La seconda fase del cosiddetto "Marvel Cinematic Universe" non è stata esattamente un successo. A dispetto delle ottime premesse, arrivati ormai quasi al culmine della sua evoluzione, la "Saga del Multiverso" ci ha lasciato in dote soltanto un paio di buoni film (i soliti Guardiani della Galassia e un discreto ultimo film su Spiderman) e (se escludiamo Hawkeye e Loki) delle deludentissime serie televisive, incapaci di raccogliere lo spirito e l'epicità di quanto fatto fino ad Endgame. Lo stesso Deadpool, nell'ultimo film dedicato al Mercenario Chiacchierone, in un ennesimo sfondamento della quarta parete, sulla questione ci va giù duro (pur con la sua consueta ironia) in uno slancio di autocritica.
Eppure non erano partiti male. Quel Wandavision, deputato ad inaugurare seconda fase e debutto del MCU, si rivelò una gradita sorpresa, capace di fare parlare a lungo di se. Tra l'altro parliamo solo di 3 anni fa, anche se sembrano passati secoli. Purtroppo la consueta bulimia da Marvel ci ha lasciato in dote altri 300 film e serie TV ingurgitati nel frattempo, molti dei quali del tutto superflui. 3 anni e molti prodotti usciti dopo, ecco arrivare Agatha All Along: nientemeno che uno spin-off della suddetta Wandavision. Ce n'era bisogno? No. Ma un po' si.
Agatha, villain della precedente serie, ci viene ripresentata qui nelle vesti di (anti)eroina, nonché protagonista della storia. In buona sostanza, dopo aver tentato fraudolentemente di appropriarsi dei poteri di Wanda (alias Scarlett Witch) ritorna qui rediviva a fare quello che sa fare meglio: cercare di trovare altre sfortunate vittime con le quali rimpolpare i suoi poteri. Se inizialmente infatti si ritrova priva della sua memoria e intrappolata in una realtà fittizia nella quale si crede una detective, un misterioso ragazzo la "libererà", credendo così di trovare un'alleata nella ricerca della fantomatica "Strada delle Streghe"(una specie di sentiero alla Mago di Oz con tanto di "premio" alla fine). Ma ci si potrà fidare? E chi è questo ragazzo?
Dalla serie madre Agatha All Along riprende la capacità di giocare con i generi e il citazionismo, ma in in misura decisamente minore. Se la finta serie poliziesca della prima puntata ammicca spudoratamente, nel resto delle puntate ci ritroviamo a guardare una miscela di horror per famiglie e fantasy (non è affatto un caso che l'ultima puntata sia uscita proprio il giorno di Halloween) con qualche spruzzatina di musical. Si, perchè qui si canta e si balla pure, ma sempre la stessa canzone in diverse varianti (quel " Down, down, down the road, Down the witches' road" vi perforerà il cranio e non potrete sfuggirgli).
Chi pensa alla parola kitsch? Beh, stranamente il tutto invece si tiene su bene, più o meno, grazie anche ad una durata delle puntate non eccessiva e ad una freschezza della scrittura inaspettata (parlare di streghe é, a tratti, anche uno spunto per riflettere sul ruolo della donna ieri e oggi). Il tutto risulta sempre abbastanza sobrio. Siamo dalle parti del cosiddetto "camp", ma neanche tanto.
Tra colpi di scena ben dosati, interessanti citazioni a tutti i prodotti Disney nei quali erano presenti delle Streghe, e una fotografia "finta" eppure affascinante Agatha All Along si lascia guardare e regala perfino qualche chicca qua e là per i fan della Marvel.
Certo, dovete togliervi dalla testa qualunque idea di trovarci un villain finalmente carismatico (pecca di tantissimi ultimi prodotti della Marvel) o un finale un minimo, ma proprio un minimo, autoconclusivo (che questi sono la Marvel, mica la DC, se non vi guardate 7000 film e serie TV, rigorosamente tutti collegati, siete out). Però la serie si fa guardare. Non annoia. A maggior ragione se pensiamo di fatto che per il 90% è una specie di One Woman Show con una protagonista onnipresente che finisce per fagocitare tutte le puntate. Se vi piacciono pellicole come "Chi ha paura delle streghe?" O Hocus Pocus dateci un occhio.
PRO
- Nonostante sia un quasi One Woman Show non annoia, grazie anche alla bravura della protagonista
- La freschezza della scrittura e la durata "leggera" delle puntate
- Il miscuglio riuscito di generi e L'atmosfera tra l'halloweenesco e il camp
CONTRO
- Si sente la mancanza di un vero villain
-Non tutti potrebbero apprezzare i momenti da musical
- Soliti finali Marvel che non sono dei veri finali.
Voto 7+
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