lunedì 12 aprile 2021

#SerieA 20/21_30> #JuventusGenoa 3-1 – piatti secondi


Come attaccata ad un generatore di corrente che fa le bizze, che gira per quanto gira e poi si spegne,
questa Juve continua a vivere di sprazzi ed attimi. Soprattutto ultimamente sembra che del pranzo partita rifiuti i secondi (tempi). Come accaduto col Napoli, dopo un buon primo tempo in cui addenta l'avversario con una fame e una volonta lodevoli poi sembra saziarsi appena arriva il secondo, servendo appunto un piatto secondo. Piatto per idee, voglia e impegno, dimostrando di essere più squadra da brodino che da bistecca.

Il dominio è nulla senza controllo, parafrasando quel vecchio spot di pneumatici. Non basta specchiarsi nello stagno di una prima frazione perfetta in cui sembriamo inarrestabili, bisogna che poi la "processione si ritiri" come si suol dire dalle mie parti. E forse questo molti avversari l'hanno capito, figurarsi quella vecchia volpe di Ballardini, che persino sullo 0-2 restava nella sua metà campo senza pressarci alto ma aspettando il nostro errore, che tanto sapeva che quest'anno prima o poi capita.

Basta poco perché un osso ci vada di traverso, come subire un gol ad inizio ripresa, da Scamacca lasciato colpevolmente senza marcatura in mezzo all'area sugli sviluppi di un corner, che già nel primo tempo Szczesny in uscita aveva dovuto ipnotizzarlo per salvare la porta. Il gol demolisce il nostro orgoglio e da squadra spavalda quale eravamo iniziamo a farci prendere dal panico. Come in un lucido dejavu il ricordo è corso alla partita di Coppa Italia, quando proprio col Genoa, in uno Stadium vuoto, dominavamo la gara ed eravamo già sul doppio vantaggio, anche allora con Kulusevsky e Morata, anche allora sciupando a destra e a manca ulteriori occasioni da rete, quando abbiamo spento la luce e ci siamo fatti riprendere da quelli di Ballardini. Stavolta non ci sarebbero stati i supplementari a salvarci.

Szczesny ha dovuto riscattare le sue ultime titubanti prestazioni per tenerci in vantaggio. Abbiamo dovuto temere il gol del quasi-ex Pjaca prima che il nuovo entrato McKennie non mettesse le cose a posto col 3-1. Poi il generatore è ripartito e la Luce è tornata. Peccato solo di non essere riusciti a rinpinguare il bottino per la differenza reti, dato che poi loro sono persino rimasti in 10 per infortunio. A quel punto però anche loro han più badato a non subire l'imbarcata che a scoprirsi sul doppio svantaggio.

Non poteva mancare la polemica in cui molti sono cascati o han voluto cascarci, con Ronaldo che butta la maglia al raccattapalle e qualche giornalista che vede solo il gesto dello gettare e non quello del prendere. Stamattina la solita Gazza, che prima era solo Gazza ed ora è anche Cairo-Gazza, si inventa il caso, lo costruisce e lo cuce sulla sua maglia rosa.

Prendiamo allora questi tre punti senza fare troppo gli schizzinosi ma... non possiamo permetterci di continuare su questa strada, tanto più che quando noi vinciamo lo fanno anche tutte le altre, vanificando (in parte) lo sforzo. Questa cronica mancanza di attenzione rischiamo di pagarla a caro prezzo. Speriamo che affrontare tutti gli scontri diretti rimasti peschi nelle nostre riserve di orgoglio e attenzione, sperando di averne ancora.

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