giovedì 20 settembre 2012

Champions League, Girone E 1> Chelsea vs Juventus 2-2– Vai avanti tu che a me… ci pensa Quaglia.

Primo giorno di scuola ed è già compito in classe. La tensione traspare, in campo si oppongono campioni d’Italia e campioni d’Europa. La musichetta manca da più di mille giorni e tutti gli occhi ci sono addosso… soprattutto quella del grande fratello mediatico su Conte, nel suo box.
Ancora una volta portiamo avanti un primo tempo non alla nostra altezza, con passaggi sbagliati da settore giovanile e con un Chelsea in vantaggio su tutti i palloni. Eppure in campo ci sono i titolari, lo si capisce anche dal fatto che non ci sono cambi fino al 75’. Ma la Champions è un altro pianeta, la Serie A perdona lei no, nemmeno se rimani un minuto in dieci col guerriero che infortunato esce dicendo: “torno subito”. Così ti ritrovi sotto, con due gol da “Oscar”, e pensi che sia finita. Ma ancora una volta il carattere bianconero di questo inizio stazione risorge. Il guerriero ferito accorcia saltellando su una gamba e consegna alla Juve-Hide, del secondo tempo, un occasione di rimonta. Che carattere Arturo, la Juve si desta.
Impaziente in tribuna il leone ruggisce e si dimena, in campo invece la Formica appare disatomica, più che mai inadeguato alla contesa. Ogni alito di fiato degli inglesi lo sbilancia e ad un tratto, dopo un fallo fatto, è lui che si ritrova a terra al posto dell’avversario. Il Quaglia scalpita in panchina e quando lo sostituisce lo eclissa totalmente col pareggio e una la traversa che avrebbe portato alla rimonta completa. Ora molti tornano ad interrogarsi sull’utilizzo di Giovinco, accendo e spegnendo la fiducia verso di lui come una luce ad intermittenza, a mio parere può far bene in campionato e coppa, ma con squadre meno fisiche. Giustificazione accettata invece per la brutta prova di Pirlo, a cui manca solo il dono dell’ubiquità, visto i continui impegni in cui è stato impiegato da sempre. malino Bonucci e ottimo Barzagli. Bene la difesa in generale protetta da Superman alle spalle, che nulla può sui due gol ma che ancora una volta vola e calamita ogni palla.
Prima della partita un pareggio sarebbe stato pronosticato come buono. Ancor di più ora che arriva fuori casa, in rimonta, contro la favorita del girone. Il carattere c’è stato, la prova d’orgoglio anche. Il problema ora sarà riuscire a far girare gli uomini per questi sabato-martedì-sabato-martedì in cui dovremo affrontare i nemici giurati di Fiorentina e Roma. Gli esami non finiscono mai!

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