dopo il fortunoso 2-0 di Del Piero il mio pensiero è stato prettamente unico: Cesena. Partita contro una invischiata per la salvezza, due gol fortunosi e cali di concentrazione paurosi. Gol subito sempre sullo stesso maledetto lato, sembrava tutto già scritto. Ogni maledetta domenica Dio da e Dio prende, ogni maledetta partita si getta al vento ciò che di buono si era conquistato, persino nella stessa gara. I livelli di incazzatura sfiorano livelli astronomici se perdi (perchè si tratta di sconfitta e non di pareggio) decine di partite in questa maniera. Chievo, Cesena, Catania ecc. ecc. non si sono mai fermate nella mente di ignobili ciabattini del pallone.
Se poi l’arbitro, Bergonzi ancora tu, ci mette del suo tutto e già previsto e ritorna con assillante copiosità. Un fallo di mano ridicolo, un prolungamento di tempo ridicolo. Poi tutti si incazzano e strepitano, ma intanto non si conclude mai nulla. Non si sfrutta mai questa rabbia, quest’orgoglio. Perchè non ci si è impegnati già con la Fiorentina? Perchè ci si è mangiati quel gol quando eravate quattro contro uno? Siete uomini e sbagliate? Pagate allora come tutti gli uomini mortali. Via l’allenatore perchè è un uomo, ridimensionamento degli uomini che non meritano il loro stipendio. Gli uomini pagano, soprattutto se non imparano dai propri errori.
Ennesima puntata del viatico di questo blog attraverso gli anni del dantesco inferno di una squadra una volta chiamata Juve. Il fegato fegato spappolato di noi tifosi più acerrimi richiederà anni di cure per riprendersi. Via la Champions, via la UEFA, ci mangiamo le mani a vedere li su una squadra che soltanto lo scorso campionato lottava per la salvezza. Con quale professionalità e interesse scenderete in campo contro una squadra che non può più essere superata? Con quali motivazioni giocherete queste ultime giornate? Che spettacolo offrirete a questi tifosi ormai stremati? Ricordatevi sempre e non scordatelo mai che alla fine di tutti (prima o poi) tutti voi andrete e noi rimarremo a roderci le viscere, imprecando contro un dio del calcio che sembra sadicamente divertirsi, tanto che ormai per noi sarà ribattezzato demone… del calcio. NON SE NE PUO’ PIU’
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