domenica 20 ottobre 2013

Serie A 8> Fiorentina vs Juventus 4-2 – Un tranquillo pomeriggio di pazzia

Il calcio a volte è fatto di episodi. Cose che chi non lo conosce bene, o semplicemente non vede queste partite, non potrà mai capire. Accade allora che si subiscono le sconfitte più immeritate, così come a volte si vincono quelle più insperate. Prendete ad esempio tutte le volte che quest’anno siamo passati in svantaggio, sommatele e poi analizzate il contrappasso avuto in questa partita, dove fino a 20 minuti dalla conclusione l’avevi dominata, non vinta ma dominata. Dove avevi sprecato l‘incredibile e il 2-0 ti andava anche molto stretto e poi… Poi accade che Rizzoli voglia giocare a fare il messia e quando un viola si tuffa in area gli dice: “alzati Lazzaro”, lui cade e l’arbitro ci casca, rigore generoso a dir poco… 1-2.

Galvanizzati da cotanto regalo non puoi non crederci, anche perché giochi in casa. Così Buffon scivola ancora una volta sul bagnato. Accidenti a te Gigi! E dire che già ce ne hai fatte parecchie quest’anno e il partito dei tuoi denigratori cresce a dismisura, ma certe papere proprio nei momenti più decisivi… All’opera, per non farlo sentire solo, si aggiunge l’errore tecnico di posizionamento da parte della difesa e il regalo è completo. Sorpasso, per chi non crede a tanta grazia, per chi già col pareggio avrebbe “rubato” qualcosa. Ma il calcio a questi livelli è così, è spietato. Non guarda in faccia ne a meriti ne a disattenzioni, anzi ci si nutre avidamente di certi errori. Il quarto gol è solo il fiocco per questo tranquillo pomeriggio di pazzia. la cui istantanea la scatta il rientro in campo di Motta, dal regno dei morti.
Chiaro che di mea culpa ne abbiamo tanti, e ne dobbiamo fare sempre e continuamente, per uscire dal vittimismo che non ci compete. Non dobbiamo dunque sottovalutare aspetti che vanno curati, sin da subito. In primo luogo non si è vista la grinta del leone ferito, quest’oggi l’abbiamo subita. Poi le disattenzioni difensive sempre più frequenti, sino alla spietatezza sotto porta… ma come, direte, dopo due gol fatti parli di mancata spietatezza? Ebbene si perché abbiamo sprecato troppo come al solito. E poi, scusatemi se insisto su questo tasto, una squadra che non si demoralizza dopo tutte le volte che è passata in svantaggio, come può demoralizzarsi dopo un ingiusto rigore? La verità è che questa squadra non riesce ancora a tenere alta la tensione per novanta minuti ed è questo il vero campanello di allarme. Puntare al terzo titolo significa toglierci dalla testa che tutto ci sia dovuto dalla sorte solo perché siamo, o ci sentiamo, i migliori. Non è così che funziona. Si sono visti campionati vinti da squadre che erano semplicemente perseveranti e non favorite dai pronostici.
Lo dissi dopo Chievo, la fortuna gira e arriva il tempo in cui ti presenta il conto, chiaro che fa rabbia pagarlo all’osteria viola, contro una squadra che verrà vantata senza vedere dove è iniziata lei e dove siamo finiti noi. Come da fastidio anche il sapere che alla fine quel rigore (generosissimo) sarà archiviato e/o giustificato dai media.
Brutto viatico per Madrid, insomma, proprio ora che il ciclo infernale (in campionato) stava per chiudersi. Quel che ora sarà più impellente è gestire il morale, dopo questa e la probabile sconfitta di mercoledì. speriamo passi in fretta la nottata.

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