E' praticamente certo che se esce un nuovo romanzo di Stephen King avrà una sua trasposizione cinematografica nel giro di poco tempo. Come abbiamo avuto modo di scrivere già in passato però, sebbene il Re sia tra gli scrittori più amati del pianeta terra, poche volte gli adattamenti delle sue opere sono state degne dell'originale o quantomeno si sono rivelate di buon livello (paradossale che il film più famoso e riuscito sia quello più odiato da lui, Shining), pure se tratte da veri e propri capolavori. Ma le opere minori? E' possibile tirare fuori qualcosa di valido anche da quelle? La risposta è inaspettatamente si, se il romanzo originale nasce già con una certa impostazione: è il caso di Mr Mercedes, serie arrivata qui in Italia con colpevole ritardo, che si adatta perfettamente al formato televisivo.
Diversissimo da quasi tutto quello che King aveva pubblicato in precedenza, si tratta in buona sostanza di un poliziesco piuttosto classico ma interessante, grazie a spunti che per certi versi risuonano premonitori dell'assurda follia quotidiana (ha per oggetto una strage compiuta con un auto che investe una folla di persone) e alla figura del carismatico (ex) detective protagonista: Bill Hodges. Sia nel romanzo che nella serie TV, infatti, è la figura catalizzatrice di tutto quanto gli accade intorno.
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Stanco, disilluso, senza grandi prospettive ed aspettative di vita, Bill si "gode" la pensione bevendo e ascoltando musica, senza fare molto altro per tutto il giorno. Non ha più l'età o il fisico per certe imprese e per cercare di fare qualcosa di importante. La sua carriera è stata influenzata pesantemente da un caso che non è riuscito a risolvere e che ha finito per consumarlo: la strage compiuta dal famigerato Mr. Mercedes, un assassino che ha sterminato con un'auto una folla in attesa ad una fiera del lavoro. Un auto non sua tra l'altro, fatto che ha causato il suicidio (in circostanze misteriose) della proprietaria della stessa. I suoi colleghi ormai sembrano averci messo una pietra sopra, lui pure, malvolentieri, ma non non è lo stesso per il serial killer. Sarà quindi grazie alla prima mossa di quest'ultimo che una serie di eventi a catena rimetteranno in carreggiata l'ex detective e stavolta non avendo nulla da perdere non mollerà facilmente.
La trama è piuttosto semplice ma efficace. L'assassino che si diverte a mettere i bastoni tra le ruote al tutore della legge è uno dei canovacci più classici del poliziesco, ma 2 o 3 intuizioni rendono il prodotto a suo modo piuttosto originale. Innanzitutto l'idea di inserire prepotentemente nello sviluppo della storia l'utilizzo di computer, e-mail, messaggi criptati creando uno strano effetto simil-Death-Note: i due rivali che si confrontano e scontrano spesso dietro uno schermo, con uno dei due dall'identità ignota, le incredibili capacità dell'assassino a tratti quasi soprannaturali (che nei libri saranno sviluppate meglio in seguito). In secundis il già citato carisma del protagonista, interpretato da un Brendan Gleeson totalmente in parte (non è un caso: King si ispirò proprio a lui quando immaginò come dovesse essere il suo Bill Hodges). In terzis lo strano e particolarissimo trio di detective. Si, perchè il solo e disilluso Bill finirà in seguito per collaborare e per affezionarsi ad altri due personaggi fondamentali: lo studente di colore Jerome e la cugina della proprietaria dell'auto, Holly, una donna molto poco "ordinaria".
Ma possibile che con questo internet ogni volta che fai una ricerca ti imbatti in siti zozzi? |
La prima stagione di Mr. Mercedes è insomma un ottimo prodotto televisivo che adatta in maniera piuttosto fedele un romanzo inusuale per il suo autore ma che si innesta nei canoni tipici del poliziesco e, forse proprio per questo, funziona perfettamente nel formato televisivo o comunque seriale. Dategli un'occhiata se vi capita, non rimpiangerete le ore perse.
PRO
- Protagonista carismatico
- La "caccia al killer" è appassionante
- Buona caratterizzazione anche dei "comprimari"
CONTRO
- Qualche cambiamento rispetto ai romanzi è destinato ad avere conseguenze
- Forse per alcuni la trama e le "motivazioni" possono apparire un po' abusate
- Il finale forse un po' affrettato.
Voto 8
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