Mettiamo subito le cose in chiaro: la Juve ha strameritato di vincere questa partita. Perché se il Cagliari può dire di essere rimasto in gara fino alla fine non lo deve certo a sé stesso, quanto alla deficienza offensiva dei bianconeri; sempre più Yildiz dipendenti. Detto questo, urge comunque farsi una domanda: come si può essere soddisfatti o esultare per questa vittoria?
Il mio compito, da tifoso juventino, dovrebbe essere quello di esultare per le vittorie delle mia squadra. Ma come si può essere euforici dopo aver visto Juve Cagliari? Il calcio è uno sport cinico, che difficilmente perdona l’inconcludenza. Ma ancora una volta abbiamo assistito alla sagra dell’inconcludenza, da parte dell’attacco di questa Juve. Un paese dei balocchi che stavolta non è stato punito con le orecchie d’asino, anche per la scarsezza dei nostri avversari. A salvarci è la il turco fatato con una doppietta.
Ma cosa succederà nelle prossime tre partite, quando incontreremo Napoli, Roma e Bologna?
Una quantità industriale di passaggi sbagliati e contropiede gettati alle ortiche. Il gol che nasce dall’ennesimo pallone perso (e preso) dalle “nostre” gambe.
Baglioni diceva: tra sparare oppure sparire scelgo ancora di sperare; ecco… tra passare oppure spazzare Kostic sceglie ancora di… cagare. Assist per il Cagliari, che va in gol, con la partecipazione di Locatelli in stile Holly e Benji. Come al solito in svantaggio e come al solito al primo tiro in porta; badate che ci vuole arte e applicazione per farlo! Non è cosa da tutti.
La Lega assegna il goal a Esposito… Sebastiano, ma la gazzetta “esulta” scambiandolo per Pio, nel titolo finale che parla di “illusione”… anche qui, scrivono Cagliari ma intendo loro. Lapsus nerorosazzurro che ci sta tutto, da parte di chi crede di essere davanti a un nuovo Ronaldo il fenomeno. Peccato per loro, e per il Cagliari, che Yildiz pareggi subito dopo. Finiamo il primo tempo addirittura in vantaggio, ma nella ripresa si campa di rendita. Non è che può fare tutto il Turco, manco fosse Totò. Non possiamo nemmeno sperare di avere altro da questa gente, perché le nostre non sono speranze sono più preghiere di ottenere grazie.
Vlahovic si rompe, Conceicao e Koopmeiner si mangiano due gol fatti, Openda non si avvicina nemmeno al tavolo e di Kostic abbiamo già parlato. Combinazione vuole che Perin sia tra i pali proprio nelle due vittorie, ma resta comunque solo una combinazione.
In altri tempi, la scarsezza tecnica di certi giocatori avrebbe urlato sino ai piani alti. Oggi prendiamo automi con l’algoritmo, che si inceppano in campo come i robottini aspirapolvere. Caro David, nulla di personale, ma dovresti vederlo anche tu quanto sei scarso. O quanto meno, quanto stai giocando da scarso. Ecco perché ti chiamano l’uomo di ghiaccio! Perché sei ibernato? Ma resta sempre l’impressione che questa gente, oltre alla loro mediocrità, non riesca a trovare alcuno stimolo. Uomini di ghiaccio ed algoritmi robotici. Nessun cuore. Nessun amore per la maglia.
Brava Juve hai vinto. Hai preso i tre punti. Ma appena guardi la classifica ti accorgi che le altre ti sono rimaste comunque d’avanti, senza aver giocato. Un’altra settimana da settimi, con la prospettiva di scendere ulteriormente. Allora ditemi voi come si fa ad esultare per un gol o per una vittoria, con questa squadra. Quali prospettive abbiamo davanti? Sono anni che vado dicendo (al vento) che la qualità di questi giocatori cala anno dopo anno, come questa Juve in classifica.
Ci resta solo Yiliz, dunque. Ma saremo buoni a trattenerlo, dato che non ha ancora rinnovato? Quali prospettive abbiamo per il futuro?
Perciò, va bene! Sono contento che la Juve abbia vinto. Ma non felice. La felicità è altro. La felicità è vedere la Juve al livello che le compete, con 11 Yildiz in campo.

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