domenica 11 marzo 2012

Serie A 27> Genoa vs Juventus 0-0 – silenzio stampa, silenzio gol

Sintesi della partita: 65% di dominio, 16 calci d’angolo, 2 pali, 1 traversa, 2 episodi da rigore a nostro svantaggio, 1 gol regolare annullato per fuorigioco.

Il tanto invocato silenzio stampa alla fine è arrivato. Pesante come un macigno. I “giornalai” in coro già si lamentano e, possiamo giurarlo, rigireranno la frittata a loro vantaggio. Guardare per credere. Torneranno i “cosa hanno da lamentarsi?”, i “ma quel gol di Muntari?”, i “nel calcio per vincere bisogna segnare”… la sagra del precotto dunque. Allegri ha già iniziato con un “noi dopo Milan-Juve non ci siamo lamentati (?)… nell’arco di un campionato i favori e torti arbitrali si compensano (?)”. E’ proprio vero, il calcio è un mondo più illogico dell’universo. In cui si può affermare tutto e il contrario di tutto, trincerandosi dietro il tifo per una squadra. Sarà per questo che la chiamano fede. Ogni altra religione confrontata con la tua afferma il falso. Così partite intere divengono sintesi, si guarda solo l’episodio o lo spezzone che ti interessa. Rimani sfavorito e non ti chiami Juve? E’ “uno scandalo calcistico”? Rimani favorito e ti chiami Juve? “invece di lamentare pensare a vincere”… detto da un uomo come Boniek, che “lamentato perchè Juve tolto stella lui”.

Ma oggi a dir vero è successo di tutto sul campo mediatico. Alcune chicche. Graziani a Guida il campionato: “Conte è squalificato ma tutto sommato è una squalifica che fa il pari con quella rimediata da Cosmi (What?). Preziosi: a caldo e senza vergogna si lamenta per il rigore, inesistente, non concesso al Genoa al 94’ e poi dice “si ma non mi lamento perchè loro meritavano di vincere, e ti credo! Chissà quale sarà il giorno in cui tireranno invece via la mano e nasconderanno il sasso. per questi motivi e per tutti quelli accumulati quest’anno questo silenzio stampa è da me (e da moltissimi juventini) benedetto. Non abbiamo alcun diritto in questo paese, ne di difenderci, ne di lamentarci ne di star zitti? Questo paese non ci rappresenta. Questa nazionale non ci merita.

Vogliamo fare invece il gioco di trovare difetti nella nostra partita, parlando esclusivamente di calcio? Spariamo sulla croce rossa! Mangiamo l’impossibile li davanti. Hai voglia a trovarti contro la difesa più penosa della serie A. Se non metti dentro quella palla non vincerai mai. Se non segna il difensore o il centrocampista di turno, mettiti l’anima in pace. L’inconcludenza di questi attaccanti è divenuta frustrante. Prima per vincere dovevamo dominare, ora neppure più quello ci basta. Se non si cambia presto rotta, addio Champions. Non so quante volte l’avrò ripetuto, ma il vero problema sono Udinese Lazio e Company. Elia bruciato, Borriello messo dentro solo per perdere tempo. Pareggite? può starci. Perdere lo scudetto? Può starci, non ne faremo un dramma, ma perdere la qualificazione Champions sarebbe una bastonata non da poco. Ma non lamentiamoci anche di questo sennò ci diranno che ci lamentiamo anche di Conte. Che ingrati che siamo!

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