Recensendo Dexter: Original Sin avevamo accennato al fatto che ormai, da un certo punto di vista, il suo protagonista sembra quasi essere diventato una specie di Michael Myers: un essere soprannaturale guidato costantemente dalla sua sete di sangue che è impossibile sconfiggere. Non più insomma un "semplice" serial killer di serial killer, ma quasi un'icona da slasher movie: una maschera. Gli autori ne sono perfettamente consapevoli: non solo questo ennesimo ritorno del personaggio ha come secondo titolo "Resurrection" (che guarda caso ricorda uno dei tanti seguiti della saga ideata da John Carpenter: Halloween Resurrection) ma Michael Myers viene perfino citato all'interno di uno degli episodi. Ironia per niente velata insomma e che ha per oggetto non solo la natura del personaggio ma pure le dinamiche stesse che da anni si ripetono all'interno del telefilm.
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"Quante uccisioni hai detto che servono per diventare un serial killer? Chiedo per un amico" |
Una delle tante critiche rivolte agli sceneggiatori nel corso delle varie stagioni di Dexter è stata quella di non saper "rinnovare" il personaggio, di non riuscire a farlo evolvere appieno per diventare qualcos'altro. Nel corso di ogni ciclo di puntate il nostro anti(eroe) si trova infatti inevitabilmente a conoscere un serial killer, a farci amicizia (davvero o per convenienza), per poi cercare di ammazzalo, stando attento a non farsi scoprire. Una formula semplice, ma accattivante, che però ad un certo punto ha spinto molti a chiedere un cambiamento. Il problema è che quegli stessi spettatori che ogni volta speravano in un reset totale di quella formula abusata erano poi inevitabilmente gli stessi pronti a bocciarlo: "Questo non è Dexter". Ecco, appunto. Gli sceneggiatori sono arrivati quindi alla conclusione che Dexter non può cambiare, non può diventare ciò che non è, deve restare sempre uguale a se stesso per poter andare avanti (ascoltatevi il monologo degli ultimi minuti della puntata finale: è chiaramente rivolto allo spettatore).
Cosa dire quindi della trama di questo Dexter: Resurrection? "il nostro anti(eroe) conosce un serial killer, ne diventa amico (fa finta di diventarlo) e poi cerca di ammazzalo, stando attento a..."aspettate. Effettivamente qui qualche piccola variazione c'è. In questo caso infatti il nostro Oscuro Passeggero si imbatte non in un singolo serial killer, ma in un vero e proprio club composto dai più famosi assassini seriali in vita.
Leo Preter (Peter Dinklage) è un uomo d'affari e un filantropo, che però ha uno strano hobby, chiamiamolo così: da anni ha una collezione molto molto particolare. C'è chi colleziona farfalle, chi francobolli, chi, come lui, sadici killer seriali. Non solo possiede un intero museo dell'orrore, dove sono custodite tutte le "armi" dei suoi idoli, ma ama circondarsi di quelle stesse persone che sono state artefici di quei delitti. Di fatto una specie di "Invito a cena con delitto", dove però non ci sono vittime (apparentemente) ma solo carnefici. Finirà ovviamente per imbattercisi pure Dexter, sotto mentite spoglie. E' come se fosse stato invitato ad uno dei migliori ristoranti di lusso in città. Riuscirà a restare a digiuno?
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Grandi omicidi tra amici |
Pur essendo una serie con un titolo ed una numerazione degli episodi a se stante, ovviamente ci troviamo di fronte a quello che è il seguito diretto di Dexter: New Blood, che era a sua volta il seguito della telefilm originale andato avanti per 8 stagioni. Tutto è insomma strettamente collegato. Anzi, si può dire che qui i collegamenti con le serie precedenti sono molto più marcati, a cominciare da uno spiccato fan service che porta, in un modo o nell'altro, a rivedere tantissimi volti noti del passato. Non solo James Remar nel consueto ruolo di padre/coscienza del protagonista, ma anche personaggi ormai caduti quasi nell'oblio: il Trinity Killer, James Doakes, Miguel Prado, più tanti altri che scoprirete guardando le puntate. Su tutti spicca un ritorno vero e proprio: Angel Batista, che avrà un ruolo importante nel corso degli episodi.
Spiace invece notare qualche assenza importante, fosse anche come comparsa per qualche secondo: Debra e Rita vengono solo nominate di sfuggita qualche volta.
Tornerà invece ovviamente Harrison, che qui assurgerà al ruolo di spalla e co-protagonista. il cast sarà poi arricchito da volti famosi del calibro di Uma Thurman, Krysten Ritter, Neil Patrick Harris.
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"Hai detto che non ti piace il soprannome che ti hanno dato e ti piacciono i vini. Cosa ne dici di farti chiamare Lady Vendemmia?" |
Dexter Resurrection, come prevedibile, si poggia tutto sulle spalle del protagonista e di Michael C. Hall in particolare. Il cast di rilievo qui gli permette di gigioneggiare e mostrare il suo meglio. Gli sceneggiatori si concentrano molto sulle caratteristiche distintive di Dexter, scegliendo di mettere da parte tante ramificazioni e variazioni legate al passato, concentrandosi invece nel dare ad esempio maggiore profondità al suo rapporto con Harrison e a regalare alcuni momenti che non mancheranno di emozionare i fan storici della serie. Una maggiore dose di splatter rispetto al recente passato condisce il tutto, consegnandoci il classico Dexter concentrato all'ennesima potenza, fedele a se stesso e per nulla originale o imprevedibile, ma più "centrato" e denso rispetto alle recenti iterazioni (New Blood in pratica viene quasi resettato mentre Original Sin è stato addirittura cancellato dopo essere stato rinnovato).
Insomma quello di Resurrection non sará il Dexter che abbiamo amato tanti anni fa, ne rappresenta una versione invecchiata ma consapevole della sua natura: offre al pubblico esattamente ciò che vuole e si aspetta (anche se spesso non ne è del tutto consapevole).
PRO
- Si concentra sulle caratteristiche distintive del protagonista, quelle che lo hanno reso famoso, evitando di uscire troppo dal seminato
- Le tante comparsate dei personaggi delle vecchie stagioni faranno piacere ai fan di lunga data
- Il rapporto tra Dexter e Harrison è approfondito meglio
CONTRO
- Se da tempo siete stanchi della classica formula della serie qui non troverete grosse variazioni
- Dexter è ormai quasi definitivamente un personaggio da slasher movie, con buona pace del realismo
- Non tutti i personaggi secondari vengono sfruttato al meglio
Voto 7,5
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