Un risultato che avremmo volentieri scambiato con quello di Domenica scorsa, visto che sarebbe stato sicuramente più giusto allora che stasera, nella quale invece i viola hanno avuto meno occasioni. Si vede che quella traversa sotto la sud emana una certa carica negativa, perché Domenica scorsa la colpiscono loro e vinciamo noi, mentre oggi la colpiamo noi e loro segnano al primo tiro in porta con il neo entrato Gomez. Chiaro che lo scambio ci avrebbe fatto comodo anche dal punto di vista del risultato, dato che adesso siamo in una brutta situazione apparecchiata per il ritorno.
Quando vai troppo presto in vantaggio la squadra avversaria può accusare il colpo, ma se poi non raddoppi spesso nel calcio il pareggio sembra una conseguenza naturale. Molte volte è un destino ineluttabile. Il risultato finale finisce per oscurare la serata straordinaria del marcatore Vidal e di un primo tempo quasi buonissimo di tutti (o quasi).
Il più grande rammarico è dunque quello di non riuscire più ad ottenere un più alto bottino di gol interno. Nelle ultime due partite di campionato in casa, non andiamo oltre l'1-0 e stasera succede la stessa cosa, solo che non lasciamo inviolata la porta. Su tutti Ogbonna quello che più ci fa "storcere la bocca" (per usare una terminologia coniata da Conte in merito al turn-over), ma anche l'impalpabile prova di Osvaldo, che viene servito poco e combina ancora di meno. Un Turn-over che peraltro sembrava più obbligato che scelto, dato l'indisponibilità di Tevez e Barzagli per infortuni e precauzioni varie. Persino Isla inizia (finalmente) bene e poi anche lui si perde, come Asamoah.
Forse siamo stati anche meno aggressivi sul possesso palla avversario e non riusciamo a capire che non possiamo gestire il vantaggio se non continuando ad attaccare
Così sembra quasi di rivivere la famosa semifinale di Coppa Italia dello scorso anno con la Lazio (almeno nel risultato), sensazioni che aleggiano nell'aria quando ancora una volta siamo costretti a giocare l'andata in casa. Chiaro che c'è ancora una partita da giocare, ma l'1-1 col ritorno in uno stadio come Firenze è un vantaggio, anche psicologico, che non dovevi proprio concedergli, non dovevano meritare di averlo, non loro!
L'esame del ritorno dobbiamo far si che diventi decisivo, soprattutto dal punto di vista mentale, visto che per una cosa o per un altra non riusciamo a riacquistare quella mentalità da eliminazione diretta che ci serve. Cerchiamo quindi di smaltire in fretta le delusione e proviamoci, per quanto io, in tutta onestà e a parere del tutto personale, la veda molta complicata. Sogno di essere smentito!
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