venerdì 25 marzo 2016

American Horror Story: Hotel - Stagione 5 [Serie TV 2015]

Dopo due prime (ottime) stagioni, American Horror Story all'improvviso si incartò su se stesso. Il progetto nacque come una rivisitazione, in versione televisiva, dei clichè classici dell'horror, con trame interessanti e soprattutto misteri (il misterioso killer in Murder House, o il doppio filo che legava i due filoni temporali di Asylum) e chiavi di lettura (il ruolo dei vecchi manicomi, l'orrore nazista) sempre interessanti e particolari. Tutto questo naturalmente si abbinava ad una buona dose di trash, di trovate ad effetto e di scene d'impatto destinate a far discutere.

E poi? Niente, dalla terza stagione Murphy decise che tutto quello creato in precedenza sul filone narrativo doveva restare sullo sfondo per lasciare spazio al contorno, alla confezione. Il contenuto? non pervenuto. Ecco quindi che l'horror piano piano svaniva e lasciava spazio allo splatter (uno "modaiolo" noioso e privo di interesse. La terza stagione avrebbe potuto chiamarsi American Teen Story senza che ne abbia risentito, tanto era lontana dallo spirito iniziale e invece molto più vicina a certi gusti di un certo tipo di pubblico ed età (le streghette di Coven e le loro cotte giovanili). La trama ormai era solo un pretesto, di fatto era inesistente (streghe che combattevano altre streghe tra alleanze e tradimenti telefonati e insistenti). In poche parole un vero e proprio disastro.
Che dire di Freakshow? Nulla, anche la stagione successiva infatti riprese lo stesso andazzo: trama insulsa, situazioni stupide, personaggi che cambiavano ad ogni alito di vento e si sovrapponevano, in un continuo virare su situazioni discutibili e troppo forzatamente eccessive. Il titolo più adatto insomma sarebbe stato American Weird Story: un passo in avanti rispetto alla stagione precedente ma i soliti problemi (forse) ormai cronici finivano per farla restare su un livello di sufficienza generale mai abbandonato.

La quinta stagione era chiamata alla "prova del nove" e da un certo punto di vista riprende incredibilmente certi stilemi classici dell'horror (le citazioni a Shining fin troppo marcate) e della serie stessa: sembra quasi un omaggio alla prima (riuscita) stagione: alla casa si sostituisce il motel, alla famiglia tradizionale si sostituisce quella allargata degli inquilini, il luogo sicuro minacciato da un pericolo esterno incombente, un misterioso serial killer che funge da "mistero stagionale". Il problema però è che lo fa ripescando lo forma delle due precedenti "incarnazioni", se non portato a conseguenze ancora più estreme: importanza eccessiva alla fotografia, al montaggio, alla scena "impattante", scarsa attenzione per i dettagli e per una narrazione coerente.

Non aiuta la sostituzione di un'attrice come Jessica Lange (costretta a fare sempre lo stesso ruolo in passato, è vero, ma un'attrice comunque navigata) con una cantante: Lady Gaga. E allora per accontentare i fan ecco che buona parte della stagione si trasforma in "Lady Gaga contro tutti" o "Lady Gaga con tutti", a seconda delle situazioni. Tutti la vogliono, tutti la cercano, per ucciderla però allo stesso tempo la amano, la odiano, la amano e la odiano ecc. ecc.

A volte su 50 minuti di puntata ci dobbiamo beccare almeno i primi 15 nei quali Lady Gaga cammina, ammicca, fa le faccine, minaccia, si accoppia, il tutto con sottofondo perenne di musica anni 80' e montaggio da videoclip. Tutto insomma fatto solo per aggradare i fan e pochi altri. Che va bene l'artista, va bene il fascino dei costumi e tutto il resto, però non è che Lady Gaga sia tutta sta bellezza da meritarsi l'attenzione di tutto e tutti sempre costante e perenne. A maggior ragione non merita tutto questo spazio visto che lei stessa, pur fungendo da catalizzatore di tutto, non viene manco "approfondita" (il figlio? Cos'è? Che fine fa?).

Siamo di fonte insomma ad una specie di "American videoclip story"? Ni. Il resto della "trama" per fortuna risulta decisamente più interessante: sebbene la rivelazione sul killer dei dieci comandamenti sia scontatissima e priva di mordente (ormai i misteri della serie sono davvero prevedibili), il contorno risulta abbastanza ben costruito: l'hotel come luogo di rifugio dei più grandi serial killer e custode di assassini e torture. Alcuni personaggi risultano ben ideati e in generale quello che avviene al di fuori del filone "twilight" ha un suo perchè.
Paradossalmente il personaggio più riuscito risulta proprio quello che inizialmente sembra il più inutile e di contorno: Liz. Da soprammobile comincia a prendere sempre più spazio, forse anche perchè è uno dei pochi (se non l'unico) personaggi coerenti e con una sua storia e un suo "percorso" (bella la puntata monotematica dedicata alla sua evoluzione). Non che sia tutto questo granchè in fin dei conti la sua storia, però sarà che ci troviamo di fonte ad un'interpretazione di Denis O'Hare convincente, funziona.

Siamo insomma perennemente in bilico tra un Twilight più spinto e un horror classico che rimanda a quello delle prime stagioni. Quando il primo filone tende verso il secondo sembra di trovarci in un qualcosa di finalmente riuscito e interessante (le solite puntate ambientate nel passato, anche quando hanno per protagonista Lady Gaga, sembrano appartenere a qualcosa di diverso), quando accade il contrario invece ci troviamo di fronte ad un guazzabuglio di amori e tradimenti senza capo ne coda, con rimpasti a volte riusciti a volte molto meno.

C'è anche spazio per il cameo di protagonisti appartenenti alla scorsa stagione, uno abbastanza inutile così come la serie alla quale fa riferimento, l'altro un simpatico omaggio alla prima serie e alla tematica di Halloween. Sotto questo punto di vista l'ultima puntata è a suo modo sia inutile che particolare (la scena che ha per oggetto i social network è sia kitsch che ironica al punto giusto), laddove la penultima chiudeva (quasi) tutte le sottotrame lasciate in sospeso e risultava il vero finale.

Insomma in definitiva un altro piccolo passo in avanti ma che non è ancora abbastanza per far tornare AHS ai vecchi fasti: lo stile c'è, i costumi anche, le scenografie pure, ma a livello di trama abbiamo un apprezzabile tentativo che però si scontra spesso con il solito buttare tutto in vacca per accontentare un certo tipo di pubblico. Se non altro stavolta ci sono delle sottotrame interessanti e alcune singole puntate risultano decisamente riuscite. Speriamo che la prossima volta avvenga il passo vero e decisivo.

PRO

- Migliore delle due stagioni passate
- Alcune sottotrame interessanti
- A volte lo stile riesce a compensare la mancanza di sostanza

CONTRO

- Non al livello delle prime 2 stagioni
- Ancora troppo "contorno" e poca sostanza
- Troppo "videoclipparo" e fatto per i fan di Lady Gaga

Voto 7--

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