Così come era accaduto nelle due semifinali di Champions, ieri e ieri l'altro, leitmotiv della serata è stato il caro vecchio catenaccio. Si potrà dire che il loro era un catenaccio indotto dal rapido vantaggio, ma sta di fatto che alla fine la partita l'avevamo condotta noi, con loro a badare soltanto al contropiede.
Durante l'inno loro indossano la giacchetta noi restiamo in manichette e veniamo colpiti a freddo, sul primo calcio d'angolo, dopo appena due minuti. Come al solito soccombiamo da calcio d'angolo e nell'occasione Bonucci si fa spostare come un pollo da Garay, lasciandolo solo a colpire di testa indisturbato e segnare.
Poi il pallino del gioco è lasciato a noi per l'intera partita. Coi lusitani tutto difesa e contropiede, per sfruttare la velocità dei loro giocatori offensivi. Buffon non fa una parata per tutto il match, se si eccettua il suo intervento inutile sul primo gol.
Nella prima frazione si assiste alla solita irritante sagra del lancio lungo, con Bonucci che su 2 lanci ne sbaglia 3. Troppo timide le azioni d'attacco, con Vucinic sempre più spuntato e avulso dalle logiche di questa squadra. Come quando fa correre a vuoto Tevez, rimanendogli davanti senza rallentare e non uscendo dal fuorigioco, non permettendogli così di servigli un assist d'oro e costringendolo a inventarsi qualcosa di improbabile sull'esterno. O come quando ritarda il tiro o ancora come quando anticipa il portiere di testa su un lancio ma non è così cattivo come avrebbe dovutom per conquistarla. Insomma è lui l'uomo in meno stasera.
Quando invece lo tira fuori per Giovinco la partita cambia totalmente e anche le occasioni da gol nostre aumentano. E dire che persino Tevez si era sbloccato in Europa, dopo ben 5 anni, donandoci un pareggio che sarebbe stato preziosissimo in vista del ritorno. Stesso "sbaglio" di formazione fa forse Jesus, preferendo lo spento Cardozo a Lima. Quando infatti lo mette sul finale, ritrovano un immeritato vantaggio, con una piccolissima dormita ancora di Bonucci, ma con un col stupendo su cui Buffon nulla può. Subito dopo avrebbe potuti essere persino più amara la serata ma il 2-1 è già troppo.
E così perdiamo una partita che si era messa sul binario più giusto il pareggio. Senza considerare che ad essere presuntuosi poteva essere anche altro. Che non va lo capisci quando prima Marchisio e poi Chiellini si divorano due occasioni incredibili, da strapparsi i capelli, nei minuti finalissimi.
Il loro allora è un bottino pieno, ma mi sento in presunzione di dire che nulla è perduto. Stiamo parlando infatti di una semifinale di coppa e noi siamo la Juve. Il primo tempo è andato a loro ma il secondo dura altri 90' e adesso dovranno venire nella nostra tana. Con questa sconfitta infatti non abbiamo più alibi per il ritorno. Una sola parola dovrà quindi essere ammessa: Vittoria. Nulla è ancora perduto e nulla può esserlo una volta arrivati a questo punto. Come un esercito che sferra la sua offensiva finale dovremo sferrare il nostro colpo più forte e dire ai portoghesi: Questa è casa nostra e noi non molliamo un cazzo!
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