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lunedì 25 agosto 2025

Juventus 2-0 Parma – Serie A 25/26 – Ricomincio da quarto


Una nuova stagione inizia, all'insegna della più assoluta incertezza. Non è che sia stata una novità negli ultimi anni, ma mai come quest'anno lo scetticismo è stato tanto tangibile. Un anno dopo le false illusioni di rivoluzione, la nuova dirigenza si trova oggi a pagare (letteralmente) la campagna acquisti di progettisti tanto fantasiosi quanto fallimentari. Due giocatori presi (David e Mario) e più di cento milioni da pagare per gli obblighi di riscatto dei vari Luiz e Gonzalez, con Vlahovic in scadenza e sul groppone, trattando un giocatore che era già nostro (Muani). Roba che la Lazio, col mercato chiuso, è messa solo leggermente peggio di noi.

giovedì 24 aprile 2025

Parma 1-0 Juventus – 33ª Serie A 24/25 – Gravissimo


Senza giri di parole, questa è una sconfitta gravissima. Gravissima per l'enorme peso che questa disastrosa giornata lascia in classifica. Gravissima perché abbiamo lasciato al Parma quattro punti su sei. Spero di sbagliarmi, ma è sempre più concreto il rischio di rimanere fuori dall'Europa, sia dalla grande che dalla piccola. Questa è una squadra che (a mio parere) molto difficilmente riuscirà a fare risultato a Bologna e a Roma contro la Lazio, ed anche la Roma ha messo la freccia.. Le conseguenze sarebbero imperdonabili, tanto che la sola testa di Motta non potrà bastare a saziare la nostra rabbia.

giovedì 31 ottobre 2024

Juventus 2-2 Parma – 10ª Serie A 24/25 – Il circo degli orrori


Oggi che è Halloween, invece di un film horror mi rivedo la partita di ieri, con la difesa della Juve diretta da George A. Romero. Allegri aveva ragione. Tenetelo lontano dalla panchina Juve, per carità, meglio come opinionista, ma cazzo se aveva ragione quando diceva che “il calcio è semplice”. E questa Juve è prevedibile, ci aggiungerei. Non ricordo quale giocatore del Parma si è presentato ieri ai microfoni nell’intervallo della partita, ma la sua intervista la ricordo bene, perché è stata una schietta presa per il culo a questo inizio stagione: “A questa Juve dobbiamo fargli tenere palla che poi ripartiamo e segniamo”. Ci vuole Pecchia per venire a fare il fenomeno a Torino? No, semplicemente giochiamo a carte scoperte. E dire cha molti juventini mangerebbero merda pur di farsi piacere questa situazione e poter dire di stare meglio dello scorso anno.

giovedì 22 aprile 2021

#SerieA 20/21_32> #JuventusParma 3-1 – Partigiani parmigiani allo Uefà-gate


Cari compagni, in attesa delle ritorsioni della UEFA (disciplinari, morali e corporali) verso una delle principale fautrici della SuperLeague, la prima punizione voleva darcela il Parma, prima mandando il capacissimo dirigente Lucarelli ad insegnare ad Agnelli come si gestisce una squadra con i valori del socialismo e poi passando in vantaggio su punizione (appunto). Una punizione sulla quale nulla ha potuto il coccodrillo Cuadrado, se quando devi saltare non salti. L'ennesimo spiffero che ha fischiato tra le fessure di questa casa stregata.

Fortuna che prima della fine della serata, però, abbiamo rimandato l'esecuzione, accompagnando lo stesso compagno Lucarelli e il suo Parma verso la strada della cadetteria, dove potra giocarsi un campionato ancor più popolare di una Serie A che da oggi è un po' più dei popoli e un po' meno dei capitalisti.

domenica 20 dicembre 2020

#SerieA 20/21_13> #parmaJUVENTUS 0-4 – A Clockwork Juve


L'arancia meccanica di Pirlo violenta il Parma al Tardini. È la vittoria più larga della stagione, nonché della storia della Juve a Parma, palcoscenico storicamente ostico, per motivi spesso diversi e contrastanti. I bianconeri liquidano la pratica in fretta e con due gol per tempo.
Ronaldo e Morata si riscattano dai fallimenti di Juve-Atalanta, fallimenti che ci hanno portato a pareggiare una partita che avremmo meritato di vincere, se non altro per il numero di occasioni messe sulla bilancia in confronto ai nostri avversari, al netto degli errori arbitrali. Perché se pure l’errore di Ronaldo dal dischetto resterà nella storia, i tre gol mangiati da Morata nella stessa partita sono allo stesso tempo poco ricordati, da chi magari non ha visto la partita, ma pesantissimi e in numero anche superiore.

