martedì 8 giugno 2021

Barry - seconda stagione (2019)


E' possibile cambiare? Se é nella nostra natura essere un assassino o un criminale possiamo di punto in bianco decidere di diventare delle persone pacifiche o prive di scatti d'ira? Se siamo ossessionati dal nostro ego e dal bisogno di sentirci migliori degli altri possiamo dall'oggi al domani diventare altruisti o in grado di accettare di essere peggiori di altri nel nostro mestiere? Se siamo stati dei pessimi padri possiamo dall'oggi al domani diventare dei genitori presenti e attenti? Il solo provarci denota già il nostro bisogno di diventare qualcos'altro, delle persone anche solo un po' migliori, o é soltanto l'ennesima recita? Un mentire a noi stessi?

La seconda stagione di Barry scava ancora piú a fondo nell'animo dei personaggi, non solo in quello del protagonista, offrendoci una riflessione sulla natura umana e sul nostro bisogno di trovare la nostra vera essenza, il nostro vero io, una stagione sull'antitesi tra ciò che ognuno di noi crede di essere e vuole essere e ciò che in realtà é nel profondo.


"Tutto quello che ti chiedo é di insegnare ai miei uomini a sparare, non sono proprio capaci, non colpirebbero un elefante da 30 centimetri. Se non lo fai? Allora ti faccio sparare dai miei uomini"


Il nostro killer di professione, dopo il cliffhanger che chiudeva la prima stagione, si ritroverà in questi 8 episodi ulteriormente alle strette, braccato da piú parti: dalle forze dell'ordine, dalla mafia cecena (paradossalmente il minore dei pericoli), dal suo vecchio mentore Fuches e perfino da sé stesso, dalla sua guerra interiore. Guerra, già, é proprio in quel frangente che sembra sia nata la scintilla omicida di Barry, l'innesco, il momento nel quale per la prima volta ha compreso di non essere come gli altri. La guerra (vista e rivista attraverso una serie di flashback) é uno dei perni fondamentali di questo secondo ciclo di puntate. Miccia e detonazione: quando Barry ripensa  a quei momenti in lui scatta qualcosa, come se di trasformasse in qualcun altro, comincia cosí a svelare dietro la sua apaticità la sua natura violenta e distruttiva ma allo stesso tempo esplodono all'unisono tutte le sue emozioni represse tanto da renderlo (e di solito é davvero pessimo) un ottimo attore.


"Certo che tengo a te Barry, mi dispiace che tu sia triste e depresso, posso consolarti domani, verso il tardo pomeriggio, visto che prima avrei un impegno? "


Si é detto della maggiore importanza degli altri personaggi. Data la sempre crescente precarietà dei segreti del protagonista, anche chi gli sta intorno finirà per esporsi e mostrare in misura maggiore le sue debolezze. Cousineau, ad esempio, dopo la morte della detective Moss cercherà di ricostruire il rapporto con suo figlio, ma finirà soltanto per ritrovarsi anche lui invischiato nell' escalation di violenza e di raggiri che circondano la figura di Barry, tanto che sarà protagonista di un cliffhanger finale che forse cambierà di nuovo le carte in tavola di tutta la serie. 

Cosa dire di Sally poi? Già dalla prima stagione avevamo visto quanto il suo arrivismo e la sua voglia di far carriera finivano per spazzare via dalla sua mente tutto ciò che riteneva "estraneo". Qui il suo egocentrismo si spinge a livelli ancora piú elevati. La sua "gelosia" per gli altri membri del corso di teatro arriverà ad investire perfino Barry, quando quest'ultimo otterrà un provino per una parte di rilievo.

I personaggi quindi godono di maggiore approfondimento e, pur nel protrarsi di determinati cliché, risultano piú sfaccettati e credibili. 
Naturalmente non mancheranno i momenti piú ironici e assurdi ma rispetto alla prima stagione sono amalgamati meglio col resto e le scene davvero demenziali sono ridotte allo osso. Spesso le puntate sfociano piuttosto nel grottesco o nel beffardo, anche quando non ci si prende troppo sul serio. Questa maggiore "seriosità" conferisce spessore alla serie   senza però sacrificare il ritmo, anzi in questa seconda stagione le scene d'azione saranno presenti in misura ben maggiore, con sequenze girate davvero bene che riescono a risultare esaltanti (vedere ad esempio il combattimento contro la strana ragazzina e suo padre).


"Farò tutto quello che vuoi Fuches, ma ti imploro, non dire a Cousineau che da piccolo odiavo Fonzie" 


Una seconda stagione insomma non solo ai livelli della prima, ma capace perfino di superarla, alzando ulteriormente l'asticella della qualità. Messi da parte i momenti piú assurdi ci si concentra maggiormente sulle emozioni, sulla psicologia dei personaggi, senza per questo mettere totalmente da parte le sortite piú "leggere" o divertenti. 
I difetti, se ci sono, sono di scarsa rilevanza (ad esempio alcune forzature nella sceneggiatura che qui non disturbano piú di tanto vista la natura tragicomica della serie). Poche altre volte si é vista una tale capacità di unire comico e drammatico in una simile maniera, senza mai sacrificare la scorrevolezza. Speriamo che le prossime stagioni riescano a mantenere gli stessi standard.

PRO

- Maggiore profondità e approfondimento psicologico dei personaggi
- Scene action piú presenti e meglio girate
- Equilibrio perfetto tra momenti comici e drammatici.

CONTRO

- Qualche forzatura
- 8 puntate finiscono subito
- Gli altri personaggi (gli attori del corso ad esempio) potevano essere coinvolti di piú.

Voto. 8,5

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