HDR, acronimo di High Dynamic Range, meglio conosciuto come Ultra-HD, è l'evoluzione del "vecchio" Full-HD e consente di visualizzare una gamma più ricca di colori, tra cui bianchi più luminosi e neri molto profondi. E qui chi capisce di tecnologia conosce la vera importanza di questi due colori, all'apparenza semplici ma i più complicati da riprodurre sui LED. Sotto Natale Sarri decide di istallarne uno allo Stadium, ma mentre noi per farlo dobbiamo cambiare televisore a lui è bastato aggiungere al suo HD (Higuain-Dybala) la R di Ronaldo... ed è stato subito spettacolo visivo.
Finalmente una bella partita dominata e una piccola schiacciata come si deve, senza i soliti patemi d'animo. Una delle pecche di questa Juve è infatti proprio quella di essere troppo buona con queste squadre, soffrendo più del dovuto fino alla fine, anche dopo aver prodotto una quantità industriale di passaggi, azioni e palle gol. Ieri invece liquidiamo la pratica già nel primo tempo, in bellezza e scioltezza, con Ronaldo che torna a fare il Ronaldo mettendo a segno una doppietta. stilisticamente bella e spietata. Quattro gol nelle ultime tre partite. Niente male per un "giocatore finito". Gloria anche per Bonucci, con la sua esultanza in play-pausa-play: la mette dentro di testa su calcio d'angolo, esulta, si ferma in attesa che l'orologio dell'arbitro separi il gol dal non-gol e poi torna a "sciacquarsi al bocca" nella sua tipica esultanza.
Dopo Leverkusen ce l'aspettavamo ed è stato 3D HDR, un ultra definizione da lusso per questa Serie A. Il famoso "tridente da BAR" (come paganamente lo definì all'epoca lo stesso Sarri), quello bello ma che fa tremare i polsi, data la scarsa copertura che offre sulle fasce. Certo non potrai rischiarlo in tutte le gare, ma la consapevolezza di avere un'arma del genere da poter schierare alla bisogna o quando le caratteristiche dell'avversario (o piuttosto della partita) lo consentiranno è una bella cosa. E speriamo che il tanto atteso spettacolo, tanto acclamato, arrivi presto e che soprattutto dia frutti.
Eppure nel campionario di passaggi, triangolazioni, colpi di tacco e assist di ieri manca qualcosa. E già, un eppure deve esserci sempre se vogliamo migliorarci costantemente. Innanzitutto la sfortuna di Dybala, che avrebbe meritato almeno uno di quei due gol su pallonetto che tenta di metter dentro. Il primo pallone era pure entrato, se saltando non l'avesse controllato col bicipite alto. Il secondo invece scende sopra la traversa e finisce fuori.
In fondo per aver subito tre gol il loro portiere ha avuto anche l'occasione di sfoggiare le solite parate da Stadium, quelle che ormai chiunque viene a sfoggiare, indossate per l'occasione come uno smoking da cerimonia. Poiché in questo tre a uno siamo stati finanche troppo buoni. Non dimentichiamoci che la Juve di Allegri a questi gliene rifilò sei in dieci uomini, due anni orsono e che l'Udinese non è cambiata poi molto in questi anni. Insomma, come dice un altro famoso trio: si può dare di più... sia in attacco che dietro, magari non concedendo il solito gollettino, foss'anche inutile e a tempo scaduto.
Tra gli asterischi e le note positive dobbiamo segnalare anche la prestazione di Demiral, che sarà anche un guerrafondaio turco ma nelle ultime due occasioni ci ha tenuto a mettersi in evidenza. Rugani invece è sempre più solo, pace a lui. Sul finale gli viene preferito il processo di crescita di De Ligt. Gioca Buffon è sembra una cosa normale data l'occasione, se non fosse che Szczesny è rimasto fuori per problemi muscolari e non solo per turnover. Senza voto il rientrante Costa: troppo poco il tempo a sua disposizione.
E quando la serata si appresta a concludersi arriva anche la ciliegina Viola sulla torta. L'Inter si fa riprendere a Firenze e per noi torna anche la vetta, condivisa ma con lo scontro diretto a favore. Ora attendiamo il sorteggio di Champions...
Nessun commento:
Posta un commento