martedì 29 dicembre 2020

Suburra - terza stagione (2020)


Suburra, ovvero la serie prequel che non era un prequel. Una trollata in pratica, con i creatori che fino alla stagione finale ti fanno credere che la serie andrà in un certo modo e invece..."avevamo già previsto che la serie si sarebbe distaccata nettamente dal film". Ma non avevate sempre detto che era un prequel? 
Lasciando comunque da parte la questione "fedeltà" (della quale si comincia a dubitare già dopo la prima puntata della terza serie visto quello che succede) questa terza stagione come si chiude?

Partendo dal presupposto che 6 puntate per una stagione finale sono un po' pochine per chiudere tutte le questioni in sospeso, ma in fondo se Dark ha chiuso con 8 puntate perché Suburra non avrebbe potuto farcela con 6? In effetti ce la fa, pur con qualche problemino prevedibile.

"Qua dentro a' chiesa de Piazza San Pietro ce mettemo un paio de sexy shoppe, na bella pitturata de rosso ae pareti, ar posto dell'altare er chioschetto pe spaccià... Un po' de vita nzomma. Bello eh?" 


La differenza di ritmo rispetto alle altre stagioni é evidente già dalle prime puntate: fin da subito i personaggi cominciano a morire come mosche, anche quelli principali o comunque importanti per lo sviluppo della trama della serie, quando in precedenza la serie era sempre stato molto più avara da questo punto di vista rispetto a prodotti "affini" come Gomorra. Tutto sommato le scene paiono ben ideate, per quanto si nota una certa "fretta" nell'arrivarci. 

Tagliato insomma qualche ramo secco si procede a rotta di collo verso la resa dei conti finale, che (come detto) non è come ci si poteva aspettare. Con Lele uscito di scena , i veri protagonisti restano 3: Amedeo Cinaglia, Aureliano Adami e Spadino. Il loro processo di maturazione (in peggio) condurrà  nel finale ad esiti prevedibilmente opposti.

Amedeo, ad esempio, si é sempre adagiato sulla convinzione di essere una brava persona, che frequenta gli ambienti giusti e si batte per migliorare la sua città. Col passare degli anni però, e con le delusioni in ambito  lavorativo, ha cominciato pian piano a scegliere la strada più facile, una strada che conduce al potere ma anche alla perdita della propria umanità. Ma (lo capiremo nelle puntate finali di questa stagione) ha davvero subito un cambiamento o in realtà é sempre stata la sua indole quella del cinico approfittatore disposto a sporcarsi le mani pur di ottenere tutto ciò che vuole? A volte la pianta é marcia internamente già da tempo, anche quando esternamente non lo da a vedere. Cinaglia é un uomo che ha scoperto il suo vero essere nella durezza e nel cinismo. Caratteristiche che nel suo mestiere (la politica) gli apriranno le porte giuste. 


"Mi fratello c'ha invitato in questo magazzino spoglio perché c'è vole parlà, ha detto de vení soli perché nun je piace a confusione e de vení disarmati perché semo tra amisci. Io me fido, per me ce fa un regalo" 


Dall'altra parte della barricata invece abbiamo Aureliano e Spadino. Due ragazzi cresciuti in ambienti di malaffare, da sempre cullati dal sogno di diventare i "re di Roma" e prendersi la città. Ma entrambi, e questo nel loro ambiente é una condanna, sono anche due persone estremamente leali e perfino un po' ingenue. Legati alle rispettive famiglie che però rispetto a loro sono molto piú "scafate" e non esisteranno a metterli da parte o perfino cercare di farli fuori. Spadino in particolare, non riesce a tagliare del tutto i ponti con un ambiente che da sempre lo ha escluso preferendogli il fratello Manfredi, un po' per motivi di età un po' per i suoi gusti sessuali ritenuti inaccettabili. I due amici finiranno quindi per restare soli, tagliati fuori da tutto e tutti, costretti a potersi fidare solo di loro stessi. Capiranno quindi che per raggiungere la vetta bisogna avere tanti alleati ma nessun vero amico. 

L'esito finale di tutto é quindi  imprevedibile piú per la trollata di cui sopra (gli spettatori continueranno a credere che, nonostante tutto, il finale si ricongiungerà al film, a meno che non se lo fossero spoilerato prima) che per "l'escalation" alla quale si assiste, una evoluzione naturale e (al netto di qualche accelerazione) tutto sommato riuscita.


"Senti a me, qua se ce la giocamo bene é capace che ce offrono de fa uno spinoffe, tipo Rosy Abate. C'ho già in mente Er titolo:" Il trono di spadino"


Suburra é la dimostrazione che si possono fare bei prodotti italiani destinati al mercato internazionale. In una nazione ossessionata dalla recitazione da "catena di montaggio" e dalle fiction preconfezionate si può offrire qualcosa di diverso e di piú ricercato, se si vuole. Certo parliamo comunque di un prodotto derivativo e non privo di difetti (quando sforneremo qualcosa di "impattante" come la tedesca Dark? chissà) ma che per impegno e profusione di mezzi risalta sicuramente sul resto.

PRO
 - La parabola dei 3 protagonisti si chiude in maniera soddisfacente
- Musiche perfettamente contestualizzare e ben integrate nel montaggio
- Recitazione sopra la media


CONTRO 
- Tradisce, in corsa, lo spirito originario della serie
- Alcuni personaggi spariscono di scena forse troppo in fretta, anche a causa della limitazione a sole 6 puntate
- Qualche "fictionata" ogni tanto compare

Voto alla stagione: 7+
Voto alla serie: 7+

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