E’ proprio vero… il calcio non è più quello di una volta. Quando chi vinceva non si lamentava, ma semmai lo facevano le altre. Quando, se ve perdevi, erano gli altri ad effettuare la sostituzione di rito al 45’. Quando gli allenatori bravi, e con esperienza, sedevano sulle panchine importanti. Ma soprattutto quando la Juve era una squadra di calcio. E dicendo questo, non dico che non abbia passato momenti brutti, ma sempre nella sua storia ha conservato quell’orgoglio e quella dignità che pare sia stata venduta al mercato settimanale. Erano i tempi in cui le rimonte erano rare e, se capitavano, costituivano un’eccezione.
Pare che uno yogurt sia buono anche un mese dopo la sua scadenza, il nostro Ciro Danette invece pare risultare indigesto soltanto a noi tifosi. La dirigenza? Ci fa capire che attualmente non sa prendere decisioni pratiche, i nemici? Reclamano rispetto per Danette, nella poco celata speranza di una continuità di risultati (negativi). L’allenatore? Pensa alla pagnotta, senza “naso” si presenta a i microfoni e si aggrappa a un fuorigioco netto di Milito, un minuto prima della punizione del Pareggio, e spera lo caccino subito per non perdere lo stipendio.
Del resto di che cosa vogliamo parlare ancora? di calcio giocato? Vabbè se proprio dobbiamo… massima disorganizzazione, gioco grezzo e passaggi raffazzonati. Vinco 1-0 per una papera di Toldo (detto Poldo) e mi spengo lentamente. Non effettuo una sostituzione per una partita intera e metto Paolucci, come già detto, solo quando la frittata e fatta. Tutti incerottati e nessun ricambio? finisci con questi undici tanto è finita. Ma gli schemi dove sono? quando abbiamo sentito il telecronista dire: “ecco lo schema”. Solo domande senza risposta. Chiellini è ancora li a lottare contro i mulini a vento, Sissoko si ammacca prima del tempo. Già… l’unica cosa che non cambia mai è questa, cioè piove sempre sul bagnato. Così non basta più una fabbrica di pallottolieri per contare le sconfitte. Che delitto. Nemmeno la soddisfazione di godere per quel rigore netto non concesso all’Inter, l’unica squadra al mondo che si lamentava prima quando non vinceva e continua a lamentarsi ora che son 30 anni che vince. Come è strano il calcio, come è patetica questa Juve. A Loro caviale, a noi lo yogurt scaduto.
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