venerdì 24 gennaio 2014

THE WOLF OF WALL STREET - Di Martin Scorsese

Sesso, Droga, Rock'n'Roll... e soprattutto denaro, tanto denaro,  in una sceneggiatura dall'alto quantitativo di fuck. Al botteghino il film è segnalato come VM14, perchè stavolta Martin Scorsese "ci  è andato giù pesante", ma sempre nel suo stile. In TWOWS, Martin ci cala nel mondo dei Lupi di Wall Street 80-90, un mondo in cui l'unico imperativo non è solo diventare ricco ad ogni costo, ma farlo nel minor tempo possibile. Menomale che quei troll dei riadattatori di titoli italiani non ci hanno messo lo zampino. Già mi immaginavo un Wall Street, Bunga Bunga o Wall Street, Nani e Ballerine. La locandina d'altronde lo sintetizza efficacemente.

"Voglio tutto e lo voglio ora e nel mio mondo non c'è tempo per i perdenti (tanto per citare i Queen). Non voglio essere uno di quelli che che vivono la loro vita ai margini della galassia, si sposano con delle grassone e viaggiano stipati nella metropolitana. No, voglio essere una supernova, vivere la vita oltre il massimo... e chi non crede in me "può anche andare a lavorare da quel cazzo si Mc Donald".

Questo è il credo di Jordan Belfort (Leonardo di Caprio). Da aspirante broker a presidente e fondatore di una agenzia miliardaria. Uno che si è "fatto da solo", in tutti i sensi. Drogato di eccessi. Crea un mondo in cui tutti lo adorano come un dio, perchè tutti vi si allattano avidamente e in cui lui stesso si sente "invincibile". Non vi ricorda qualcuno? Nani, ballerine, s'è fatto da solo, crede di essere invincibile, la gente lo ama perchè con lei è generoso... si insomma!

E' questo che Scorsese fa nei suoi film, ci presenta un mondo senza giudicarlo. Ce lo spiattela in faccia come se lo vedesse dall'interno. Come con i "felloni" del suo intramontabile capolavoro, ci fa empatizzare tanto con i personaggi da renderceli simpatici, fino a farci quasi patteggiare per loro. Un mondo che è un paradiso per chi ci vive dentro e un immorale bordello per chi lo vede da fuori. Perchè il parassita campa e succhia linfa vitale dal resto della società, per tenere in agio la proprià, di società. Ci sarà sempre gente che dirà: "state colpendo un benefattore" (comunischti).

Ad un occhio banalotto o esterno, potrebbe sembrare una storia talmente grottesca da risultare inverosimile. Quel grottesco che ci fa ridere, perchè ci fa sembrare i personaggi caricature, ma che quanto più ci avviciniamo al quadro meno ci appaiono diverse dal vero. Perchè in fondo (mi consenta) queste cose succedono davvero. Così come in pochi apprezzeranno la citazione ad un grande classico del 1932 (Freaks) con quel: "come uno di noi, lo tratteremo come uno di noi", cantato dai partecipanti della riunione dopo aver deciso l'ingaggio dei nani. L'omaggio del regista all'Italia invece la coglieremo tutti, con tanto di "gloria" per Umberto Tozzi.

Ah, già! Qualche bigotto potrebbe accusarlo di esser amorale. Volete una morale? Semispoiler: I personaggi per tutto il film crederanno di giocare in borsa, ma alla fine la borsa giocherà con loro, con le loro stesse regole. Nel senso che, come fanno tutti gli speculatori, comprerà la loro vita a basso prezzo, la farà arrivare al punto più alto è poi la rivederà, poco prima che questa inizia a perdere di valore.

Così come American Hustle si ispirava a American Gangster, TWOWS è un Film su Wall Street in salsa Good Fellas. Entrambi si contenderanno comunque gli oscar di quest'anno e francamente non so chi la spunterà. Certo che stavolta Martin Scorsese ha puntato il suo occhio di bue interamente su Di Caprio, che qui ha sfogo recitativo completo. Se nemmeno stavolta l'Accademy lo caga, penso si ritirerà in un convento.

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