I Ragazzi di tutta Italia lunedì sono tornati sui banchi di scuola, la Juventus l'ha fatto con un giorno di ritardo. Entrambi pigri e impacciati si sono avviati verso la nuova stagione con timidezza e un briciolo di timore per il futuro, anche se sanno che il primo giorno non è afaftto impegnativo, oltre al fatto di doversi alzare presto al mattino. I ragazzi di Allegri (abituiamoci a chiamarli così) partono insicuri contro un avversario non solo alla loro portata ma di più, come quando la ruggine di un estate decerebrata lascia lo studente scevro da teorie e pratiche scolastiche.
Il Malmoe non è un fulmine di guerra, ma forse capisce subito che tutti quei passaggi sbagliati sono sintomo di paura di vincere, paura di dimostrare quanto quest'anno voglia essere finalmente diverso dagli altri. Ma tutto quello che può fare (con i propri mezzi tecnici) e opporci resistenza. E per un tempo lo fa anche bene, mettendo densità in difesa e contrastandoci a livello di pressing.
Poi Apache suona la carica e il Generale Rosenberg è costretto a soccombere. Meno male che i gufi lo davano per infortunato e bollito. Segna un gol in Champions dopo cinque anni e forse sarà stato il fatto di aver ritrovato Evra, suo amico dell'epoca, a farlo sbloccare o forse solo il fatto che prima o poi la classe trasborda e prende strade naturali. Anche perché, non è che ieri Evra abbia offerto niente di speciale tranne la propria volonta. E' sulle fasce infatti che sono emersi i crucci maggiori (sempre in relazione all'inferiorità dell'avversario). Lichtsteiner ad esempio pecca spesso di altruismo, allorquando dovrebbe capire che certe palle deve infilarle e non gettarle nella mischia.
Morata ancora una volta ben dosato entra sulla fine e non si fa dispiacere, sostituno un buon Llorente che a segno ce anche andato, ma che per una questione di centimetri (in più o in meno) ha dovuto strozzare quel suo urlo e ricacciare in gola quello del pubblico. Pogba il polpo, ho hanche visto un po' fuori dall'acqua, contenuto e contrastato, il più delle volte fallosamente, dagli svedesi.
Morata ancora una volta ben dosato entra sulla fine e non si fa dispiacere, sostituno un buon Llorente che a segno ce anche andato, ma che per una questione di centimetri (in più o in meno) ha dovuto strozzare quel suo urlo e ricacciare in gola quello del pubblico. Pogba il polpo, ho hanche visto un po' fuori dall'acqua, contenuto e contrastato, il più delle volte fallosamente, dagli svedesi.
Ad ogni modo la prima è andata bene e tutto sommato la volonta e (alla lunga) il buon gioco c'è stato. Il secondo tempo in parte ha riscattato il primo (a tratti noioso e inguardabile). L'assenza di Pirlo ci dona persino un bel gol su punizione di Carlitos, che una volta sbloccatosi è parso subito non volersi fermare. Noi ce l'auguriamo, anche perché fu lui che tra tutti lo scorso anno ci "mancò". Sarebbe andata di sicuro diversamente se avessimo potuto contare anche sui suoi gol. Quest'anno speriamo di poterci contare un po' di più, assieme all'auspicio che finalmente ci si metta di impegno affinché il giorno dell'Interrogazione col Professor Uefa non sia vissuto come l'esame di maturità, ma che diventi solo un'interrogazione, anche a costo (se dovesse servire) di dover imporre nell'Iphone di ogni calciatore la musichetta della Champions impostata come suoneria.
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