lunedì 20 gennaio 2020

#SERIEA_19_20 20> #JUVENTUSparma 2-1 - Rappoppio e Quattro


L'occasione era ghiotta come un pasticciotto. L'Inter del leccese, da "nemo profeta in patria", veniva accolto tra fischi e striscioni che non erano proprio di bentornato. L'esultanza da forsennato alla prima giornata, per una vittoria che non voleva dire ancora nulla, non ha aiutato affatto a preparare l'accoglienza ma ha finito per buttare benzina sul vecchio fuoco. Il Conte se ne tornava dunque a Milano da emigrante alla fine del week-end con un solo punto e noi potevamo approfittarne. Più facile a dirsi che a farsi, al dispetto del risultato finale a noi favorevole.

domenica 25 agosto 2019

#SerieA_19-20 1> #parmaJUVENTUS 0-1 - Road to planet nine


Pronti via, si riparte. Inizia il campionato che apre gli anni ‘20. Guardando indietro al decennio che sta per chiudersi i nostri avversari tirano un sospiro di sollievo e di… speranza, per il futuro. Gli anni ‘10 sono stati per questi ultimi, infatti, gli anni dell’esilio. Gli anni in cui han dovuto indossare sciarpe straniere e altrui per trovare un godimento surrogato, imitatorio ed improvvisato. Si sono infiltrati in feste a cui non erano stati invitati, per bere un po’ di vittoria altrui mentre con la propria maglia raccoglievano le briciole che la Juve lasciava loro in patria. Su dieci anni otto portano la nostra firma perciò non possiamo che ricordare il decennio che si chiude con riconoscenza. Perché al netto delle due finali europee perse, anche se ancora scottano, sono stati gli anni in cui la nostra vendetta è calata su chi voleva distruggerci. Una vendetta che non si è ancora è placata ne saziata. Quindi era doveroso iniziare con la celebrazione di quello che è stato in attesa di quel che verrà. 

domenica 3 febbraio 2019

#SerieA1819 22> #JuventusParma 3-3 - Senza Difesa


Non so voi, ma ieri appena ho visto quella difesa in formazione, un brivido mi è sceso lungo la schiena. C'è poco da girarci intorno e per metter su un'analisi sul momento Juve che sia un minimo ragionata e non dettata dai soliti isterismi juventini fondati sul "moriremo tutti" o sul sempre attuale "#cacciateallegri" bisogna per forza partire da questo, dalla difesa. O meglio... dall'assenza di difesa. Il discorso poi lo si può estendere dai fatti alla metafora e quel "senza difesa" può essere applicato anche al gioco, all'allenatore e alla squadra tutta. Siamo senza difesa (interna ed esterna) e anche con poche scusanti.

domenica 2 settembre 2018

#SerieA1819 3> #ParmaJuventus 1-2 - Primi Di Settembre

C'era grande attesa ieri per Parma-Juve, non tanto per Parma-Juve quanto per "l'indotto". CR7-DAZN rischiava di essere la vera partita, al di là di qualsiasi risultato fosse venuto fuori dal campo... e diciamo che (ancora una volta) è stato così. La Juve continua a vincere, ma Ronaldo non ha ancora segnato, quindi c'è festa per tutti. Quasi come se avessimo comprato Ronaldo per vincere contro Chievo, Lazio e Parma, cosa che abbiamo ampiamente dimostrato, non solo quest'anno, di aver saputo fare benissimo anche senza "l'extraterrestre". Si sa la gente vive di hype e vuole tutto e subito. 

domenica 12 aprile 2015

Serie A 30> Parma vs Juventus 1-0 - Presbiopia da Champions

Una sconfitta fa sempre male, anche quando ininfluente e particolare come quella di ieri. Ma è forse il caso di tagliarsi le vene per aver perso con l'ultima in classifica, anche se gia fallita da tempo? O Uscire con il titolo: "Parma da scudetto" (il solito Corsport) ignorando (e in questo caso confermando di ignorare) il funzionamento di un campionato fatto di 38 partite, che fanno tutte storia a se? Oppure è meglio analizzare i fatti con freddezza e razocinio, senza accampare scuse ma anche senza ignorare fatti e avvisaglie?

giovedì 29 gennaio 2015

Coppa Italia 1/4> Parma vs Juventus 0-1 - ma quanto fiato quanta salita andare avanti

