Se esistesse la sorte adesso sarebbe lì ad ammazzarsi dalle grasse risate, poiché non è vero che il calcio è uno sport imprevedibile, a volte ci son segnali inequivocabili di come le cose son destinate ad andare e di solito si manifestano quasi subito. Mettete ad esempio l’infortunio di Quagliarella, l’unico che fa qualcosa in attacco, ha lasciato subito presupporre che la partita sarebbe stata dura da vincere, ma quando Melo compie quella bestemmia tattica e si fa espellere allora si poteva esserne certi… avremmo perso! Ed era solo il 15’ del primo tempo. La partita si potrebbe anche riassumere tutta in questa poche righe, senza usare tanti giri di parole. Il gesto sconsiderato di Melo ci costa molto più che una sconfitta, in una classifica ormai che annaspa a pochi giorni dallo scontro col Napoli.
In una partita del genere, in cui ti va tutto storto, giocare col cuore può essere deleterio se lasci il cervello a casa. Ma c’è anche da dire che questa squadra, per la seconda volta consecutiva ormai, dimostra di non poter giocare le partite in inferiorità numerica. Colpa della deficienza tattica di Del Neri, incapace di far fruttare moduli diversi dal suo canonico 4-4-2, ma anche sarà della scarsità di una formazione con pochi giocatori da differenza. Per dipiù oggi Krasic e Aquilani han girato male. Persino gli episodi ci remano contro, con due splendide parate di Storari vanificate dal successivo gol subito.
Se è vero che piove sempre sul bagnato oggi è stata un’alluvione. Perdiamo partita Quagliarella e dignità, visto che il Parma (squadra tutt’altro che rivelazione quest’anno) viene di nuovo a banchettare a Torino nella più classica delle disfatte di questi ultimi tempi. Venite a Torino, vendicatevi e prendete la vostra bambolina. Quest’oggi i vincitori del nostro tradizionale concorso sono Giovinco e Palladino- In particolare Giovinco e li che continua a farmi dire, ecco, l’avevo detto. Colui che insieme a Diego grida ancora vendetta per la sua esclusione da questa rosa. A fine partita i Parmigiani ci deridono come dei maccheroni, giochicchiando stucchevolmente. Porteranno a casa il loro trofeo annuale mentre a far ridere gli atri ci penseremo noi, senza che questi altri se lo siano minimamente meritati moralmente.
Con un attacco del genere ormai siamo alla frutta, e non perso si possa si riesca a metter una pezza col mercato di Gennaio perchè, diciamoci la verità, sono le stesse cose che dicevamo a Giugno. Un anno dopo siamo ancora con gli stessi punti dello scorso anno e di questo passo la maledizione non sembra cessare.
Nessun commento:
Posta un commento