© 22 novembre 2008 |
Il disco più atteso della storia (si come no...), quello più desiderato dai fans della buona musica (aridaje), quello con la gestazione più lunga, insomma il ritorno in pompa magna dei Guns.
Ma mi chiedo, qualcuno l'avrà ascoltato?
Non ho mai amato i Guns (a parte qualche pezzo), ma visto che secondo molti era "il disco" ho deciso di dargli un ascolto.
1) Chinese Democracy - si vabbè, gnegnenè, gnagnahà, niente di che, a tratti pure irritante, quasi quasi mi fermo qui
2) Shackler's Revenge - Pseudometaleggiante ma banalissima, con un ritornello almeno decente
3) Better - Noiosa
4) Street Of Dreams - Si ok, e poi?
5) If The World - Orientaleggiante, se non altro diversa. Niente male
6) There Was A Time - non pessima, ma ancora una volta banale con un assolo abbastanza decente
7) Catcher N' The Rye - La voce del rosso comincia a stancarmi
8) Scraped - Un po' di volume in più ma la pappa è quella
9) Riad N' The Bedouins - Ma che è? Una gallina che si lamenta? No, è sempre lui
10) Sorry - Darkeggiante, un po' blacksabbathiana, diciamo originale. Il secondo brano decente dell'album, con un assolo funzionale. Forse un po' lunghetta.
11 ) I.R.S - Si ma basta però!
12) Madagascar - Il film? No la canzone purtroppo. Oddio qualcosa di diverso c'è, per esempio un passo di Martin Luther King campionato che mi ricorda I Could be God dei Galahad, ma quello era ben altro pezzo. Brano se non altro più ambizioso degli altri, anche se alla lunga noiosetto
13) This I Love - Il lentaccione che non guasta in questo tipo di dischi. Qualche tratto sinfonico
14) Prostitute - Ordinaria così come tutto l'album
Ora io mi chiedo:"12 milioni di dollari e 14 anni per questo disco"?
A me da profano dei Guns sembra un onesto disco minore (degno di qualcosina recente degli Scorpions), che alla sufficienza ci arriva proprio a voler chiudere un occhio un po' su tutto.
Due o tre cosine qua e la (proprio quello che ci trovavo anche nei dischi precedenti) e tanti proclami, un po' quello che in fondo i Guns sono sempre stati.
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