lunedì 19 ottobre 2020

Perry Mason - serie TV (2020)


"Me lo ricordavo diverso". Questa é probabilmente la prima frase che vi sarà venuta in mente dopo aver visto la prima puntata di Parry Mason. Eh si, perché siamo un po' tutti cresciuti con l'immagine dell'avvocato interpretato dall'implacabile Raymond Burr. Pur se non avete seguito quel telefilm avete però sicuramente ben in mente le caratteristiche dello stesso: arguto, perspicace, con una morale molto rigida (accetta solo clienti innocenti) e capace di arrivare sempre e comunque alla soluzione del caso, assistito dalla fida segretaria (Della Street) e dall'investigatore privato Paul Drake. 

Una specie insomma di variante ai classici Colombi, Signore in Giallo o Ispettori Derrick televisivi. L'esatto opposto della situazione prospettataci da questo remake: Perry é un investigatore privato disilluso, collerico, ubriacone, che non ha nemmeno grosse ambizioni. Un uomo qualunque che si muove in una Los Angeles degli anni trenta oscura e contraddittoria, con la sigaretta perennemente in bocca, il cappello in testa e la bottiglia di whiskey in mano. Un'atmosfera spiccatamente noir con un protagonista profondamente diverso da quello a noi noto, che si comporta diversamente e fa pure un altro mestiere. Sicuro si tratti dello stesso Perry Mason? Si, é lui, ma ci arriveremo solo col tempo.

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" Quindi avrebbero rapito suo figlio mentre lei era in casa e non si é accorta di nulla? Chiediamo l'infermità mentale?" 


In buona sostanza questo Perry Mason (qui incarnato dall'ottimo Matthew Rhys, già visto in The Americans) può essere considerato infatti come una specie di "origin story", una di quelle che di solito vediamo per i supereroi: assistiamo alla nascita insomma del personaggio, agli eventi che lo hanno reso ciò che é.
Perry, Della e Paul ci sono già, ma fanno tutt'altro, si comportano in maniera differente e sono caratterizzati anche in maniera diversa, piú aderente agli standard odierni (anche se dovremmo esser e negli anni 30'). La morte di un bambino (dapprima rapito per ottenere un riscatto e poi ucciso) e l'arresto di sua madre, accusata di complicità e poi pure di omicidio, sarà la causa scatenante, la scintilla che porterà i 3 a prendere una strada diversa, una strada che li unirà.

Se Perry dapprima si dibatte tra gli scandalucci dei ricchi, ricattandoli per soldi con qualche foto compromettemte, senza grosse aspirazioni idealistiche o interesse per gli altri, ma comincerà piano piano a essere sempre piú ossessionato dall'omicidio di cui sopra, tanto da mettere a repentaglio la sua stessa vita. La morte del bambino é una scintilla che lo smuoverà dal suo torpore, portandolo a rischiare in prima persona fino a farsi egli stesso incarnazione della legge, diventando in seguito perfino avvocato.
Pure Della e Paul sono due personaggi che subiscono un'evoluzione: entrambi costretti a mentire, a non mostrarsi come vorrebbero, a non poter aspirare a nulla di meglio (il primo poliziotto di colore, la seconda segretaria con gusti sessuali ancora non accettati), troveranno nella storia del bambino ucciso brutalmente un motivo per dare un taglio a tutto e in Perry un'inasoettata ancora di salvezza.


"No so fare l'avvocato, non so nemmeno cosa dire in aula" 
"Non importa, basta che dici sempre
Obiezione Vostro Onore e il gioco è fatto" 


Questo remake insomma é solo apparentemente diversissimo da quel telefilm che ben conosciamo, lo é però probabilmente solo in apparenza. Perché, al di là della origin story di cui sopra, delle atmosfere cupe e un approccio piú crudo alle vicende, presenta un caso ed una sua evoluzione in linea con quelli che erano i canoni del genere e di quella serie TV. Un omicidio, un innocente sospettato e che rischia la pena di morte, un suo conoscente che si rivolge a Mason, indagini dell'ispettore Drake, confronto finale in aula, vittoria...
In buona sostanza anche qui c'é tutto questo, piú o meno (qui é tutto piú sfumato e meno semplicistico), solo che quello che accadeva in una classica puntata accade invece nell'arco delle 8 puntate della prima serie.
A ben vedere infatti il caso di questa prima stagione é fin troppo classico, regala pochi guizzi, é godibile insomma ma non sorprendente, in linea appunto con quelli del telefilm dell'epoca. Per questo 8 puntate sono perfette, anzi, almeno agli inizi, si avverte un po' troppo il peso di qualche lungaggine.


"Fermi tutti, oggi sono qui per dirvi che Dio mi ha parlato e ha detto... che non vuole parlarmi" 


Questo "nuovo" Perry insomma é allo stesso tempo diversissimo eppure simile a quello vecchio. Non ha paura di osare sia dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, che dell'atmosfera, che delle tematiche (piú crude). Però rimane ancorato agli stilemi del genere dal punto di vista del caso di omicidio in se e questo per certi versi é sia un bene che un male.

Comunque questa mescolanza funziona, funziona bene, tanto che quella che doveva essere solo una miniserie é stata rinnovata per una seconda stagione, giustamente.

PRO

- Ottima atmosfera e ricostruzione dell'epoca
- Personaggi ben "ricreati" 
- Musica

CONTRO

- Inizio un po' troppo lento e "preparatorio" 
- I fan del personaggio potrebbero storcere il naso per i troppi cambiamenti e le licenze poetiche
- Trama funzionale ma che non stupisce

Voto: 8-


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