mercoledì 15 febbraio 2012

Serie A 21> Parma vs Juventus 0-0 – X come dieci

Aiutati che il ciel ti aiuta, recita un vecchio adagio. Ma se anche il cielo, o chi per lui in terra, non ti da quello che ti deve, allora sei fottuto. Con un simile attacco, timido, inconcludente e lezioso, non si vincono ne partite ne campionati. Ma qualcuno mi conti, per piacere, quanti rigori ci mancano e quanti altri invece ne sono stati assegnati agli altri, in maniera più o meno netta, e vi dirò chi vincerà quest’anno il tricolore. Anche Conte perde la pazienza e pacatamente fa notare che se il vento non cambia lo sprint finale ce lo possiamo sognare.
 
Aiutati che il ciel ti fulmina quindi? E quanto ci stiamo aiutando noi? I premi virtuali come il campionato d’inverno, l’imbattibilità, il possesso palla più alto d’Europa sono come i punti su una retta. puoi metterli anche uno sull’altro, perchè non occupano volume. Saranno i premi morali di chi ti dirà che il tuo è stato un miracolo, e che se non si è coronato col titolo hai fatto un gran campionato, tale che non puoi lamentarti. Consolazioni da provinciale. Alla fine guardandoti indietro potrai dirti che hanno ragione, ma guardando avanti li vedrai sorridere perchè l’anno scampata bella.

Essere dove si è, è davvero un miracolo. Perchè con questa sterilità offensiva, bisogna davvero guardarsi alle spalle. Non per denigrare una squadra che davvero è da applausi, ma se da applausi davvero è, lo deve a un organico che sta facendo più di quello che la natura gli ha dato. Da qui a capire che è facile tornare sulla terra e scivolare li dove non c’è la Champions. Il vantaggio psicologico e fisico del Milan a questo punto non è mai stato così evidente. La vittoria di Udine è un oracolo forte, la sfida a San Siro il loro pugnale dalla parte del manico. A noi invece non resta che andare a scontrarci con quei muri invalicabili di 11 difensori, che si fanno chiamare Catania, Bologna, Chievo. Sperando di non aver arbitraggi contro, ma anche di non averli a favore. Perchè il vero miracolo sarà un campionato in cui nessuno possa lamentarsi. Ma forse chiedo troppo al calcio italiano

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