domenica 18 aprile 2021

#SerieA 20/21_31> #AtalantaJuventus 1-0 - Pinball Wizard


Sopra le ustioni l'acqua bollente. Questo è quello che continuiamo a versarci addosso quest'anno. Capaci di farci ridere in faccia dalla peggior Atalanta della stagione, fallosa più del Toro e fortunata quanto il Milan e il resto delle nostre rivali di classifica, soprattutto sotto il profilo delle deviazioni, in questa ultima disastrosa giornata. Il dio del calcio continua a punire le nostre incompetenze, i nostri menefreghismi, le nostre deficenze di organico e tattiche. D'altronde se continuamo a scendere in campo senza attaccanti non pareggeremo mai per zero a zero ma continueremo a perderle sempre per zero a uno. E rido quando tutti i mali di questa squadra vorrebbero gettarli addosso a l'unico calciatore che segna. Quel Cristiano Ronaldo capocannoniere senza i cui gol saremmo a metà classifica.

Una squadra divenuta ormai tecnicamente incommentabile oltre che irrisolvibile. Potrei state qui a sprecare chiacchiere su chiacciere, parlando di quell'incompetente che siede in panchina o di quell'armata brancaleone che scende in campo ogni volta senza una meta e senza amor proprio, ma non riesco ancora a digerire le parole di Paratici dopo Juve-Benevento. Perché tanto non abbiamo il diritto di lamentarci dopo nove scudetti.

Ma...
Sssh!
Ma...
Sssh, zitti non parlate!

Perché bisogna essere brutalmente onesti su questo punto: questa Juve se ne strafrega. Continua a fare i compitini solo quando ne ha voglia e sempre in modo svogliato e superficiale. Si specchia nella vittoria col Napoli ma poi vanifica tutto. Se ne strafregano in dirigenza, se ne strafrega il mister e se ne strafregano i giocatori. Come facciamo noi a lamentarne allora? Alla società questa situazione sta bene. Non mi meraviglierei che avessero già preventivato un anno senza coppe.

Perché altro che chiacchiere, il prossimo anno si rischia di andare in Conference altro che Champions, soprattutto se dio non voglia la Roma vince l'Europa League. Volendo fare una battuta ad effetto, ora capisco perché Agnelli si è tanto prodigato per mettere su questa sottospecie di Intertoto riscaldato.

Non una bottiglietta calciata, non un reazione a microfoni accessi né a microfoni spenti. Il più completo e abissale menefreghismo. Ormai non riescono neppure più a nasconderlo. La squadra sperimentale messa su ad inizio stagione continua la sua pedalata sciolta in mezzo al paesaggio, senza neppure più prestare attenzione alla corsa o alla vostra finale. Perché se vincere è l'unica cosa che conta quando non si vince chissenefrega anche di partecipare. Siamo undici uomini che giocano a flipper in una sala giochi verde, entrati giusto a perdere un po'di tempo.

Mi sento sempre più come una Cassandra inascoltata che ad inizio stagione allertava sul fatto che non lottare per lo scudetto avrebbe compromesso anche il quarto posto, perché restare fuori dalla lotta ti rammollisce. Ora che la profezia si è avverata, assieme alla rabbia, riesco solo a provare tutta la frustrazione che può provare uno a cui gli si toglie anche il diritto di lamentarsi.

L'unica cosa che aspetto ormai è la fine del campionato perché comunque vada ho perso totalmente la suspance e la passione per la lotta finale, cosa che non provavo neppure quando eravamo primi di tanti punti ed ormai era quasi finita.
Come un film così lungo e noioso da vedere in sequenza vorrei solo poterlo mandare avanti col Fast Forward ed accettare qualsiasi verdetto. Come quando esci e c'è l'amichevole della Nazionale di cui poi leggi il risultato sul televideo.

Nel prossimo articolo forse parlerò di cinema o musica.

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