Mi immagino De Laurentiis che ride a "megafono" aperto (come da consuetudine di Rai e Mediaset) mentre guarda la partita di oggi alla TV, pensando a quando sia facile cucinare i propri polli, quelli che gli han fatto passare in cavalleria un mercato di riparazione da figure di merda, solo per combattere la solita provinciale battaglia.
la Juve gli risponde in maniera altisonante in campo, a valanga, demolendo il Sassuolo... o lo Scansuolo come lo chiamano da quelle parti.
Bernardeschi recupera e parte titolare, avendo la possibilità di sfidare proprio quel Berardi che rifiutando la Juve per due volte (altro che Verdi) gli ha, di fatto, aperto le porte di Vinovo. Eh, già! Fatto strano oggi in campo Berardi c'era, l'interista non riesce a battere il record di forfait detenuto da Di Natale contro il Napoli. Ricordiamo che lo scorso anno, pur di evitare la Juve, rimase fuori sei mesi simulando un lungo infortunio.
Infortuni che sono la prefazione di questo match. Non risparmiano neppure l'arbitro Pasqua, designato per questa gara, a cui deve succedere Giacomelli. Scommettiamo che troviamo qualcuno che ci trova anche in questo un disegno degli illuminati?
Infortuni che sono la prefazione di questo match. Non risparmiano neppure l'arbitro Pasqua, designato per questa gara, a cui deve succedere Giacomelli. Scommettiamo che troviamo qualcuno che ci trova anche in questo un disegno degli illuminati?
Per fortuna che in campo lui e Politano firmano un bel "non pervenuto", come da contratto con Marotta, e mentre il telecronista Premium (Ferrero) si affretta a snocciolare i suoi dati statistici che vedono il Sassuolo mai sotto prima dei primi quindici minuti, dopo nove la Juve va in gol con Sandro, meritandosi così di diritto un posto nella rubrica "la gufata", in onda domani su Striscia la Notizia a firma di Cristiano Militello.
Una domenica di furia e sfogo, potremmo così chiamarla. Si sfoga Khedira segnando una doppietta, si sfoga Pjanic scagliando da fuori area un missile liberatorio, si sfoga il Pipita... e per farlo si prende un tempo intero, il secondo. Sempre più affamato di gol dopo il digiuno, Gonzalo mette a segno una tripletta, con due assist di Bernardeschi e uno al bacio di Marchisio, scambiando il Sassuolo per un saccone da pugile. Ci sfoghiamo noi, contro i soliti piagnistei, nella lingua che parliamo meglio: il campo.
Sette gol (59 goal totali, tanti quanti i punti in classifica) che portano alla settima vittoria consecutiva. Una vittoria che ricorda, per furia e intensità, quella di Juve-Parma di qualche anno fa, in cui fu protagonista Tevez. Unica nota stonata l'infortunio di Matuidi, una tegola che cade su una infermeria in via di sfollamento.
Varriale sfoggia invece la sua solita lucidità di giudizio quando parla di Juve, trovando la vittoria"incommentabile". Incommentabile come le sue continue rosicate. Chissà perché non trovò ugualmente “incommentabile” il 6-0 del SUO Napoli contro il Benevento all'andata.
Varriale sfoggia invece la sua solita lucidità di giudizio quando parla di Juve, trovando la vittoria"incommentabile". Incommentabile come le sue continue rosicate. Chissà perché non trovò ugualmente “incommentabile” il 6-0 del SUO Napoli contro il Benevento all'andata.
E mentre gli aizzatori (Gazzetta) dell'aizzatore (De Laurentiiis) formulano un'intervista (trash) che chiamare accondiscendente è dir poco, il popolino balla la tarantella a Castel Volturno consigliandogli di comprare gli arbitri, piuttosto che "top-players" del calibro di Verdi e Politano. Noi invece gli consigliamo di comprare la massoneria, perché non troviamo più limiti alla loro fantasiosa litania.
Buon campionato... un augurio che non avete mai imparato a fare al vostro avversario.
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