Lunedì 14, dalle urne del sorteggio, sapremo quando "inutile" sarà stata questa qualificazione. Nell'ultima maledetta trasferta la Juve colleziona la prima sconfitta del girone, perde il primo posto e (a formulazione di tutte le più antiche leggi-non-scritte del calcio) tutto ad opera di un unico gol dell'ex. Questo è il calcio. In una sera lasciamo il primo posto ad una squadra che avevamo battuto all'andata e al ritorno. Una cosa non da poco, considerata la rosa dei mostri che possono capitarci. Quasi tutti da evitare. Alcuni persino da missione impossibile, come un certo Barcellona.
Stasera avete finalmente capito perché Morata, in questo periodo, si mangia la panchina. Speriamo che almeno adesso taciate e la smettiate di parlare a vanvera, accodandovi ai giornalisti furboni e chiacchieroni. Loro lo fanno per vendere, mentre voi lo fate per far capire che capite qualcosa che in realtà non avete capito. Si fotta il gioco di parole! Se un allenatore (l'unica persona che ha la responsabilità oltre che la capacità di farlo) tiene un giocatore in panchina un motivo ci sarà. E c'è voluta una brutta sconfitta per farvelo capire (forse). Questo Morata non merita la titolarità. Non se non si da una svegliata. Non solo perde la sua occasione di far ricredere il Mister, ma affossa anche tutta la squadra. Quei due gol già fatti e poi divorati gridano ancora nelle bocche di tutti gli juventini di buona volontà. Per gli altri, che se ne sbattono più di avere ragione che della propria squadra, non so.
Dice, ma... la colpa è tutta di Morata? Certo che no. E' stata una partita fortemente condizionata dal campo di Manchester. Quasi che entrambe le partite si giocassero lì. Il Borussia MG ci chiede un favore a mezzo social, ma intanto non è capace neppure di mantenere il suo. Eravamo tanto impegnati a fare calcoli e a pensare a quello che accadeva lì, che abbiam badato solo a gestire una partita che non andava gestita. Non così almeno. Non essendo capaci di pensare a noi stessi, mettendo noi le cose al sicuro, veniamo inevitabilmente illusi e abbandonati dagli altri. Nel calcio, molte volte, se non ti aiuti gli eventi ti calpestano. Sono bastati pochissimi minuti al City per confezionare la rimonta. Juve e BMG gettano alle ortiche i loro rispettivi obiettivi, proprio la sera in cui erano state più vicine ad ottenerli. Ci fermiamo alla beffa di quella traversa di Dybala (che almeno ci prova). Un legno che la dice tutta su destino di questa patita e sull'altra.
Potevamo stabilizzarci una volta per tutte, ed invece ancora una volta dobbiamo gettare i dadi. Nel giro di due giorni, tra la Fiorentina di Domenica e i sorteggi di Lunedì, rimettiamo in discussione un'intera stagione. Chiunque dovessimo beccare, molto è in mano alla sorte ma molto è in mano a noi. Come spesso quest'anno è accaduto, sta a noi dimostrarci maturi. Sta a noi dimostrare di essere finalmente cresciuti. Ma, anche, un pizzico di buona sorte è di sicuro necessaria.
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