Nel giorno in cui i Green day si svegliano (wake me up when September ends) la Juventus sceglie di lanciare la terza maglia, quella verde. Quasi volesse svegliarsi anche lei dalla Champions poco fortunata dello scorso anno. Certo che se il buongiorno allora si vede dal mattino...
C'eravamo lasciati con l'Europa che elogiava l'Atletico Madrid, la squadra brillante che perdeva una finale di Champions al 90', più simpatica dei "simpaticissimi" del Napoli (una a caso), con le italiane che avrebbero dovuto prenderla ad esempio abbandonando quel noioso catenaccio. Che vi devo dire, stasera si vede che mi si deve essere capovolta la TV, perchè io ho visto tutto il contrario. Ho visto una Juventus con più del 60% di possesso palla, che forse avrà tirato anche poco in porta, ma se "i brillantissimi" ti si parano tutti in porta che puoi fare? Non è che poi meritassimo la vittoria, ma addirittura la sconfitta... se queste poveri arricchiti del calcio avessero più onestà intellettuale l'avrebbero ammesso, anche se a denti stretti. Le inquadrature sugli spalti prima del vantaggio erano eloquenti e anche gli sbuffi dopo lo stesso.
Un po' quello che era successo lo scorso anno contro il Real, fortuna e arbitraggio piuttosto condiscendende con quelli di casa (stasera, tra le altre, 2 ammonizioni inventate per noi e meno della metà di quelle che avrebbero meritato per loro) hanno gettato a terra per inerzia la Juventus. Loro su questo punto di vista sono stati maestri e stasera l'avevano apparecchiata bene sul piano dell'agonismo e della rissa. Nel paese delle corride il pubblico per tutto il tempo ha spinto psicologicamente l'arbitro a sbagliare, reclamando falli di mano totalmente inesistenti.
Li davanti poi ci abbiamo messo del nostro, mostrando di non essere eccessivamente cattivi e implacabili e così loro segnano quel gol che dovevamo segnare noi e arriva la prima serata amara dell'anno. Il calcio però è questo, non è la boxe, non sempre si vince con merito e a volte si perde anche senza demeritare. Ma quello che da fastidio invece è la scarsa obbiettività di una stampa italiana e il suo alone latente di antijuventinità (vedi trasmissioni post-partita).
Ma porca miseria, che partita avete visto!? Una squadra che fa la partita fuori casa, col 67% di possesso palla, ha giocato male!? Ma allora lo vedete che per voi conta solo la vittoria e forse le partite neppure ve le vedete se non al televideo!? Qui stiamo parlando della finalista di Champions, mica dell'Atalanta o del Chievo! Ma #chevvelodicoafare! Proprio per questo continuero ha non tifare le italiane.
Nessun commento:
Posta un commento