Ricordate i film dei Monty Python? Col loro classico stile dissacrante ci raccontavano spesso la storia dell'umanità da un punto di vista assurdo e demenziale. Un umorismo tipicamente inglese che ha fatto scuola e al quale si sono abbeverati tantissimi artisti delle terre d'Albione. Cunk on Earth, disponibile su Netflix, riprende in parte quel tipo di stile ma lo trasla in un contesto moderno e "televisivo". Lo spunto di partenza di questa serie inglese infatti è un classico documentario della BBC, trasformato in questo caso in una sorta di mockumentary che parodizza il genere e ironizza sulle bizzarrie che hanno plasmato la nostra cultura.
L'attrice Diane Morgan (giá vista su Netflix in After Life) interpreta infatti Philomena Cunk, una giornalista decisamente impreparata, che in un documentario molto raffazzonato pone delle domande stupide o assurde agli intervistati, finendo per farli restare di stucco o mettendoli in costante difficoltá. Sia le elucubrazioni mentali della Morgan che le risposte degli "esperti" risultano estremamente naturali, tanto da fare immedesimare immediatamente lo spettatore nello spirito del documentario. Lo stile è brillante, logorroico ma sempre divertente e non si contano i giochi di parole ad effetto che hanno come comune denominatore modi di dire e slang. Per questo motivo ovviamente il mockumentary è fruibile soltanto in inglese (con sottotitoli), altrimenti ci si perderebbe il 90% del suo umorismo.
"Il David era un noto nudista dell'epoca, un vero sporcaccione, in America invece di omaggiarlo lo avrebbero arrestato per atti osceni in luogo pubblico" |
L'ignoranza di Philomena Cunk nell'approcciarsi a temi che non capisce o giudica troppo complessi è in fondo la stessa ignoranza di molte persone comuni quando si trovano di fronte a concetti che non riescono ad elaborare: pensiamo spesso che se non capiamo qualcosa è perchè gli altri non riescono a farsi capire, mentono, oppure vogliono ingannarci. Non siamo mai noi a non riuscire a comprendere certe complessità. Ecco allora che Philomena si lascia spesso travolgere da riflessioni personali che hanno a che fare molto ma molto vagamente con l'argomento trattato o da associazioni mentali totalmente sballate che rimandano continuamente alla cultura pop (l'insistita e onnipresente citazione del brano Pump Up The Jam in ogni puntata), quando non ci travolge letteralmente di assonanze bislacche (Lenin che diventa Lennon, il "deaf" riferito a Beethoven che si trasforma in "death":"come faceva allora a comporre da morto?"). Si trattano argomenti estremamente seri decontestualizzandoli, storpiandone i contenuti o dissacrando slogan e frasi famose, mettendo costantemente alla berlina vizi e virtù della nostra societá, antica e moderna.
"Ma quanto erano grosse le teste dei filosofi? Avevano il cervello più grande del normale, gonfiatosi a causa del loro pensare troppo?" |
Si ride insomma ma riflettendo al contempo sul nostro rapporto con la storia e la cultura e sui falsi miti ormai radicati nell'immaginario collettivo. Cunk on Earth ci mostra soprattutto il lato migliore e peggiore della razza umana, la nostra capacitá di creare capolavori e opere immortali e poi la nostra innata indole ad autodistruggerci e di fare del male agli altri. Solo che mentre fa questo ci induce costantemente a sorriderne. D'altronde il creatore di questo mockumentary è quel Charlie Brooker capace di sconvolgerci ed angosciarci con il capolavoro televisivi noto come Black Mirror. Lì si rideva molto meno ma la feroce critica all'umanità era la stessa.
PRO
- Esilarante e dissacrante
- Diane Morgan molto credibile e costante fucina di trovate comiche
- La capacitá di parodizzare il genere dei documentari e scherzare su chiunque facendo comunque riflettere come se si trattasse di un documentario vero.
CONTRO
- Se proprio non ce la fate a vedere una serie non doppiata in italiano lasciate perdere
- I giochi di parole funzionano, ma ovviamente se leggete solo i sottotitoli in italiano, senza far caso a cosa si dice, riderete poco
- Alcune gag poco sfruttate.
Voto 8
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