martedì 19 marzo 2024

We Own This City - Miniserie (2022)


"Man, what the fuck did I do? Man, what did I do?
Just shut the fuck up and get your motherfucking ass on the floor!
But I didn't do shit
Man, just shut the fuck up!"
(N.W.A. - Fuck the Police)

Abuso di potere, corruzione, razzismo...Le forze dell'ordine negli Stati Uniti sono spesso (a ragione) nell'occhio del ciclone. Ma cosa si cela davvero dietro i casi di cronaca recenti? 
Tratta dall’omonimo romanzo-reportage di Justin Fenton, We Own This City è una miniserie cruda ma realistica, che ci catapulta direttamente sui luoghi dei misfatti, mostrandoci direttamente la vita quotidiana di Wayne Jenkins (un ottimo Jon Bernthal)  e della sua squadra speciale. Poliziotti decorati e capaci di portare risultati incredibili alla polizia di Baltimora per numero di arresti e armi/droga sequestrati. Ma a quale prezzo?



"Ho avuto una visione, è come se avessi l'impressione che le nostre famiglie avranno dei bei regali di Natale"


In un momento nel quale la polizia negli Stati Uniti era costantemente sulle prime pagine dei giornali e in diretta TV (il periodo successivo al fenomeno Black Lives Matter), c'era bisogno di risultati (molti agenti intervenivano poco effettuando pochi arresti) senza poter disporre nemmeno di un budget consistenti. Come fare? Gonfiando i numeri, aumentando gli arresti, non importa come. Qualche soffiata, un po' di fortuna, qualche blitz nei luoghi di spaccio e...bingo. Se poi in mezzo a tanta droga e denaro una certa quantità sparisce misteriosamente chi se ne accorge? L'importante è tenere le armi e la droga lontani dalle mani dei criminali. Ma chi sono i criminali? 

We Own This City è una serie realistica e che non fa sconti. D'altronde dagli stessi autori di The Wire non potevamo che aspettarci un prodotto cupo e violento. Non è solo il razzismo di una certa parte della polizia il tema al centro del racconto, anzi rappresenta soltanto la punta dell'iceberg di un sistema fatto di arrivismo, miopia, connivenze, corruzione, mancanza di morale, spirito di cameratismo distorto...Non si tratta di un telefilm che ci mostra due forze in campo, una "buona" e una "cattiva". Ogni personaggio si muove costantemente al limite, anche quelli dalla morale più solida finiscono stritolati dall'ingranaggio, si dibattono, provano ad uscirne, a volte ci riescono a volte no. Il punto di vista è insomma quello in prima persona: gli agenti, che a volte sono perfettamente consapevoli della loro condotta e si giustificano dietro frasi come "non sai come funziona", "è per forza così che devo agire per combattere il crimine", altre volte si autoconvincono di essere nel giusto e di non avere nulla da nascondere, altre volte ancora è il loro conto in banca a ragionare per loro (sono sottopagato, se faccio qualche dollaro in più arrestando i criminali che problema c'è), altri infine sono semplicemente fatti così, è nella loro indole (il violento Daniel Hersl, interpretato dall'"ex poeta estinto" Josh Charles). Personaggi insomma niente affatto monodimensionali ma piuttosto realistici (d'altronde la miniserie è tratta da una storia vera) e per questo ancora più inquietanti. 


"Il mio lavoro era ripulire le strade appunto, io ripulivo tutti"


Lo stile della serie si muove in bilico costante tra il docu-drama e il thriller poliziesco, spostandosi di volta in volta più verso l'uno o l'altro. Uno stile molto particolare, che forse però non sará gradito a tutti. Le sequenze sono asciutte, essenziali, veloci, mentre il montaggio spazia continuamente tra flashback e presente, spesso confondendo un po'. Non aiuta il numero esiguo di puntate, che forse non riesce a chiudere al meglio tutte le questioni, anche se molte di esse non si chiudono realmente per davvero, trattandosi, come detto, di opera basata su fatti realmente accaduti.
We Own This City, comunque, al netto dei difetti, è una serie da vedere per capire realmente come si possa arrivare a compiere determinati atti e per comprendere i meccanismi che stanno dietro a noti fatti di cronaca. Un'analisi dura, senza sconti, sul potere e sulla corruzione, ma anche un'analisi psicologica su persone che vivono la propria vita sempre al limite, talmente al limite da non riuscire a capire quando quel limite è ormai stato ampiamente superato.

PRO

- I personaggi, divisivi e moralmente discutibili, pieni di sfaccettature
- Il cast di ottimo livello
- Una serie cruda, realistica, piena di spunti di riflessione

CONTRO

- Il montaggio a volte un po' confusionario
- Viste le premesse, a qualcuno non piacerà lo stile asciutto con poche concessioni all'action
- In sole 6 puntate non tutte le questioni vengono affrontate con la necessaria profondità.

Voto 8



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