sabato 6 giugno 2009

Ferrara quarta scelta? La lotta tra il cuore e la ragione

Accogliamo Ciro Ferrara come nuovo allenatore della Juventus, avendo negli occhi il ricordo dei successi che abbiamo condiviso con lui da giocatore, ma la mia mente è combattuta. Non si può negare che questa sia infatti una scelta azzardata, non so quando pienamente voluta dalla società o imposta per ragioni di necessità. Se Ciro infatti fosse stata una prima scelta lo si sarebbe messo sotto contratto subito, invece ci si è fatti scappare nell’ordine:
1) Gasperini, che pure si poteva portare a Torino giocandosi le carte Palladino-Criscito.
2) Conte, pista volutamente abbandonata perchè ritenuto da alcuni inesperto (?) ma che in realtà significava prendere qualcuno con la pretesa di maggiore potere decisionale, come lo stesso Conte ha fatto velatamente trapelare nelle sue dichiarazioni (un po' come successe per Deschamp)… p.s. Certo che dopo aver fatto retrocedere il suo Arezzo, con i biscotti di fine stagione dei tempi della B, ora gli diamo di nuovo picche…
3) Spalletti, l’unico forse in grado di costruire una squadra che avrebbe valorizzato al massimo l’acquisto di Diego, ma che tanto timidamente si è corteggiato da far ricredere lo stesso sull’opportunità di lasciare Roma.
Rimane il nostro Ciro Ferrara che, bontà sua, può dire di aver realizzato il suo sogno di riconferma. Questa scelta, quasi sicuramente influenzata da Marcello Lippi, sembra più un ponte per il fatidico 2011, fine del suo mandato che coincide proprio con l’anno del nuovo stadio, designato da molti come la fine del medioevo bianconero e l’inizio di qualcosa di nuovo. Ferrara sarà dunque qui per assoggettare ogni volere della società? Quanto farà sentire la sua voce ai senatori visto che si sente ancora (e non è un demerito) uno di loro? Che peso potrà avere la sua esperienza da allenatore in seconda nella nazionale se rapportata alla quotidianità degli impegni di serie A? Solo il futuro potrà darci le risposte che cerchiamo. Alcuni già scomodano esempi come il primo Trapattoni o l’attuale Guardiola, io penso che questi esempi siano eccezioni e non regole scientifiche. Non resta quindi che lasciar parlare i fatti e concedere a Ferrara quell’opportunità che merita, mentre noi possiamo solo iniziare a pensare positivo e sostenerlo… ci riusciremo?

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