venerdì 18 maggio 2018

Sneaky Pete - prima stagione [Serie Tv 2015-17]

Non si può certo dire che Bryan Cranston, dopo la chiusura di Breaking Bad, sia rimasto con le mani in mano, anzi negli ultimi anni si è imbarcato in una miriade di progetti: sia come attore nei ruoli più disparati (Trumbo, Proprio lui?), che come doppiatore (L'isola dei cani), che come produttore (Philip K. Dick's Electric Dreams). Non si è fatto mancare nulla insomma. Ci mancava solo che si mettesse a fare pure il regista o lo sceneggiatore e il quadro era completo. No, a dire la verità ha fatto pure quello e tutto in una sola serie tv: Sneaky Pete. Quest'ultima infatti non solo è stata creata dallo stesso Cranston (assieme a David Shore) ma egli ne è anche lo sceneggiatore, il regista (per un episodio) e ci recita pure. Ha fatto un po' tutto lui insomma. Uscita nell'arco di un paio di anni (dal pilota, del 2015, alle seguenti 9 puntate rilasciate nel 2017) sul servizio streaming di Amazon Video, Sneaky Pete è forse quanto di più vicino ci possa essere per Cranston alla serie ideata a suo tempo da Vince Gilligan: così come per Walter White, la serie è basata infatti su un criminale (Pete Murphy) costretto a barcamenarsi continuamente tra vicende criminose e vita quotidiana in una famiglia inconsapevole, solo che qui non ci troviamo davanti ad uno spacciatore ma ad un truffatore: talmente truffatore che pure la famiglia non è la sua vera famiglia e pure l'attore protagonista non è Bryan Cranston ma Giovanni Ribisi


Non me somiglia pe' niente
Marius Josipovic (Giovanni Ribisi) è un truffatore incallito che, per sfuggire alle grinfie di un gangster (Byan Cranston), si fa arrestare fingendo una rapina in banca. In carcere conoscerà un altro ciminale piuttosto logorroico, Pete Murphy, che ama parlare continuamente della sua famiglia e di quando era un ragazzino. Arrivato il giorno della sua scarcerazione per evitare di ripiombare nelle grinfie del gangster deciderà di spacciarsi per Pete e di ritornare dalla sua famiglia (nonni, cugini e nipoti) che quest'ultimo non vede da 20 anni, per trovare un modo per salvarsi la pellaccia e quella di suo fratello. La famiglia di Pete, apparentemente normale, è però una di quelle classiche famiglie disfunzionali dove tutto finisce per diventare un equivoco e gli scheletri nell'armadio non si contano. Aggiungiamoci che i nonnini (Peter Gerety e Margo Martindale) non sono esattamente degli ingenui vecchietti (gestiscono una società di riscossione cauzioni), che il cugino lavora nella polizia, che la cugina è sposata con un avvocato e che il fratello di Marius diventa ostaggio del gangster che gli da la caccia e avremo un telefilm pieno di situazioni esplosive.
Un po' commedia degli equivoci insomma e un po' dramma che non lesina momenti più violenti, tra un inganno e l'altro alla fine tutti finiranno per rimanere invischiati in un qualcosa di più grande di loro anche se armati di buone intenzioni. Si, se pensate a certe atmosfere alla Coen siete sulla strada giusta.
 
Ciao nonno, sono io, Mari...Maricordo di questo posto, sono Pete

Come genere insomma siamo a metà tra il già citato Breaking Bad e prodotti alla Ocean's Eleven o Confidence, che hanno come tematica le truffe e i piani che prevedono sempre qualche sorta di plot twist inatteso (e pure parecchi deus ex machina, ma d'altronde sono parte integrante del genere).

Il boss ricchissimo e cattivissimo che deve essere truffato come obiettivo finale? Ce l'abbiamo
Il criminale che taglia un dito ad un parente del protagonista per mettergli pressione? Ce l'abbiamo
La classica partita a poker col pollo? Ce l'abbiamo
Il finale a sorpresa che ribalta il senso della truffa? Ce l'abbiamo
L'omicidio "per sbaglio" da coprire? Ce l'abbiamo
...

Poco originale, certo, ma di sicuro effetto: come un bel trucco il misto tra situazioni drammatiche ed altre quasi divertenti è sempre una garanzia, e grazie anche alla bravura di un cast eccellente riesce sempre a far restare lo spettatore sul filo della tensione. A questo contribuisce anche l'ottima interpretazione di Giovanni Ribisi nella parte del protagonista che, va bene non sarà Bryan Cranston, ma conferma ancora una volta di essere sempre stato piuttosto sottovalutato nell'ambiente. Il suo Pete Murphy è un criminalucolo, bravissimo sicuramente nel suo "mestiere" ma che non aspira di certo (come Walter White) a diventare il capo di un impero criminale. Si accontenta invece di barcamenarsi nell'imbroglio e nello spennamento di qualche pollo, di salvare la pellaccia (o quella di suo fratello), di ideare metodi sempre nuovi per farla franca. Un personaggio quindi che non dovrebbe spiccare per carisma ma che riesce invece a suscitare empatia nello spettatore, grazie anche ad una morale personale che non ne fa un personaggio negativo a tutto tondo ma che anzi (visto anche l'ambiente nel quale sguazzerà) risulterà forse uno dei più risoluti della serie.
Il resto del cast (i già citati Cranston, Gerety e Margo Martindale su tutti) lo asseconda e forniscono uno spaccato di sicuro interesse, tutto è finalizzato all'azione e alla tensione, senza un attimo di tregua, anche nelle vicende apparentemente meno interessanti.

I villain nelle serie tv devono sempre far vedere che mangiano, mi sono dovuto adeguare

 Peccato che alla fine la serie si affidi ad un abusato cliffhanger nella puntata finale, che rompe un po' la "perfezione" di quanto era stato costruito fino ai minuti conclusivi, ma la prima stagione di Sneaky Pete resta godibile, entusiasmante e adatta da guardare anche a "cervello spento" quando si ha voglia di vedere qualcosa di immediato (ma non banale). Dura pure solo 10 puntate (una specie di film spalmato in più tranche). Una sorpresa insomma, come una truffa ben architettata che svela la sua genialità solo quando riusciamo a guardare per intero il quadro completo.


PRO

- Divertente e appassionante, non annoia mai
- Un cast di ottimo livello
- Le truffe ordite da "Pete"

CONTRO

- Poco originale nello sviluppo della trama
- Qualche clichè di troppo
- Cliffhanger finale forse un po' forzato.

Voto 8+

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