giovedì 8 aprile 2021

#SerieA 20/21_3> #JuventusNapoli 2-1 – Sotto la panca la capra campa


Ora che non è più il tempo dei rimpianti è comunque bello dedicare questa vittoria all'Asl di Napoli ma soprattutto al CONI, senza dei quali questo recupero della terza giornata al 7 di Aprile non sarebbe mai stato possibile. Vi ringraziamo. Grazie anche a nome di tutti quelli che han dovuto perdersela, dato che si è giocato alle 18:45 di un giorno feriale.

Tanto casino solo per riprenderci sul campo ciò che ci era stato prima dato e poi tolto fuori dal campo. Un rimpallo politico di competenze presunte e incompetenze faziose, entrato ormai nella storia del calcio italiano, che ha creato un precendente giuridico rispettato solo arbitrariamente e spesso alla bisogna, dai vari organismi in gioco nelle mille istituzioni calcistiche e non, nella più completa anarchia applicativa.

Una situazione paradossale che produce anche un paio di paradossi nel senso letterale e spazio-temporale del termine. Non solo un'andata di campionato giocata dopo il suo ritorno ma anche il dono dell'ubiquità di Chiesa, che ha giocato la terza giornata con la maglia di due squadre diverse (Fiorentina e Juve) roba da far rigirare Einstein nella tomba.

Lo stesso Chiesa che fa il Maradona e si scherza il Napoli sulla fascia con un paio di dribbling prima di mandare a gol Ronaldo. Ecco uno che se avessimo giocato a suo tempo non avremmo avuto in campo, perciò grazie ASL di Napoli. Così come grazie CONI per aver permesso di rigiocarla, anche solo per rivedere Dybala in campo appena entrato tornare al gol, dopo tre mesi di infortunio e un burrascoso rientro disciplinare. Rimpiangere i suoi gol mai segnati è adesso del tutto superfluo. Inutile come chiedergli di non perdere palla negli ultimi minuti di Lazio-Juve.

Il Napoli ha pagato il karma di mesi e mesi di panzane giornalistiche pubbliche e faziose (Varriale non ti nascondere di nuovo come dopo la Supercoppa) e di un potere politico cresciuto a dismisura con la Spada-de-fora, che li ha portati ad avere anche tre rigori in tre partite consecutive contro la Juve. Chi glielo doveva dire, a loro che ancora piangono e cantano la vecchia canzone del pregiudizio che fa rima con Juve e rigore.

Effetti di un anno anomalo, sabbatico anche per arbitri e loro contestatori. Abbiamo visto cose, quest'anno, che voi umani del passato non potete nemmeno immaginare. Abbiamo vissuto una pandemia mondiale che solo gli ultracentenari potrebbero capire, visto arbitri sbagliare così tanto e così clamorosamente che possono solo ringraziare che non ci sia più la Juve lì sopra. L'occasione di una Juve senza scudo (in tutti i sensi) andava festeggiata con un indulto generalizzato dei fischietti, perché in altri anni sarebbe stata guerra civile laddove non sarebbe bastata una pandemia in atto per scatenarla. La somma delle topiche antijuve dei direttori di gara non viene quasi notata, anzi si cerca di fare del negazionismo nell'anno in cui il negazionismo mondiale ha avuto più pubblicità. 
Ultimo in ordine di apparizione il rigore non dato a Chiesa, uno che non deve star tanto simpatico ai fischietti dato che ormai sta aprendo un albo personale di torti subiti su falli da rigore netti non ricevuti. Molti napoletani naturalmente scelgono di notare solo quello non fischiato a loro, magari tirando fuori la vecchia storia della compensazione che è peggio dell'errore da cui nasce. A parti invertite invece sarebbe stato quello che viene prima ad essere più grave, dato che avrebbe potuto portarci sul 2-0 già nel primo tempo 

Il rigore regalato da noi al novantesimo complica invece solo in parte e non totalmente gli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti col Napoli. Certo il 2-0 avrebbe chiuso il discorso a nostro favore, ma a differenza di quello che alcuni hanno detto o pensato il 2-1 non lo chiude a loro favore. In caso di parità negli scontri diretti, infatti, fa fede la differenza reti negli stessi e non il maggior numero gol segnati fuori casa come accade in coppa. Adesso che anche questa condizione è pari resta quella della differenza reti totale (in cui per ora la Juve è in vantaggio di tre gol) e solo se anche i gol totali fatti dovessero risultare uguali dovremmo tirare fuori la monetina. Ma visto la sorte di quest'anno sarebbe meglio non arrivare a tanto.

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