sabato 12 giugno 2021

#euro2020 GIORNATA 1 #ItaliaTurchia - Achilles last stand




E alla fine sono iniziati gli europei piú attesi della storia (in senso temporale: 5 anni): quelli di Euro 2020. 2020? Eh già, quante possibilità c'erano che decidessero di inventarsi un torneo itinerante proprio nell'anno in cui é scoppiata una pandemia globale? Prossime allo zero appunto. Magari avranno portato sfiga, chi lo sa. C'é che ad un anno di distanza e con qualche contagiato in meno ci si ripresenta con stadi semivuoti, nazioni ancora in balia della marea, squadre con alcuni giocatori positivi...Ma hey, lo spettacolo deve andare avanti, é per il popolo che deve poter sognare, mica per la pecunia (come amano ripetere Uefa e Fifa da quando hanno deciso di organizzare i prossimi mondiali in Qatar). Quindi eccoci qui, ancora una volta a guardare "lo spettacolo piú bello del mondo" e a commentarlo a modo nostro.


Italia - Turchia 3-0


Alla prima giornata siamo partiti subito col botto, la prima gara in assoluto é stata infatti proprio quella dell'Italia e il botto c'é stato: un netto 3-0 alla Turchia, rimasta quasi tutta la gara assopita nella propria area di rigore, come Erdogan sul sofà. Nessun caso diplomatico stavolta.

Il tempo di sentire l'inno della competizione (i ben informati ci fanno sapere che quei copioni di Bono e The Edge avrebbero plagiato nientepopodimenoché i Pinguini Tattici Nucleari, cosí, per entrare subito in clima da campanilismo sfrenato) e si parte.

Come da consuetudine italica poi, si sa, il pensiero principale fin dal fischio d'inizio sono gli episodi arbitrali, con Rimedio che ad ogni occasione per gli azzurri chiede un rigore ("eh, l'ancata c'é", "eh, ma il braccio é molto aderente al corpo ma c'é", "eh, il turco soffia sul viso dell'azzurro, lieve ma il soffio c'é"). A forza di gridare al lupo al lupo a fine primo tempo un rigore netto effettivamente c'é ma il risultato é che l'arbitro non ci crede. L'intera nazione all'unisono sbraita: "Ma perché, ma com'é, Makkelié". E cosí finisce il primo tempo e si va tutti a "pvendeve un tè caldo" (pure a giugno, con 3000 gradi).

Ma la strenua resistenza dei guerrieri turchi non ci mette poi molto a terminare (chiamarlo gioco il loro é un'offesa alla parola: 90 minuti di respinte fuori dalla loro area), il secondo tempo é a senso unico, pur nell'incapacità dei nostri di segnare. Ci pensa allora Demiral: stufo del gioco penoso della sua squadra si fa venire il mal di pancia...per il pallone che crossato a 3000 all'ora che gli rimbalza sull'addome prima di finire nella sua porta. Se non altro ha ravvivato la gara. 
La serata é infatti di quelle giuste, quelle nelle quali perfino Immobile e Insigne partecipano alla festa iscrivendo il loro nome sul tabellino, prima di esultare con un bel "Porcaputtena", che pare fosse ispirato direttamente dal mister in persona. Non Mancini ovviamente ma Oronzo Canà.


"Ma quale previsione, il cibo italiano mi piace di piú"


E' presto però per esultare, é solo la prima gara, l'avversario era modesto e poi la vittoria era già in saccoccia da ieri, dopo il pronostico del gatto Achille, roba che il polpo Paul scansate.
Comunque nel frattempo almeno per qualche giorno l'Italia pallonara sarà unita, anche grazie all'arbitro, immediatamente paragonato sul web al "nuovo Byron Moreno", cosí, per non perdere le vecchie abitudini. 

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