Prima di questa gara l’avevo previsto e detto: “bene che ci andrà sarà l’ennesimo pareggio”. E infatti c’è andata bene, perché il Milan s’è mangiato un rigore (che non c’era) e due gol fatti con Leao. Noi invece non ci siamo mangiati nulla, siamo semplicemente inappetenti. Non abbiamo più né sete di gol né fame di vittorie. Siamo quelli che al 92' non scodellano nemmeno più in area alla disperata, come si faceva una volta e come qualsiasi altra squadra di calcio seria fa ancora. La fame non ci sfiora, non siamo nemmeno capaci di tirare in porta. L’unico nostro pasto è quel gol divorato da Gatti, che su DAZN diventa un miracolo di Maignan. Con una sola parata vince il premio di migliore in campo. Questo la dice tutto su questa partita che alla fine resta un amichevole. Quando mai si sono visti solo 3 minuti di recupero in un incontro di cartello? Ancora una volta dobbiamo ringraziare Allegri, per tutto quello che ci ha dato nei suoi otto anni e anche per la pietà che ha avuto di noi questa sera.
Questa Juve è David che scivola al centro dell’area, con un pallone che era solo da calciare in porta. È Paperissima Sprint nell’anno in cui Antonio Ricci resta disoccupato. Questa Juve è il Motta bis mascherato da aria nuova. Questa Juve è la cover band di quella di Motta. Tudor sta facendo di tutto per assomigliare al suo predecessore, sia nei risultati che nel gioco. Anche lui fondamentalista dell'unico attaccante e anche lui col peggiore attaccante della Serie A da schierare sempre. Anche lui fetiscista del pareggio più scialbo. Tiene in campo e schiera titolare quel polmone di David per 68 minuti, poi getta via il bambino con l’acqua sporca, togliendo Yildiz e Concençao. Un allenatore che festeggia i fallí laterali conquistati. Lo schifo!
A dimostrazione del fatto che l’allenatore conta fino ad un certo punto, dopo sei giornate abbiamo gli stessi risultati dello scorso anno. Motta resta peggio di Tudor nel fatto di aver sfasciato uno spogliatoio, distruggendo tutto quello che poteva distruggere, ma chi è venuto dopo di lui ha trovato una squadra per nulla diversa da quella dello scorso anno. Con un mercato fatto di giocatorini degni di una Fiorentina o un Torino qualsiasi. Francisco, migliore in campo, tranne che per una palla persa che ci poteva costare caro, fa 127 cross in area, ma mai nessuno si presenta all’appello. Un accozzaglia di giocatori incapaci di tirare in porta. Nemmeno dí sbagliare o mangiarsi i gol, ma di tirare nello specchio di quella cavolo di porta, in casa. Questa Juve la vittoria la schifa, non la vuole nemmeno per caso o per fortuna. Mentre Maignan viene esaltato per una sola parata, in un intero big match, noi schieriamo in porta uno che non para un rigore che sia uno; e nemmeno ci va vicino. Sull’errore di Pulisic dal dischetto esce a prendersi il caffè.
In tutto questo il Milan sembrava giocasse in casa, e noi quelli che andavano a San Siro per prendersi il punto. Mediocri in campo come sugli spalti, dove i milanisti si sentivano più dei nostri quattro tifosotti. Persino ora che i bimbi possono entrare coi tamburi e le bandiere. Siamo una squadretta dal campo agli spalti. Dall’allenatore, ai giocatori, fino alla cima della dirigenza, dove persino Cobolli Gigli aveva più carisma dell’attuale Fantozzi. Nemmeno il primo tragico Fantozzi, quanto proprio quel Fantozzi in pensione, sinceramente tenero ma altamente al di sotto del giovane Villaggio e dei suoi primi film. Meno male che c’è la sosta. Quanto vorrei che durasse un paio di mesi.
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