"ma quanto fiato quanta salita andare avanti" ...si chiederebbe questa sera un nostro famoso tifoso, citando una sua canzone. Una Juve svogliata e sulle gambe, e un vantaggio acciuffato per i capelli da Morata all'89º. Un macigno su questa qualificazione. La pietra tombale su un avversario che avvalora in parte l'ipotesi di molti: le loro tasche, prima che le loro gambe, hanno già da tempo scelto di abbandonare la nave.

domenica 9 novembre 2014

Serie A 11> Juventus vs Parma 7-0 - Parmigiano Grattugiato

Si festeggiava oggi il quarantesimo compleanno di Capitan Del Piero e la squadra si ritrovava in campo, di Domenica pomeriggio, come ad un pranzo di festeggiamento. Cade quindi come il parmigiamo grattugiato sui maccheroni, questa straripante vittoria dei bianconeri in azzurro. In campo piovono acqua e gol, così come piovono i corsi e ricorsi storici, sfogliati come nell'album dei ricordi.

giovedì 27 marzo 2014

Serie A 30> Juventus vs Parma 2-1 - Fantantonio non avrai il mio scalpo

Era l'11 settembre 2011 il giorno in cui tutto iniziò, a Torino veniva il Parma e finì in goleada per i nostri che uscirono tra gli applausi. Era l'inizio della Juventus di Antonio Conte, il resto è noto. Stasera il Parma tornava allo Stadium da squadra più in forma del momento e con il suo record di imbattibilità personale, noi invece siamo la squadra più cotta del momento, ma ad una sola vittoria dal record di trionfi casalinghi consecutivi. Alla fine è arrivata, non senza il solito finale al "CardioParma". L'ennesima prova di carattere di una squadra commovente, che vince anche contro le proprie gambe.

sabato 2 novembre 2013

Serie A 11> Parma vs Juventus 0-1 – Colpo marziano


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Ottima vittoria, non tanto per la prestazione quanto per il mero materialismo da classifica. Tre punti d’oro che ormai da tempo non si riusciva più a beccare a Parma, partita solitamente da pareggio. Stasera non è andata tanto diversamente dallo scorso anno, quanto pareggiamo per un nostro errore a centrocampo, dopo il coniglio dal cilindro pescato dalla punizione di Pirlo. In partite come queste serve infatti una genialata, quella che inventa Quagliarella al rientro dall’infortunio. A lui va il la marcatura morale del gol che Pogba mette dentro in semplicità.

domenica 13 gennaio 2013

Serie A 20> Parma vs Juventus 1-1–Stuck in a moment

Stuck in a moment, come direbbero gli U2, Gennaio è da sempre il nostro mese peggiore. Stanchi, appannati e sfortunati raccogliamo un punto in due partite e dietro si montano la testa. Non c’è nulla da fare in questo periodo che tener duro e recuperare il prima possibile.

Parma era un campo ostico allo stesso modo in cui la partita interna con la Sampdoria era agevole, alla fine avremmo anche potuto farla nostra se non avessimo sbagliato il controllo di quel pallone a centrocampo, che ha portato al pareggio di Sansone in contropiede. L’ho detto che c’è un problema attacco? Non fa mai male ripeterlo, anzi dovremmo diventare tedianti ogni volta che partite del genere in campi ostici imporrebbero vittorie di carattere con perle dei singoli. Ma Marotta continua a fare orecchie da mercante trincerandosi anche dietro l’alibi della crisi e di un mercato che non ha caso è chiamato “di riparazione”, poiché non offre altro che occasioni e pezzi di ricambio. Non siamo potuti andare oltre al gol fortunoso di Pirlo su punizione, deviato dalla barriera, perché tolto un Matri ti ritrovi un Quagliarella che sembra il primo con la maschera e un Vucinic (entrato nel finale) che dà in Coppa Italia e toglie in campionato, con Giovinco che ormai non si sa più quando difenderlo e quando attaccarlo. se ci metti anche qualche miracolo di Mirante la ricetta è bella e cucinata.

