lunedì 10 marzo 2014

Discriminazione culinaria... [le riflessioni del Lunedì]

Domenica di fuga in classifica per la Juventus, che approfittando della sconfitta della Roma a Napoli va a +14 dalla seconda. A me però piace contarne 11, facendo finta che quella partita col Parma l'abbiano già vinta. Il momento è davvero ottimo, come il gol di Asamoah, qualcosa che si apprezza soltanto al rallenty, perché in pochi in tempo reale hanno notato a pieno il gesto tecnico, del dribbling e del siluro di destro, di un "sinistro" naturale. Ecco le cose che andrebbero mostrate alla moviola, anzi allo slow-motion come nel cinema.

Invece, come sempre capita quando vinciamo e avanziamo in classifica, il fegato spappolato del resto d'Italia non ci sta. Come un drogato in assenza di dose, guarda dappertutto, in ogni angolo di periferia, per procurarsi un po' di merda. Si rode internamente talmente tanto, per poter trovare discorsi filosofici che lo anestetizzino dal dolore che prova a vederci li da tre anni, che intanto pensa in silenzio: "Accidenti c'era un fuorigioco... che però non c'era... ma forse c'era... ma non è buono per usarlo. Anche perché pare ci sia ancora un rigorino per la Juve, che poi quello me lo chiamano rigore!? Se non l'avessero fischiato alla Fiorentina... si che si potrebbe usare, invece..." Invece come al solito (prendi Juve-Chievo, Milan-Juve e Juve-Fiorentina) bisogna aspettare gli avanzi del dopo partita per trovar sollievo: "Eureka, la Juventuse ha tiuttato! e io mo' m'obbongo ar tuitte della Juventuse! C'è faccio su 'na prima pagina dimani a matina.. aoh!". 

Così la "discriminazioni territoriale" diviene "discriminazione culinaria" e si estende agli sfotto. Mica ai -39 scritti sui pullman o i fogli di carta, altrettanto eloquenti, con cui i violacei tappezzano lo Stadium, o ai cori inneggianti Liverpool e note tragedie, no a noi interessa tenere vivo solo un fuoco. 
- "Buona la Fiorentina per pranzo, adesso l'aspettiamo per cena" 
- embe'? 
- Si, ma l'ha detto l'ha detto l'account Twitter ufficiale. 
- E "i quattro salti in padella" twittati all'andata da quello della Viola all'andata? E tutte le volte (compreso oggi) che certi articoli vengono scritti con la sciarpa della Roma al collo? Non sono essi forse usciti fuori dalla penna di chi (sempre gli stessi) dovrebbe, non dico esser imparziale, ma quanto meno rappresentare una testata giornalistica nazionale? Ogni giorno sul Corriere di Trigoria leggo cose che con la bandiera populista della moviola agitano forche in direzione degli arbitri, spesso (per non dire sempre) confondendoli con la società Juventus Football Club. Articoli seri e feroci, altro che sfotto' di Bistecche e Salti in Padella. Quelli si che creano "sentimento popolare". Persino la Gazzetta, che pure lo creò, non emana più tanta puzza come queste redazioni.

E continuano a meravigliarci come ipocriti de' borgata, e a fare trasmissioni invitando gente che impunemente va in giro a insinuare dubbi sull'imparzialità della FIGC, ma "sempre nel tentativo di sdrammatizzare il calcio". Si come no! Sdrammatizzare. Ma il calcio non è affatto drammatico. Siete voi che avete la faccia seria e corrucciata, di chi vede fantasmi dappertutto, di chi è incazzato nero perché stavolta s'era illuso e pian piano si sta disilludendo, ma intanto spera e non lo dice: "campionato chiuso, chiusissimo!", ripetuto a denti stretti da chi non ha più altro che la propria scaramanzia.

- Mica si parla del fatto che ancora una volta dovremo giocare dopo tre giorni. 
- Si ma, la Roma ha il campo impegnato dal Rugby
- E ce ne usciamo sempre con la scusa "delle nazionali", vabbè! Ecco invece di pensare a come fare per darci fastidio, pensate un po' a farvi uno stadio di proprietà. Iniziate a parlare di questo e comunque un po' di più di fatti vostri, se proprio non volete parlare di calcio giocato, visto la vostra difficoltà. Perché ammettiamolo (mi ci metto anche io) in Italia parlare di calcio giocato è difficile, non tutti ne hanno le competenze. Quel che sappiamo fare, è fare pronostici che facilmente si ribaltano e ci crediamo grandi esperti di futuro, ma alla fine giudichiamo sempre e solo dal risultato e poi neppure più da quello, visto che quest'anno stiamo davvero facendo un cammino storico e con la storia bisogna andarci piano, sennò può essere ricordata da tutti e non solo dagli juventini.

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