilibri spostati da Bonucci? Questo fa capire tutto.
Differenze con il match dello scorso anno? Stavolta Donnarumma non annulla il gol regolare di Pjanic e si inchina due volte a Gonzalo, dopo che qualcuno lo aveva persino elogiato per non aver ancora subito gol da Higuain (taaac!). Quest'anno tutt'altro che fenomeno, ieri ammira Buffon deviare il tiro di Kalinic (eh, già, proprio così. E' lui che la devia) sulla traversa e salvare il risultato. Ne ha Gigio di pan-bonucci da mangiare per diventare Gigi. Nel complesso è andata più o meno come lo scorso anno o come (forse) sarebbe andata se avessero convalidato quell'1-0.
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