Questa è la fredda analisi, per quanto mi è possibile, della partita. Una partita che ha visto il Parma salvarsi con un solo tiro in porta, ma che suona campanelli d’allarme a iosa per la Juve che di sti periodi dovrà sperare anche in quel pizzico di fortuna in più che attualmente manca a noi e arride alla Lazio ad esempio, che vince con gol di mano e fuorigioco. Tant’è, è dobbiamo incassare e soffocare la frustrazione in qualche modo. Adda’ passa a nuttat.

domenica 26 agosto 2012

Serie A, 1. Juventus vs Parma 2-0 – Ricomincio dal Parma

Un anno fa esordivamo nel nostro stadio incontrando il Parma di Giovinco, fu la prima di una galoppata trionfale che non ci vide mai soccombere. Un anno dopo, stessa spiaggia stesso mare, ma molte sono le cose che son cambiate... Innanzitutto la più lampante, la più vistosa: quel tricolore sul petto, sfoggiato con orgoglio e fierezza su una maglia che finalmente bella, alla faccia di chi ci vuole male! Poi quella nascosta, quella celata dietro un vetro oscurato: Il condottiero esiliato ma mai domo, estromesso dalla contesa per una giustizia (ecce iustitia) che definire cinese offenderebbe la Cina e i suoi dintorni.

Di premesse ce ne sarebbero tante da riempire un lungo post, che avrebbe il diritto di essere pubblicato prima o poi, basti dire che il veleno che in questa estate e sgorgato dai rosiconi ha riempito fiumi una volta quasi in secca. Davvero non ci stanno a rivederci vincenti e già se le inventano tutte, giochi di prestigio, apparizioni e sparizioni di prove e testimoni, moltiplicazioni di pene e di pesci che abboccano… in somma un grande circo chiamato FIGC in onda su giornali come Er corriere de Trigoria.

Ma veniamo ad un pianeta lontanissimo chiamato campo di gioco, tanto difficile e scomodo da raggiungere che qualcuno bypassa a priori. Quella che si è vista ieri è una squadra acerba, conscia della propria forza ma ancora con la testa al mare. Tra le delusioni spicca Giovinco, a cui ancora non era stata recapitata la documentazione della legge dell’ex: Buono invece l’esordio di Asamoah, che conquista subito la folla distraendoli dai cori anti Palazzi. Il resto va benino, anche Storari col trenta sulla schiena che non fa rimpiangere Buffon, ma molto è da migliorare, sperando di poter finalmente vedere a Torino questo misterioso Top Player, nel cui arrivo ormai in pochissimi credono. Eppure era parso evidente lo scorso anno quanta fatica facevamo ad andare in gol e con squadre come il Parma. Ora che ne abbiamo uno in meno, li davanti, e che c’è un impegnucolo chiamato Champions, che credibilità conserverò Marotta alle 19 di Venerdi 31? Vedremo.

Dopo la scoperta del gol fantasma fatta dall’esploratore pelato Galliani, si inauguravano ieri i giudici di linea, subito decisivi. Assegnano un rigore che per fortuna sbagliamo, perchè gli avvoltoi erano già li a gracchiare, fuorigioco! fuorigioco! E ci vedono bene sul gol di Pirlo, anche se quell’imparzialone di Mediaset si affanna a gridare in vano allo scandalo, dimostrando ancora una volta la sua arcaicità tecnica di fronte ad uno sky che aveva già archiviato la questione in due secondi, con un fermo immagine. Neppure Donadoni gli da soddisfazione in merito, rimandandoli indietro con la coda tra le gambe…

La guerra è appena iniziata, le vere star devono ancora apparire, occhio ai nuovi sfidanti della tana delle tigri, i mister Mazzaro’ e Bohemian Rhapsody, direttamente dal pianeta antijuve. Quest’anno se ci scappa il morto le suore urleranno allo scandalo mentre gli sciacalli saranno li a scattare avide foto di copertina, ma il più delle volte saranno le stesse persone.

mercoledì 15 febbraio 2012

Serie A 21> Parma vs Juventus 0-0 – X come dieci

Aiutati che il ciel ti aiuta, recita un vecchio adagio. Ma se anche il cielo, o chi per lui in terra, non ti da quello che ti deve, allora sei fottuto. Con un simile attacco, timido, inconcludente e lezioso, non si vincono ne partite ne campionati. Ma qualcuno mi conti, per piacere, quanti rigori ci mancano e quanti altri invece ne sono stati assegnati agli altri, in maniera più o meno netta, e vi dirò chi vincerà quest’anno il tricolore. Anche Conte perde la pazienza e pacatamente fa notare che se il vento non cambia lo sprint finale ce lo possiamo sognare.
 
