Giappone 2009 |
Per quelli della mia generazione, cresciuti a pane (Nutella) e cartoni animati giapponesi, Yattaman rappresenta uno dei must, se non la summa, di quell'universo parallelo che agli occhi di un bimbo era (come se fosse davvero così) il vero volto del Giappone. La nazione nipponica è sempre stata (per noi italiani sugli 'enta) la vera sede di Cartoonia, più di quanto non lo fosse quella statunitense di Roger Rabbit. Yattaman è il cartone che meglio sintetizza tutte le maggiori componenti degli Anime giapponesi. Un'insalata di escatologie mitologiche orientali farcite di tecnologia robotica, autoironia, eroismo orientale e erotismo latente. E chissa quanti hanno ambito un posto da netturbino, solo per poterli emulare.
Ganchan e Janet (Yatta 1 e Yatta 2), un duo di eroi belli biondi e sempre vincenti, opposti ad un trio sgangherato di ladri e truffatori (Drombo), che non incutono affatto terrore, anzi riscuotono più di una simpatia. Io personalmente parteggiavo per questi ultimi, tifando (inutilmente) contro gli "Yatta" come contro la "NewTeam" (ma questa è un'altra storia). Alzi la mano a chi non stavano sui nervi gli Yatta, coi loro loro sorrisini ingenui, i loro balletti deficienti e quelle smorfie bambinesche. E così che si presentano anche nel film, ma con più autoironia del cartone.
Il trio Drombo è, invece, sicuramente più vero e fantozziano. Capitanato dalla Femme fatale Miss Dronio, sexy e tentatrice. Dietro il cui "costumino" nero sbava il povero Boyakki (e molti di noi già più grandi), come un servo della gleba (Storie Tese docet) bruttino e anoressico. Accompagnati da Tonzula il tontolone, grasso ma forzuto - legato all'antica idea orientale di forza, associata alla "panza" (vedi sumo) - i nostri antagonisti predono ordini da un teschio parlante senza volto (sadico e punitivo) che si fa chiamare Dottor Dokrobei, alla ricerca delle parti sparpagliate per il mondo della Dokrostone.
Dokuro=Teschio. "Un teschio che cerca un teschio", come ironizza lo stesso film. Un film che ne è, allo stesso tempo, celebrazione e parodia. Che si fa beffe di certi stereotipi caratteristici del mondo Anime, con ironia e irriverenza. "Siete un trio di merda", dice il dottor Dokrobei ai tre, che ogni volta si fanno far fessi dagli Yatta... e poi giù, la sadica punizione. Una celebrazione che rimane piuttosto fedele all'originale e una parodia che ne accentua i tratti più marcati, che solo chi conosce il cartone apprezzerà appieno. Con l'edizione originale in cui è presente il cameo dei doppiatori e una italiana con pezzi aggiunti (ma approvati) che, ad esempio, citano film come Rocky. Una pellicola sì demenziale, ma in perfetto stile con l'originale, già di per se era demenziale. Piena di rimandi e citazioni. Spassosa e mini-cult.
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