Un anno fa esordivamo nel nostro stadio incontrando il Parma di Giovinco, fu la prima di una galoppata trionfale che non ci vide mai soccombere. Un anno dopo, stessa spiaggia stesso mare, ma molte sono le cose che son cambiate... Innanzitutto la più lampante, la più vistosa: quel tricolore sul petto, sfoggiato con orgoglio e fierezza su una maglia che finalmente bella, alla faccia di chi ci vuole male! Poi quella nascosta, quella celata dietro un vetro oscurato: Il condottiero esiliato ma mai domo, estromesso dalla contesa per una giustizia (ecce iustitia) che definire cinese offenderebbe la Cina e i suoi dintorni.
Di premesse ce ne sarebbero tante da riempire un lungo post, che avrebbe il diritto di essere pubblicato prima o poi, basti dire che il veleno che in questa estate e sgorgato dai rosiconi ha riempito fiumi una volta quasi in secca. Davvero non ci stanno a rivederci vincenti e già se le inventano tutte, giochi di prestigio, apparizioni e sparizioni di prove e testimoni, moltiplicazioni di pene e di pesci che abboccano… in somma un grande circo chiamato FIGC in onda su giornali come Er corriere de Trigoria.
Ma veniamo ad un pianeta lontanissimo chiamato campo di gioco, tanto difficile e scomodo da raggiungere che qualcuno bypassa a priori. Quella che si è vista ieri è una squadra acerba, conscia della propria forza ma ancora con la testa al mare. Tra le delusioni spicca Giovinco, a cui ancora non era stata recapitata la documentazione della legge dell’ex: Buono invece l’esordio di Asamoah, che conquista subito la folla distraendoli dai cori anti Palazzi. Il resto va benino, anche Storari col trenta sulla schiena che non fa rimpiangere Buffon, ma molto è da migliorare, sperando di poter finalmente vedere a Torino questo misterioso Top Player, nel cui arrivo ormai in pochissimi credono. Eppure era parso evidente lo scorso anno quanta fatica facevamo ad andare in gol e con squadre come il Parma. Ora che ne abbiamo uno in meno, li davanti, e che c’è un impegnucolo chiamato Champions, che credibilità conserverò Marotta alle 19 di Venerdi 31? Vedremo.
Dopo la scoperta del gol fantasma fatta dall’esploratore pelato Galliani, si inauguravano ieri i giudici di linea, subito decisivi. Assegnano un rigore che per fortuna sbagliamo, perchè gli avvoltoi erano già li a gracchiare, fuorigioco! fuorigioco! E ci vedono bene sul gol di Pirlo, anche se quell’imparzialone di Mediaset si affanna a gridare in vano allo scandalo, dimostrando ancora una volta la sua arcaicità tecnica di fronte ad uno sky che aveva già archiviato la questione in due secondi, con un fermo immagine. Neppure Donadoni gli da soddisfazione in merito, rimandandoli indietro con la coda tra le gambe…
La guerra è appena iniziata, le vere star devono ancora apparire, occhio ai nuovi sfidanti della tana delle tigri, i mister Mazzaro’ e Bohemian Rhapsody, direttamente dal pianeta antijuve. Quest’anno se ci scappa il morto le suore urleranno allo scandalo mentre gli sciacalli saranno li a scattare avide foto di copertina, ma il più delle volte saranno le stesse persone.
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