mercoledì 15 gennaio 2025

Atalanta 1-1 Juventus – 19ª Serie A 24/25 – In medio stat mediocris


Eppur si muove, predicano alcuni scienziati guardando la classifica. Poi come Cristoforo Colombo pensano di essere arrivati in India facendo il giro opposto, ma al contrario del navigatore genovese hanno sovrastimato la grandezza della terra bianconera. Questi 13 pareggi altro non sono che 8 sconfitte (condite da 1 pareggio e solo 4 vittorie). Perciò, prima di avventurarvi in circumnavigazioni dialettiche e sofistiche, dovreste aprire la calcolatrice che è sul vostro telefono e fare due conti. Questa Juventus è matematicamente mediocre, lo dice la matematica e questo (finora) è inconfutabile.

La matematica, quella che a scuola non piaceva a nessuno dice che 1,7 punti a partita sono i numeri di una squadra che al massimo può ambire all'Europa League. 38*1,7 fa 64 punti. La Roma, sesta lo scorso anno, ne fece uno in meno. Il Bologna 68. Ci dicono di aver pazienza e intanto accarezzano questo cagnolino mansueto, che non morde nessuno ne tanto meno fa paura alle mosche. Non eravamo certo chiamati a vincere lo scudetto ma che a conti fatti questa Juve è peggio della Juve di Del Neri (non nelle chiacchiere ma nei dati) e comunque tra le peggiori Juventus della storia. Ma tutto è politica, anche nel calcio e certi dati si preferisce sussurrarli invece che sbatterli in faccia a chi di dovere.

E dove non arriva la matematica ci pensano gli uomini... anzi un uomo, quello che ieri non era neppure in panchina, perché impegnato ad accapigliarsi con mediocri come lui nella scorsa gara. Da inizio campionato Motta, non solo non ha azzeccato un cambio ma quando l'ha fatto ha solo peggiorato le cose. Da buon troll quale è, schiera e tiene in campo chi rende meno e tira fuori i migliori o non li schiera alla successiva. Ancora un'altra scellerata gestione di Koopmeiners, lasciato per 90 minuti di fronte alla gogna mediatica senza alcuna umana pietà. Invece tira fuori Thuram, che ha fatto una delle sue migliori partite. Tiene in campo Cambiaso in evidente difficoltà, che ha continuato a sbagliare passaggi in difesa ed è stato corresponsabile (assieme a Savona) del pareggio subito. La solita zuppa difensiva, lui che invece che saltare bada a tenere l'uomo dietro la palla e tenero a livello di bestemmia potente.

Una difesa improponibile, un attacco inesistente, continuamente sabotati dalle scellerate e randomiche scelte tecniche. Un mercato fatto di chiacchiere che attende ancora i fatti. La gente che invece dei fatti guarda Di Marzio alla TV non segue il calcio ma tutto il contorno. Fatto di retorici e sofisti. Un'accozzaglia di attori che con il campo hanno poco a che fare. Il campo dice altro. La livella che pialla tutto ed elimina anche quel piccolo muso che fino allo scorso anno avevamo. Dopo il gol la Juve lo prende. altra legge statistico matematica inoppugnabile.

Confusi dal gioco di fumo e specchi del giornalismo sportivo italiano, ci siamo convinti che ogni azione, ogni occasione, ogni parata centrale di un portiere, ogni pareggio sciapo siano gesti atletici o risultati strepitosi, miracolosi, anche quando questi sono del tutto fortuiti. Mercanti che devono vendere un prodotto in una fiera. Come il piatto che non si rompe e lo straccio che non si brucia. Lo spremiagrumi che pela anche le patate e ramazza la stanza.  Ma quelle navi che fingono di conquistare l'America, dello spot Champions, sono fatte tutte al CGI. Dietro è tutta fuffa. Tutto è fermo e finge di muoversi.

Nessun commento: