lunedì 27 novembre 2023

Serie A 23/24 – 13ª Juventus 1-1 inter – Firma in calce



Puntuale come una vecchia fiera pre-natalizia di fine di novembre arriva Juve-inter, in un periodo sempre troppo acerbo per poter essere chiamato “scontro diretto” per qualcosa. Lo sanno bene le due squadre, che ieri hanno deciso di non farsi troppo del male con questo pareggio, lasciando un senso di sciapo in bocca a tutti i propri i tifosi. Anche se, dietro il loro congeniale snobismo da recensori di Tripadvisor, in molti avrebbero firmato per questo pareggio alla vigilia. L’avremmo fatto noi, conoscendo i nostri limiti e guardando chi è sceso in campo come titolare. L’avrebbero fatto loro, perchè un pareggio allo Stadium non è mai da buttare, soprattutto se sai di poter mantenere la vetta. Ma l’avrebbero fatto anche tutte le altre inseguitrici, avendo l’opportunità di poter rosicchiare due punti ad entrambe.


Questo risultato è dunque l’output di tutti questi calcoli. Lineare e meccanico come un programmino scritto in Turbo Pascal. Con buona pace di tutti coloro che han assistito alla partita da spettatori neutrali e si aspettavano i fuochi d’artificio, o quanto meno la classica polemicuccia, evocata dalle solite interviste di rito ai moRatti & co. Ebbene questi ultimi sono stati anche sfortunati, perché quel fallo non viene fischiato su Chiesa e non su Lautaro, e porta al loro pareggio e non al nostro vantaggio, altrimenti (per citare Mike Fusco) oggi non si sarebbe parlato della storica vittoria dell’Italia in Coppa Davis dopo 47 anni. Siamo alle solite, dunque.


Così mentre all’estero si annoiano e cambiano canale da noi questa partita è destinata ad essere dimenticata in fretta, senza la possibilità di un secondo passaggio su giornali o moviole. Due lampi in un cielo sereno e senza nuvole. Un secondo tempo col pilota automatico e nessun tiro in porta. La Juve dimostra di non essere ancora pronta a fare il salto di qualità ma di voler ancora prendere tempo e in fondo, a ben vedere, l’onere di provarci era tutto in mano all’inter, che oltre al suo sterile possesso palla prolungato non è andata. Lo Stadium si sveglia un po’ all’ingresso di Cuadrado, per tributargli i consueti fischi al traditore. Lui oltre a buttarsi al primo tocco non va. Strano, non era stato catechizzato dai santi della curva nord in merito a certe cose? Guida lo grazia anche, sventolandogli solo un giallo per un intervento a piedi uniti. D’altronde stiamo parlando di un arbitro (Guida) che, oltre a quel fallo non fischiato su Chiesa e neppure visto al VAR, è stato molto inglese sui loro interventi fallosi e molto italiano sui nostri.


E la narrazione ancora una volta si dissolve come lacrime nella pioggia.

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