domenica 14 ottobre 2012

TOTAL RECALL, Atto di forza - Len Wiseman

L'ho visto ormai qualche giorno fa, per essere la prima sera c'era relativamente poca gente, l'effetto Ted si fa ancora sentire, ma i soliti rompiballe quelli non mancano mai (se ne potrebbe aprire una rubrica dedicata). Stavolta becchiamo uno logorroico, pensate che per tutto il film ha raccontato la trama di "io vi troverò" perchè è uscito il seguito (Taken 2). Questa le supera tutte, ti siedi a vedere un film e parli della trama di un altro, ragazzo mio hai dei problemi seri! Che gli fai a uno così? Se lo mandi al affanculo poi sei costretto a spiegargli la strada. Ma veniamo al film...

Un po’ Uncharted un po’ V per vendetta, il film perde la tipica ironia degli action movie 80-90 e sostituisce Marte (abbandonato proprio nell’anno di Curiosity) con gli antipodi degli Usa, ai quali ci si arriva in poco tempo con un trasporto “rivoluzionario”. Protagonista quindi è la frustrazione causata dalla sovrappopolazione terrestre, l’uomo si è esteso per tutta la superfice terrestre soprassaturandola e producendo obbrobriosi alloggi costruiti gli uni sugli altri come rami intrecciati. Chiaro che in questa situazione nascano i dittatori e le resistenze di turno.

Come accade spesso per tutti i seguiti o remake, i distributori italiani si arrendono (finalmente) al nome originale, e se prima avevamo "io vi troverò" (Taken) ora abbiamo "Taken 2", così Atto di forza-Total Recall subisce una “inversione di gravità” e diviene Total Recall-Atto di forza. Ma cosa rimane del cult con Schwarzenegger? Ben poco, lo si ricorda giusto per una serie di citazioni, sparse qua e la per il film, e per la trama simile. La trama si dipana in maniera frenetica ma lineare in un lungo inseguimento che dura tutto il film. Le domande che il vecchio film si faceva restano a margine della storia, nessuno spazio alla confusione, qui si capisce tutto nell’attimo stesso in cui tutto avviene. Gli attori, più piacioni che mai, si prendono troppo sul serio. Chi ama gli effetti speciali andrà a nozze ma per i fan di Philip Dick e dei film che ne seguono le orme c’è poca carne al fuoco.
Film non del tutto pessimo (per il suo genere ben inteso) che non resterà certo nella storia della cinematografia ma che se poco poco fa buoni incassi il rischio è che tale trovata commerciale produca seguiti ben peggiori. ci si fermi qui e non è successo nulla.

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