mercoledì 16 luglio 2014

C'è poco da stare Allegri

Ah, annamo bene!
Lino Banfi diceva: "Una parola è troppa e due sono poche", perchè ci sono dei casi nella vita in cui o ti abbandoni ad un commento che riassuma tutto o dovrai spenderti in una miriade di parole e considerazioni che cadano a pioggia. Questo è uno di quei momenti.

Antonio Conte abbandona la nave e lo fa nel bel mezzo dell'oceano, quindi è assodato che in quanto tempistica la sua scelta ha lasciato un po' desiderare. Visto che poi poteva farlo nel momento in cui (a Maggio) iniziò a dubitare del progetto: "ragazzi è stato bello ma non mi va di fare la spesa al discount Marotta e poi presentarmi alla cerimonia della Champions". Lo sgomento di tutti è tanto più grande perchè lo fà il giorno dopo la chiusura della campagna abbonamenti, in pieno stile troll.

Arrivederci e grazie, Conte non è più un nostro problema, ormai meglio che ce lo scordiamo presto sennò finisce che dimentichiamo ancora una volta che tifare la Juve non è tifare per suoi componeti (squadra, allenatore, dirigenti e persino tifosi). La Juve è come il corpo dei Marines, gli uomini passano ma la Juve resta. Per quanto catastrofico l'evento poteva essere preventivabile (tutto finisce) ma la soluzione adottata per arginare l'emergenza è forse peggio, visto che subito la società si è apprestata a puntualizzare: "Ricominciamo da 0". 

Come ricomincio da zero!? Forse volevi dire ricomincio da tre!? Sarebbe stato perfetto prendere in prestito la famosa frase di Troisi dopo i tre anni di trionfi. Invece pare si voglia fare, senza giri di parole, tabula rasa. Per farlo si sceglie un'acciuga. Colui che ai tempi non mancò di deliziarci col suo acetato sarcarmo. Ora si che può "chiedere a Marotta" il permesso e quando Marotta gli ordinerà di fare qualcosa dovrà solo digli di sì, visto che è per questo che è stato scelto.

Signori non prendiamoci in giro, il nuovo mister è uno Yes Man, uno di quelli che gli puoi smantellare la squadra senza che sbatta ciglio. Allora ecco che l'addio di Conte assume forse il suo significato. Quale progetto può avere una simile società? Non dico infatti che tu il prossimo anno dovevi vincere la Champions, ma quanto meno dovevi continuare a costruire in funzione di quello. Chi glielo dice adesso a Pirlo che è tornato il livornese? Chi li trattiene ora i perplessi? Nelle redazioni dei giornali e nei forum già si moltiplicano voci incotrollati di malumori. Malumori che i tifosi non hanno tardato ad esternare.

Marotta col suo solito Aplomb tira fuori l'acqua col cucchiaio dalla barca bucata, come se non lo stessimo osservando. Si presenta in conferenza stampa e non si fatica affatto a leggerli la verità tra le parole. Allegri finge di citare l'avvocato per ingraziarsi i tifosi, ma non è neppure lui tanto convinto, non quanto lo convinca la sua nuova busta paga. Insomma non siamo ancora partiti ma già si avverte profumo di mare nel grande porto (avete mai provato a sentire l'odore dei porti affollati?). L'hashtag #WelcomeMax ha già collezionato insulti in tutte le linge del mondo, l'onda fresca travolge gli antijuventini che vincono il loro ennessimo trofeo da mettere in bacheca, i canali giornalisci avversi indorano Allegri con le parole, ma sotto sotto sotto ridacchiano ed esultano.

E in tutto questo chi di più meriterebbe una contestazione è lì che se la ridachia contanto i profitti. John Elkan, che in pochi ricordano essere il vero taccagno della situazione e il vero responzabile di tutta la questione. Si dirà i soldi non ci sono, si dirà è cambiato l'allenatore, fatto sta che ancora una volta dovremo accontentarci di piatti freddi serviti come fossero prelibatezze. Quarte, quinte scelte presentate come prime. Speriamo che non siano i tempi più neri dopo Del Neri.

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