Mi gioco il Jolly, Marchisio Claudio, vinco e regalo una nuova dentiera ai rosiconi. Ma quanta fatica facciamo una partita che dovevamo portare in carrozza? Per carità il calcio è questo e si poteva addirittura tornare a casa con le pive nel sacco. Ma quel che davvero non mi è piaciuto è l’atteggiamento remissivo della squadra che sembra andare avanti per inerzia.
Dopo la Champions un’altra prova appannata, in cui la svogliatezza trasudava da tutti i pori. Mi piange il cuore dover vedere quanto ancora sia inadeguato Giovinco per una squadra come la Juve. Più che una formica atomica un fuscello nel vento che porta sulla schiena il numero dei milioni sborsati da noi per la sua metà, a terra in ogni contatto. Vucinic potrebbe giocare anche da seduto, ormai non lo si toglie più, si continua ad aspettare che arrivi la corrente al suo genio, un po' come un vecchietto che lotta conto le bizze del digitale terrestre. Il pareggio a primo tempo ormai finito ti fa cadere le braccia, ma molto più certe disattenzioni da incubo che non producono frutto solo per la scarsità dell’albero senese sotto porta. E Bentner? Marotta ha fatto un grande acquisto assieme ad Elia sono stati i marcatori più prolifici della storia della panchina bianconera. Se non lo metti contro il Siena dovrai aspettare l’amichevole col Val d’Aosta. Il più attivo della partita pareva Cosmi a bordo campo, come al solito tarantolato e incazzoso per ogni alito di vento, nell’intervista ammette sarcastico di aver voluto provare l’ebbrezza del gol.
Speriamo che la sosta serva a far ricaricare le pile, nazionale permettendo si intende, perchè alla fine la sosta è come se quasi non ci fosse per i nostri. Poi arriveranno a Torino i “simpatici”, la nuova invenzione del calcio italiano dopo gli “onesti”, che a differenza nostra se ne fregano dell’Europa (e poi si pretende che si debba tifare per le italiane). Arriveranno con i favori del gufaggio, talmente pieni di se che han già fatto rimpiangere gli onesti, nemici eterni ma più professionali.
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