Aiutati che il ciel ti fulmina quindi? E quanto ci stiamo aiutando noi? I premi virtuali come il campionato d’inverno, l’imbattibilità, il possesso palla più alto d’Europa sono come i punti su una retta. puoi metterli anche uno sull’altro, perchè non occupano volume. Saranno i premi morali di chi ti dirà che il tuo è stato un miracolo, e che se non si è coronato col titolo hai fatto un gran campionato, tale che non puoi lamentarti. Consolazioni da provinciale. Alla fine guardandoti indietro potrai dirti che hanno ragione, ma guardando avanti li vedrai sorridere perchè l’anno scampata bella.

Essere dove si è, è davvero un miracolo. Perchè con questa sterilità offensiva, bisogna davvero guardarsi alle spalle. Non per denigrare una squadra che davvero è da applausi, ma se da applausi davvero è, lo deve a un organico che sta facendo più di quello che la natura gli ha dato. Da qui a capire che è facile tornare sulla terra e scivolare li dove non c’è la Champions. Il vantaggio psicologico e fisico del Milan a questo punto non è mai stato così evidente. La vittoria di Udine è un oracolo forte, la sfida a San Siro il loro pugnale dalla parte del manico. A noi invece non resta che andare a scontrarci con quei muri invalicabili di 11 difensori, che si fanno chiamare Catania, Bologna, Chievo. Sperando di non aver arbitraggi contro, ma anche di non averli a favore. Perchè il vero miracolo sarà un campionato in cui nessuno possa lamentarsi. Ma forse chiedo troppo al calcio italiano

domenica 11 settembre 2011

Serie A 2> Juventus vs Parma 4-1 – La piccola vendetta bianconera… di proprietà

Dopo un estate di veleni, che inasprisce i pessimi sentimenti verso i nostri nemici cartonati e prescritti, preceduta da una stagione avida di soddisfazioni, torna il campionato con la partita che “virtualmente” aveva chiuso lo scorso. 4-1 come allora ma stavolta il tabellone si è capovolto. Possiamo così chiamarla “La piccola vendetta bianconera”, parafrasando il titolo di quel capitolo del libro Cuore, che i piemontesi studenti del D’Azelio dell’epoca non potevano non conoscere. Il cuore c’è stato anche in campo, nel primo match ufficiale dello stadio più invidiato d’Italia (visto i bambineschi commenti degli avversari), nella prima del capitano Conte sulla panchina, quasi volessero dirci: “ve lo dobbiamo!”

Quel che più s’è potuto apprezzare in quest’esordio è stata proprio la nuova impostazione tattica basata sul possesso palla e sul pressing asfissiante, sull’intenzione di non voler gettar palla o di perderla per strada come fatto negli ultimi anni. Chiaro che la strada non è che è lunga, non è ancora iniziata! Che anche se oggi gli elogi si sprecheranno ogni buon tifoso deve essere cosciente che partiamo dall’handicap di una campagna acquisti fatta solo solo di proclami e fumo, che alla fine della fiera ci consegna una squadra sovrabbondate in attacco (dove non c’erano grandi problemi) e con la stessa difesa che lo scorso anno faceva passare tutti ad eccezione del finora ottimo Lichtsteiner. Una cosa che potrebbe pagare Conte è proprio il  suo personalismo, quello che gli fa rifiutare Lugano e cacciare immeritatamente Zigler il quale, come la provincia BAT, non fa in tempo a insediarsi che deve già preparare biglietto e valige.

Aggrappiamoci allora a questa prima, sperando che il buon giorno si veda dal mattino (o dal buon pranzo vista l’ora), prendendo la buona prestazione di Vidal e gli ottimi gol visti con lui e Marchisio, sperando che Giaccherini non sia quello visto oggi, che gli arbitri della FIGC non ci annullino più gol regolari come quello di Matri e che non si rimanga ancora una volta in 10 con un rigore contro e un gol al passivo, cosa questa che reintegra il rinnegato Grosso contro il Siena. Facciamo in modo dunque di non dover arrivare a reintegrare Amaro Amauri perchè significherebbe essere messi male

lunedì 16 maggio 2011

Parma vs Juventus 1-0 – I finti passionali e i matematici da quattro soldi

Siamo la new ventus, rubiamo ai ricchi per dare ai poveri, ma a differenza di Robin Hood rubiamo persino a noi stessi. La moda italiana è si quella di sentirci 60 milioni di allenatori e selezionatori della nazionale, ma anche altrettanti: “che centra l’allenatore?”, “chi vorreste al suo posto?” e “perchè non andate voi ad allenare?”. A prescindere dal fatto che se chiamo un idraulico per riparare una perdita in casa e lui mi risponde in questo modo lo sbatto fuori, poiché se non ci riesce lui che è un professionista, non posso certo risolverla io, e devo chiamarne un altro se voglio risolvere il problema. Ma se alla fine si voglia dar per forza ragione agli uni o agli altri, non si può però prescindere dai numeri.

