Jacob's ladder infatti (titolo originale di Allucinazione perversa) è gran bel titolo che si lega benissimo alla trama e che cita il passo della Bibbia nel libro di Giacobbe in cui è narrato il sogno della scala. Diversissimo dal resto della cinematografia di Lyne tanto da farci credere che appartenga ad un altro regista.
Mi ci sono avvicinato quasi per caso, leggendo che il videogame Silent Hill deve moltissimo a questa pellicola, ed essendo Silent Hill il gioco forse più cinematografico e disturbante della storia videoludica...
Mi ci sono avvicinato quasi per caso, leggendo che il videogame Silent Hill deve moltissimo a questa pellicola, ed essendo Silent Hill il gioco forse più cinematografico e disturbante della storia videoludica...
Il film è un'agghiacciante indagine sugli scherzi della mente umana e sugli orrori della guerra, per molti versi premonitore (Il sesto senso e altri film "a finale sconvolgente" nascono praticamente da qui), che riesce ad attraversare vari generi (horror, psicologico, thriller, di guerra) senza appartenere totalmente a nessuno di questi.
Tim Robbins è nella parte, e riesce perfettamente a rendere lo stato di un uomo che scivola nella "scala" della follia. I riferimenti sono molti, dalle allucinazioni lynchiane alle mutazioni deformi alla Cronenberg fino alla Divina Commedia dantesca, che si susseguono fino alla "rivelazione" finale che rispetto alle visioni dei due registi sopracitati è molto meno enigmatica e molto più "realista", pur mantenendo quell'alone di ambiguità di fondo.
Tim Robbins è nella parte, e riesce perfettamente a rendere lo stato di un uomo che scivola nella "scala" della follia. I riferimenti sono molti, dalle allucinazioni lynchiane alle mutazioni deformi alla Cronenberg fino alla Divina Commedia dantesca, che si susseguono fino alla "rivelazione" finale che rispetto alle visioni dei due registi sopracitati è molto meno enigmatica e molto più "realista", pur mantenendo quell'alone di ambiguità di fondo.
In definitiva un piccolo grande cult rovinato dal titolo italiano, non esente da pecche ma fondamentale per la nascita di molto del cinema futuro, nonché vera e propria tappa obbligata per coloro che amano Silent Hill (moltissime le citazioni che il gioco ne ha tratto: l'ospedale, gli uomini che si contorcono spasmodicamente, gli amorfi appesi alle grate, il finale...) e i film a "scatole cinesi".
Straconsigliato: voto 8,5
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