venerdì 18 ottobre 2013

ESCAPE PLAN – di Mikael Håfström

A 24 anni da Sorvegliato Speciale, Stallone torna in carcere, ma stavolta è per architettare un’evasione alla Prison Break. Per farlo si è scelto un cast d’eccezione. Tutti insieme appassionatamente, Silverster Stallone, Arnold Schwarzenegger, Sam Neill, Jim Caviezel e Vincent D’Onofrio (una volta conosciuto come palla di lardo) e (un quasi irriconoscibile) 50 cent, danno vita a questo action carcerario da tipi duri, che hanno però anche molto cervello.

La storia è questa: Ray Breslin (Stallone) è un mega esperto in sicurezza, o forse dovremmo dire un mega esperto in evasioni, una sorta di “bounty hacker della gattabuia”, che per “vivere” si fa rinchiudere (sotto copertura) nei migliori penitenziari di massima sicurezza della nazione, per poi evadere ed evidenziarne le falle. Lo fa ormai da anni e sta mettendo su un bel gruzzoletto per la pensione, finche non arriva il classico lavoro che ti sistema per la vita (mai fidarsi di questo nei film).


Viene ingaggiato dalla CIA per evadere da una prigione supermegamaxi sorveglianza per terroristi internazionali, dal profetico nome di la tomba. Secondo voi come andrà? Dite che lo incastrano? Naturalmente la domanda è retorica. Al suo arrivo il direttore è cambiato e quello nuovo (Jim Caviezel) pare non accetti la “backdoor”. Meno male che in questo nuovo “alloggio”, Ray si fa subito un nuovo amico (Arnold Schwarzenegger)…

Ogni volta che sul grande schermo ci sono Silvy o Schwazy è un po' come, per qualcuno, vedere in tv… non so… Gianni Morandi o Adriano Celentano, è sempre un piacere. Se poi ci sono entrambi suona un po' da offerta speciale. Stavolta i nostri muscolosi amici usano anche molto la testa in quello che fanno, il che è insolito e quindi di raro valore, quasi la vecchiaia li avesse resi saggi. I combattimenti però ci sano sempre, quelli mica possono mancare! Detto in maniera esplicita, andare a vedere due icone del genere presuppone il desiderio di vedere un po' d’azione vecchia scuola. Che cavolo, in fondo ce lo devono! Ma tra una scazzottata e una sparatoria, una sparatoria e una scazzottata, stavolta ci scappa di spremersi le meningi e lavorare d’astuzia.

Il risultato non è affatto male, equilibrato e non banale, il giusto mix, diciamo, condito dal classico carisma degli attori. Non uno spin off di Mercenari, dunque, ma un film serio che non mancherà di strappare anche qualche sorriso, in cui ci si può trovare persino un MacGuffin su un personaggio oltre ad una fugace citazione a Sorvegliato Speciale, che alcuni coglieranno.

voto 7,5

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