mercoledì 20 ottobre 2010

Il nuovo dei Pooh, outsiders del progressive rock

il nuovo singolo dei Pooh – Dove comincia il sole
Ascoltando il nuovo singolo dei Pooh sembra quasi di ascoltare un album dei Pendragon. Sarà stata l’uscita del batterista Stefano d’Orazio a liberarli dalle catene del Pop per fargli esplorare il vasto regno del progressive? Fatto sta che il gruppo ridotto a tre elementi percorre al contrario quanto successo ai Genesis, che a loro volta erano passati dal Prog al pop quando …“ecco che rimasero in tre”. Fatto sta che il nuovo singolo del gruppo Italiano è, per loro, abbastanza insolito come la durata di 11 minuti e 30 totali del pezzo, uno dei dettami del no-limits del Genere… staremo a vedere

4 commenti:

Luca ha detto...

Ciao, ho trovato questo sito per caso.
Voglio farti notare che i Pooh hanno già fatto prog in passato.
Sono nati nel '66, dopo i primi tempi in cui suonavano "beat", sono passati nei primi anni 70 al prog. Memorie ne è, in un certo modo, l'embrione. Da notare l'intero album Parsifal del 73 e Un po del nostro tempo migliore del 75.
Poi i loro album hanno preso una strada diversa ma al loro interno ci sono sempre state almeno 3-4 traccie più "rock".
Adesso sono tornati alle origini.
Dopo questo album hanno collaborato con molte orchestre sinfoniche (sono stati forse i primi ad usare un'orchestra in una loro canzone -Il tempo, una donna, la città.) e hanno suonato in Giappone assieme ai New Trolls in una manifestazione dedicata al prog.
In autunno uscirà un nuovo album di indediti, vediamo di cosa saranno capaci...

Luca ha detto...

ah, di brani lunghi ne hanno fatti anche loro...anche bei pezzi strumentali, alcuni sempre di quel periodo.
A parte D'Orazio (che comunque è stato importante per la parte spettacolare dei concerti) i Pooh hanno ottimi musicisti come Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti che entrambi hanno studiato al conservatorio. Inoltre ha un valido paroliere (Valerio Negrini ex batterista del nucleo originario dei Pooh) e Roby Facchinetti che ha composto almeno l'80% di tutte le musiche dei Pooh.

I Pooh, per chi non li conosce sono quelli di piccola katy, tanta voglia di lei, uomini soli, la donna del mio amico ecc...
I Pooh, per chi li conosce sono quelli di L'anno, il posto, l'ora; Parsifal; Lindbergh, Eleonora mia madre; Il tempo, una donna, la città; Padre del tuono, padre del fuoco, padre del nulla; Risveglio; Viva; Fantastic fly; L'ultima notte di caccia; Il primo ed ultimo uomo; Opera prima; La leggenda di Mautoa; e tante altre canzone che per elencarle mi ci vorrebbe una vita intera :)

P.S. Io ascolto i Pooh così come ascolto anche il Banco, la Pfm, gli Area ed i New Trolls e non trovo tantissime differenze.
I Pooh hanno avuto la sventura di cadere nelle sabbie mobili del pop...ma anche quello l'anno saputo fare...no come negramaro, modà e simili...

Napoleone Wilson ha detto...

Non conosco benissimo i Pooh, ma molte cose le ho ascoltate.
In realtà anche negli anni '70 non sono mai stati un gruppo prog al 100%, di sicuro ne sono stati influenzati (come tutti i gruppi dell'epoca), ma tranne alcuni pezzi i Pooh anche a quell'epoca facevano brani pop molto "pomposi", con arrangiamenti sontuosi, ma in buona sostanza restavano brani pop (nel senso di pezzi di facile ascolto, per tutti insomma) laddove ad esempio il Banco, la PFM o gli Osanna erano più complessi e meno "immediati".

Purtroppo col tempo i Pooh hanno ricominciato (finita la stagione più creativa del progressive) a fare brani pop al 100%, senza neanche un accenno al prog (concordo sul fatto che fosse un pop migliore dei gruppi che cita Luca, che io manco considero), da anni ormai. Quindi è vero che questo album è insolito per la strada che avevano tracciato musicalmente.

Fa piacere quindi che ultimamente abbiano avuto il coraggio di riscoprire certe atomosfere e certe influenze (è vero comunque che anche in "Dove comincia il sole" il loro è pur sempre un prog molto molto melodico, quasi alla Pendragon prima maniera in effetti), speriamo che continuino su questa strada.

Max ha detto...

I Pooh hanno, soprattutto con Parsifal e qualche altro brano, accarezzato il Prog, ma nulla di più. Piuttosto si tratta di Rock sinfonico in certi brani, molto più assimilabile a gruppi come Moody Blues o Procol Harum che Yes, Genesis o altri.