Si i cari vecchi numeri, perchè alla fine bisogna tirare le somme e sugli almanacchi vanno solo quelli e non i pali, le traverse, i quasi gol e i rigori sbagliati o negati ma neppure le buone intenzioni. I dati dicono che non solo Del Neri è stato bocciato dai numeri ma anche da se stesso del passato. Era lui infatti che parlava di miglioramento rispetto allo scorso anno, era lui che rideva della obbiezioni sollevategli da Ferrara sul fatto che invece sia la stessa squadra mediocre che aveva quest’ultimo un anno fa. I dati ci dicono che lo scorso anno fu Europa e quest’anno no… PUNTO. il resto sono chiacchiere da bar. Del Neri cerca di far suoi una valanga di pareggi, che in un campionato a tre punti sono mezze sconfitte, tanto più se in numero così rilevante.

Chi dice il contrario è sprovveduto o in mala fede, visto che se fossi un avversario della Juve spererei  non solo che quel rubinetto non lo si cambi mai, ma anche che l’idraulico non solo non se ne vada ma che prenda possesso della casa. Le alternative sono molte e sono poche, sono efficaci e meno, bisogna far presto però. Chi guadagna fior fior di milioni lo fa in logica di una sua presunta posizioni di responsabilità che presuppone gli si presenti il conto in caso l’azienda dovesse fallire o andar male. E’ la legge del mercato e non delle emozioni umane, come vedete chi è lucido fa un’analisi del genere e non quella di far beneficienza a chi ha numericamente fallito.

giovedì 6 gennaio 2011

Juventus vs Parma 1-4 – Melofania

Se esistesse la sorte adesso sarebbe lì ad ammazzarsi dalle grasse risate, poiché non è vero che il calcio è uno sport imprevedibile, a volte ci son segnali inequivocabili di come le cose son destinate ad andare e di solito si manifestano quasi subito. Mettete ad esempio l’infortunio di Quagliarella, l’unico che fa qualcosa in attacco, ha lasciato subito presupporre che la partita sarebbe stata dura da vincere, ma quando Melo compie quella bestemmia tattica e si fa espellere allora si poteva esserne certi… avremmo perso! Ed era solo il 15’ del primo tempo. La partita si potrebbe anche riassumere tutta in questa poche righe, senza usare tanti giri di parole. Il gesto sconsiderato di Melo ci costa molto più che una sconfitta,  in una classifica ormai che annaspa a pochi giorni dallo scontro col Napoli.
In una partita del genere, in cui ti va tutto storto, giocare col cuore può essere deleterio se lasci il cervello a casa. Ma c’è anche da dire che questa squadra, per la seconda volta consecutiva ormai, dimostra di non poter giocare le partite in inferiorità numerica. Colpa della deficienza tattica di Del Neri, incapace di far fruttare moduli diversi dal suo canonico 4-4-2, ma anche sarà della scarsità di una formazione con pochi giocatori da differenza. Per dipiù oggi Krasic e Aquilani han girato male. Persino gli episodi ci remano contro, con due splendide parate di Storari vanificate dal successivo gol subito.

Se è vero che piove sempre sul bagnato oggi è stata un’alluvione. Perdiamo partita Quagliarella e dignità, visto che il Parma (squadra tutt’altro che rivelazione quest’anno) viene di nuovo a banchettare a Torino nella più classica delle disfatte di questi ultimi tempi. Venite a Torino, vendicatevi e prendete la vostra bambolina. Quest’oggi i vincitori del nostro tradizionale concorso sono Giovinco e Palladino- In particolare Giovinco e li che continua a farmi dire, ecco, l’avevo detto. Colui che insieme a Diego grida ancora vendetta per la sua esclusione da questa rosa. A fine partita i Parmigiani ci deridono come dei maccheroni, giochicchiando stucchevolmente. Porteranno a casa il loro trofeo annuale mentre a far ridere gli atri ci penseremo noi, senza che questi altri se lo siano minimamente meritati moralmente.

Con un attacco del genere ormai siamo alla frutta, e non perso si possa si riesca a metter una pezza col mercato di Gennaio perchè, diciamoci la verità, sono le stesse cose che dicevamo a Giugno. Un anno dopo siamo ancora con gli stessi punti dello scorso anno e di questo passo la maledizione non sembra cessare.