Serata di puro godimento. In terra straniera e stranieri in patria. Con mezza Italia che (come al solito) ti tifa contro. Mezza Italia che da domani non potrà far altro che sminuire il Borussia in tutti i modi: "Avete vinto contro una squadretta" - Meno male che gli squadroni invece, quest'anno li avete incontrati voi - e chi più ne ha più ne metta.
Che si fottano! In fondo anche se avessimo vinto con qualsiasi altra
squadra la scusa ci sarebbe stata, immancabile. Come tutte le scuse
inventate in campionato in questi quattro anni. E noi ridiamo sul loro
lutto. Sul lutto di chi, per gioire, ogni anno deve tifare una squadra che non è la propria. Perchè la propria la deve fischiare. Gli stessi che dal sorteggio a stamattina dicevano che ci avrebbero triturato. "Perchè non abbiamo mentalità europea", "perchè all'andata quel gol avrebbe pesato". "Perchè mancava Pirlo e loro han un pubblico fantastico"... Ma parliamo tra di noi che è meglio.
Una serata storica, che si colloca assieme alle altre serate storiche di Dortmund. Dai gol di Baggio, a quelli di Del Piero, fino a Tevez. Tutte accomunate da un numero che spesso è anche un voto: 10. Passando per la semifinale Gemania-Italia, i tedeschi in questo palcoscenico prendono "zeppole" e sconfitte (usando un termine che apra ufficialmente la festa del Papà). Corsi e ricorsi storici che rimangono. Come la dedica che faccio alla Bild: "son arrivati i picchiatori e le hai buscate di nuovo... sportivamente però!
Lo scivolone di Chiellini a Torino ci han messo un po' di paura in più. L'attesa e i gufaggi degli altri ci han caricato, di una tensione che di sicuro era più grossa di quella normale, per un semplice ottavo di Champions. Pronti via ed è già gol. Tevez, e la tensione si placa. Le lacrime di Pogba restano la sofferenza più poetica, quella di chi non è potuto esserci 90 minuti su quel campo. Uscito lui siamo persino rimasti troppo dietro, non riuscendo a ripartire. Ma la difesa ha retto. Un reparto che stasera va elogiato in maniera simile a quanto si sta già facendo per Tevez e Morata, la coppia delle meraviglie. Una prestazione che ricorda quella della difesa dell'Italia nel 2006.
Gestione, ripartenze e nessun rischio. Una vittoria limpida e cristallina, e il Borussia si inchina. Adesso entriamo nei quarti in punta di piedi, da sfavorita tra le favorite. Spereremo in un buon sorteggio ma prenderemo ciò che viene. Convinti che comunque vada noi ci saremo, a tifare ancora per i nostri colori. Mentre gli altri correranno a comprare un'altra sciarpetta.
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