mercoledì 29 aprile 2015

AVENGERS: Age Of Ultron - Joss Whedon

USA 2015
Torna al cinema la Marvel Champions League. Sconfitti i nemici provenienti dall'universo extragalattico, stavolta i nostri supereroi dovranno fronteggiare le minacce provenienti dall'universo del proprio inconscio.

Squadra che vince non si cambia. Troviamo riconvocati tutti gli Avengers titolari con qualche nuovo innesto sulle fascie: I fratelli Maximoff. Lui, Pietro, veloce di piede, e lei, Wanda, abile con la mente "altrui" tra mani. E stavolta spazio anche a un po' di gossip amoroso.

Una volta smatellato lo S.H.I.E.L.D. Tony "Iron Man" Stark, decide di riprendere il progetto ULTRON. Un'intelligenza artificiale creata per mantenere la pace su tutta la terra. Ne esce, però, fuori una sorta di K.A.R.R. di Supercar. Un programma per cui il fine giustifica i mezzi, sempre, anche a discapito di chi l'ha creato. Uno di quelli che se gli chiedi di eliminare la povertà ammazza tutti i poveri, per intenderci. Gli hai detto che vuoi la pace, non gli uomini in pace. Che vuoi dal programma? Come programmatore stai facendo un errore da principiante caro Tony. Per eliminare la squadra avversaria, Ultron si è già fatto due nuovi compagni di giochi: i fratelli Maximoff, tra cui Wanda può vantare (Ahaha Wanda può vantare... vabbè) il potere di manipolare le menti, scavando così a fondo nella mente degli Avengers da portare a galla le loro paure e i loro timori. Chi è dunque il nemico più arduo da tenere a bada, Ultron o i propri demoni?

Come si può evincere dalla premessa, questo Age of Ultron è più "filosofico" rispetto al capitolo precedente. Il nemico non viene dal di fuori ma dal di dentro, e mina la fiducia e l'amicizia che c'è nella squadra; "spacca lo spogliatoio". L'idea è dunque più nobile, della precedente, anche se il suo sviluppo forse non è all'altezza del proposito iniziale. Il perchè è comunque ampiamente comprensibile. Si tratta pur sempre di Avengers e deve mantenere intatto il proprio stile. Lo stile del Disaster movie, con qualche concessione emotiva, per tenere unita la trama ed appassionare lo spettatore, e qualche battuta, per spezzare l'apocalittica serietà del tutto.

Il pericolo di Avengers è, infatti, rischiare di avere grandi individualità e poco gioco di squadra; un po' come il PSG. Ecco che si è deciso di tessere la storia d'amore tra la rossa e il verde. Lei Natasha Romanoff, lui Bruce Banner, una coppia dalla combinazione potenzialmente "esplosiva" che però si mantiene piuttosto sul platonico. Anche Occhio Di Falco è qui per presentarci il suo lato tenero, costituito da una moglie incinta, un paio di marmocchietti e una casetta di campagna. Anche supereroi esigono il diritto di avere una vita privata. Avremo l'opportunità il vedere la voce di Jarvis (Paul Bettany) farsi uomo per incarnare il nuovo personaggio Visione. Il resto è sì azione e spettacolo visivo, ma anche distruzione allo stato puro. Con la popolazione della terra simile ad una una colonia di formiche, che si trova al centro di una lotta tra elefanti. 

In una puntata di Supercar, Michael Knight si poneva il celebre paradosso dell'onnipotenza: "Cosa succederebbe se una massa indistruttibile si scontrasse contro una massa inamovibile?". Di questo passo avremo prima o poi una risposta nel cinema, visto che i supercattivi sono sempre più forti, ma anche i supereroi non scherzano, e che sono già stati finanziati altri due capitoli (parte 1 e parte 2) di una saga che, tra lavori di gruppo e quelli da solista, è sempre più una telenovela cinematografica che non vede la fine.

Voto 7,5


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