Dopo una giornata in cui vincono le prime tre (assieme a Milan e Inter) si scatena la bagarre tra Capello e Conte. Non sono andate giù al mister le parole di Don Fabio che in un intervista aveva avuto modo di dire la sua sul campionato italiano, definendolo non appetibile perchè di basso livello. Conte non gliele ha mandate a dire e gli ha risposto piccato. Naturalmente i giornalisti ci sono andate a nozze, in una domenica in cui non avrebbero potuto dire altro che le solite cose, visto l'assenza di sorprese sui campi.
Naturalmente la foga di Conte la conosciamo tutti, assieme al suo carattere sanguinio e sempre diretto, ma nessuno degli addetti ai lavori ha colto (o voluto cogliere) il vero motivo di tanta incazzatura. La vera cosa che ha dato fastidio al nostro attuale allenatore, non sono state tanto le opinioni di Capello sul nostro campionato (cosa che da un lato potrebbe far capire quanto noi siamo avanti in Italia), ma la critica diretta all'attegiamento punitivo, avuto verso la squadra dopo Verona. A tutti gli allenatori dà fastidio sentirsi deligittimare da un collega. Ognuno ha il suo metodo di guidare la squadra e deve rimanere coerente con le proprie idee. Mettete ad esempio la gestione di Capello con Cassano, definita da alcuni eccessivamente permissiva e da altri giustamente permissiva, l'unica cosa che hanno in comune le due cose è la parola "permissiva". Questo è il suo modo di fare e se glielo criticassero come reagirebbe? Forse in maniera diversa, ma non potrebbe certo fargli piacere.
Conte invece è un sergente di ferro, un merito che che, a denti stretti, persino i "nemici" gli riconoscono. Quanti di voi han sentito parlare interisti tra di loro e dire: "si, Conte è uno che ti tiene in riga", paragonandolo al permissivismo che da sempre criticano in casa loro. Certo quanto poi si tratta di parlare con uno juventino negano tutto e riattaccano con la storia del gatto-parruchino, ma a tutti noi è capitato di sentire che, pensando di non essere ascoltati, lo dicano... e lo dicono, fidatevi!
I due han metodi diversi e ognuno di loro vadidi. Io ad esempio sto con Conte. Chiaro che è brutto a dirsi ma quella Juve di Capello non poteva certo definirsi la più spettacolare d'Europa. Era piuttosto uno squadrone caratterizzato dalla forza dei singoli, ma che faceva del difensivismo un arma importante, che non va disprezzata. Una squadrone che in Europa però, ahimè, non è andata oltre i quarti di Champions (stesso risultato che ottenemo lo scorso anno). Chiaro che invece Conte è scuola Lippi e predilige più il gioco di squadra, ma provate anche a lui a dare uno squadrone del genere e vedete.
Ecco come la penso. Non c'è bisogno di nessuna polemica, cosa che invece alcuni juventini stan creando. Quest'oggi mi rivolgo a voi: non abbiam bisogno di buttare ossi ai cani, non abbiam bisogno di guerre civili. Perchè lo vedete come sono subdoli i giornalai? "Conte cancella 8 anni di battaglia", ma quando mai? E vo ci cascate? Ma se nella stessa intervista (da loro rimarcato a margine) definisce Calciopoli "una grandissima stronzata". Sarebbe bastato questo per far fronte comune ed evitare polemiche inutili. Invece ci si son messi gli stessi juventini ad alimentarle, anche con Moggi che subito e corso a dire la sua a favore di Capello.
Chiaro che lo squalo in odore di sangue azzanna la notizia e la sbrana. Ma secondo voi uno juventino come Conte può mai essere pro calciopoli? Con tutto quello che lui ha dovuto subire da questa in-giustizia sportiva? Logico che quel: "lo si ricorda per i due scudetti poi revocati" è forse un infelice modo di fare più male a Capello, rimarcando il fatto di come quella (sempre a suo parere completamente criticabile) non sia stata una Juve che abbia fatto dello spettacolo tale da rimanere nella storia. Siamo onesti, se non gli fossimo affezzionati per il fatto di rivendicare i due scudetti, la preferireste a quella di Lippi? Se dite si mi dispiace. Lasciamo stare i 91 punti, io sono un nostalgico e vi informo che quella di Lippi fece 4 finali di Champions (3 consecutive) e una di Coppa Uefa.
Ad ogni modo come vedete le opinioni sono opinioni, e su esse si può anche discutere, ma non cadete nel tranello di discutere sulle falsita. Le falsità vanno stroncate sul nascere, facendo fronte comune e rispedentole al mittente.
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